Titolo originale: Olympus Has Fallen Paese: USA Anno: 2013 Durata: 120 minuti Genere: Azione, Thriller
Sceneggiatura: Katrin Benedikt, Creighton Rothenberger Fotografia: Conrad W. Hall Montaggio: John Refoua Musiche: Trevor Morris Scenografia: Derek R. Hill Costumi: Doug Hall Trucco: Chris Bingham, Erica Brunson, LaToya Henderson, Gary J. Tunnicliffe, Tony Ward Effetti speciali Jason Babin, Robert Caban, Michael H. Clark, Sam Dean, Scott Dwyer, Jack Lynch Produttore: Gerard Butler, Ed Cathell III, Antoine Fuqua, Mark Gill, Zygi Kamasa, Danny Lerner, Danielle Robinson, Alan Siegel Produzione: Millennium Films, Nu Image, Gerard Butler Alan Siegel Entertainment, West Coast Film Partners Distribuzione: Notorius Pictures Sito ufficiale: http://olympusmovie.com Data di uscita: 18 Aprile 2013 (al cinema)
Quando dei terroristi Nord Coreani assaltano la Casa Bianca, un ex agente dei servizi segreti tenterà di salvare il presidente e preservare la sicurezza degli Stati Uniti d'America. Attacco al potere - Olympus Has Fallen, thriller elettrizzante e geniale diretto dall'acclamato regista Antoine Fuqua (Training Day), porta sul grande schermo una vicenda che si ispira alle recenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, che, nonostante le dure condanne del presidente Obama e del segretario generale Onu, ha continuato imperterrita nella sperimentazione di ordigni nucleari. Un piccolo gruppo di estremisti, armati fino ai denti e meticolosamente addestrati, da il via a un audace agguato in pieno giorno alla Casa Bianca, oltrepassando l'edificio e prendendo in ostaggio il Presidente Benjamin Asher (Aaron Eckhart) e il suo staff all'interno dell'impenetrabile bunker presidenziale sotterraneo. Il loro obiettivo è quello di mettere sotto scacco l'intera nazione degli Stati Uniti, attaccandoli con le loro stesse armi. Mentre infuria una battaglia campale sul prato della Casa Bianca, l'ex responsabile della sicurezza presidenziale, Mike Banning (Gerard Butler), si unisce alla mischia, scoprendo che è l'unico membro dei Servizi Segreti ancora vivo nell'edificio assediato. Banning usa la sua preparazione e la dettagliata conoscenza della residenza presidenziale per divenire gli occhi e le orecchie del Portavoce della Casa Bianca Allan Trumbull (Morgan Freeman) e dei suoi consiglieri. Nel momento in cui gli invasori iniziano a giustiziare degli ostaggi minacciando di ucciderne molti di più se non vengono esaudite le loro richieste, Banning, cerca di individuare il giovane figlio del presidente, nascosto da qualche parte all'interno dell'edificio, e salvare il presidente stesso prima che i terroristi possano mettere in atto il loro piano. Quando il numero delle vittime aumenta e il tempo sta per scadere, diventa chiaro che Banning rappresenta l'unica speranza degli Stati Uniti per evitare la catastrofe.
Tremate popolo. C’è un nuovo duro là fuori: Mike Banning il suo nome.
A 12 anni dall’evento che ha minato il credo, l’orgoglio e le certezze di una delle Nazioni più compatte del globo, ogni occasione è valida per riconfermare quell’ansia di rivincita che fa scalpitare gli animi di chi ha votato cuore e mente alla solennità della bandiera stelle e strisce. Antoine Fuqua torna con un action movie decisamente edificante, monito ai più per ricompattare le linee difensive quando tutto sembra perduto. Con all’attivo un corpus di lavori di notevole risonanza a livello internazionale, Fuqua accresce la propria fama di regista, tenace nell’affrontare problematiche scottanti di chiaro impatto sul tessuto contemporaneo sociale. Al di là di qualsiasi lettura politica, Attacco al potere si distingue principalmente come una pellicola che vuole ironizzare su una potenza mondiale che non ammette sconfitte anche quando accusa ripetute lesioni destinate a evidenziarne il declino. Quanto serpeggia in Training Day, ora si fa palesemente manifesto. Intrighi, inganni e cospirazioni emergono alla luce del giorno per mettere sotto sopra tutto quello che lo Zio Sam incoraggia con un solo gesto. L’America è al tappeto. Tuttavia, tra gli ingranaggi un po’ arrugginiti di un sistema fallace, si nasconde l’ultima vera risorsa. Ex agente dei servizi segreti, Banning/Butler attende un solo segnale per dimostrare a tutti quell’anima battagliera che ancora resiste.
Concentrato di forza e muscoli che mixano la tenacia di Bruce Willis, le piroette alla Chuck Norris e lo spirito di sacrificio di un ripetitivo Seagal, questo corpo d’attore rientra alla perfezione in quel sistema di star votate a limare fino all’usura un unico prototipo protagonistico. Tra la polvere di spari, i sibili di pallottole, la confusione generale conseguente al sequestro di ostaggi, resta un minimo margine di pensiero dedicato alla protezione personale. Tutto dovrebbe svolgersi freneticamente, precipitosamente e rovinosamente in un susseguirsi di reazioni a catena che lasciano col fiato sospeso. Invece, a riprova di generazioni filmiche educate a saghe di Arme letali e Duri a morire, sembra tutto l’ennesima variante di uno stesso copione che non riesce a reinventarsi. Resta un’ironia che vuole farsi beffe di quello stesso stereotipo che si sceglie di servire, mentre la tensione scema tra le pause sacrali di Morgan Freeman e un pathos propagandistico che aumenta un patriottismo impossibile da scalfire, anche con una sfilza di botte e risposte molto più degradanti che unpolitically correct come lasciano intuire. Si salva una meticolosa e maniacale cura del dettaglio, perseguita nella scrematura di uno script che riserva qualche spunto interessante. La ricostruzione degli scenari a prova di realismo, la felice intuizione di infiltrati alla luce del giorno, il countdown verificato su una time line che non appartiene al solo profilmico e il richiamo quanto mai attuale di un pericolo tangibile restano i picchi di rilievo di questo thriller non troppo elettrizzante.
Machismo e manicheismo in salsa esplosiva ricordano la gloria e il ruolo d’onore di un impero impossibile da oscurare. Sulle note di eroismi da cornamuse, volteggia nell’aria azzurra quell’icona di fierezza che è il simbolo di tutti i fasti. Perché anche con le ferite sanguinanti, quell’America non si piega. Si rialza.
La frase:
- "Stiamo parlando della sicurezza del Presidente degli Stati Uniti d’America".
- "Stiamo parlando di molto più di questo".
Code:
Generale
Nome completo : Attacco.Al.Potere.2013.iTALiAN.MD.BRRip.XviD-REV[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,42 GiB
Durata : 1o 59min
Bitrate totale : 1.702 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.4.1 (build 2178/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2178/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
Modo muxing : Packet Bitstream
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 59min
Bitrate : 1.564 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 24,000 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.298
Dimensione della traccia : 1,30 GiB (92%)
Compressore : XviD 63
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
ID codec : 55
ID codec/Suggerimento : MP3
Durata : 1o 59min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 128 Kbps
Canali : 2 canali
Sampling rate : 48,0 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 109MiB (8%)
Allineamento : Audio allineato Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 504 ms
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