Cast
Un film di Nanette Burstein. Con Drew Barrymore, Justin Long, Charlie Day, Jason Sudeikis, Christina Applegate. continua» Titolo originale Going the Distance. Commedia, durata 109 min. - USA 2010. - Warner Bros Italia uscita venerdì 3 settembre 2010.
Recensione
New York, giorni nostri. In un pub chiassoso che profuma di birra e che ha come massimo divertimento una partita al videogame “Centripete”, si forma la coppia di Garrett ed Erin: lui è un insoddisfatto produttore musicale, single da appena un giorno, che voleva sfogare la sua tristezza al bar con i suoi due strani migliori amici Box e Dan; lei è una stagista aspirante giornalista alla ricerca disperata di un posto fisso per poter cominciare finalmente una vita indipendente, con grande ritardo nella tabella di marcia proprio perché ha dovuto rinunciare a tutto per l'ennesimo grande amore, rivelatosi poi un enorme buco nell'acqua. Si scontrano, si piacciono e scoprono di avere ancora voglia di amoreggiare, di fare sesso da sogno e di provare tutti quei piacevoli stati d'animo in cui riescono a entrare solo quando stanno l'uno con l'altra. Ma la loro storia dovrebbe essere destinata a durare solo sei mesi, visto che Erin, concluso il suo apprendistato in un quotidiano, deve tornare a San Francisco, a casa della sorella. Al termine di questo lasso di tempo, decisamente innamorati pazzi, decidono di proseguire la loro storia d'amore oltre i limiti geografici. Ma una relazione può sopravvivere da costa a costa, in barba alle lunghe distanze, nonostante l'onnipresenza dei nuovi mezzi di comunicazione, surrogando magari il sesso vero con il sesso telefonico e le conversazioni in un ristorantino con quelle in videochat? Ma soprattutto può essere definita una relazione?
Nella pellicola d'animazione della Disney Robin Hood (1973), curiosamente viene fuori, in un brevissimo dialogo fra Lady Marian in versione volpina e la sua dama di compagnia gallina, una profonda verità sui rapporti a distanza: «La lontananza rafforza l'amore… oppure lo distrugge». Amore a mille… miglia centra in pieno questo messaggio chiedendosi se la voglia di tenerezza, l'illusione di un amore come una gabbia dorata e la mancanza di fisicità possano essere delle buone basi per un love story che, come ogni altra relazione, è già messa a dura prova da tutte quelle infide insicurezze che stanno dietro l'angolo della natura umana di ogni individuo, funestando un rapporto con frustrazioni, pretese, gelosie e dubbi, sullo scorcio di una feroce e moribonda assenza di tempo e di spazio comune. Da una gradevole (seppur con qualche punto morto) e sboccacciata sceneggiatura di Geoff LaTulippe, che ha scritto la pellicola basandosi sulla vera relazione a distanza dell'amico produttore David Neustadter con la sua fidanzata, si imbastisce una simpatica e divertente commedia sentimentale che ha al timone la regista Nanette Burstein, nome finora legato solo al genere documentaristico (lo si nota nell'uso della digitale per “documentare” i primi sei mesi di vita della relazione) e che esordisce qui con il suo primo lungometraggio a soggetto, in forte debito con l'umorismo in stile “Saturday Night Live”. Mentre Drew Barrymore e Justin Long, sentimentalmente legati anche nella realtà, sono i volti di questo amore fra Ovest ed Est, ma anche la rappresentazione delle contraddizioni di un mondo contemporaneo, del suo intimo divario. In America, il film ha fatto parlare di sé per il nudo frontale del protagonista, considerato veramente troppo spinto per una commediola d'amore. Tutta la faccenda si è poi sgonfiata in fase di montaggio, quando le inquadrature incriminate sono state tagliate. Un merito a Christina Applegate nel ruolo di Corinne, antipatica-simpatica sorella di Erin, maniaca della pulizia e madre di una figlia che creerà la frase-tormentone del film: «Maya statua!», vero motore comico del film. Si ride (e tanto) solo nel vederla in campo con tutti i suoi tic e la sua gestualità impacciata. Il film include il cameo della band britannica The Boxer Rebellion.
GOOD JOB :) |