Binjamin Wilkomirski - Frantumi[Epub Pdf - Ita] [Tntvillage]
CoverBook n. 011
Collana Narrativa
FRANTUMI Un'infanzia 1939-1948
Binjamin Wilkomirski
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===> <=== Autore: Binjamin Wilkomirski
Titolo originale: Bruchstücke
Traduzione dal tedesco : Umberto Gandini e Laura Fontana
I edizione: 1995
I edizione italiana: 1996
Lingua: Italiano
Genere: Memorie
Dimensione del file: 2,43 MB
Formato del file: Pdf A4/ocr - Pdf A5/ocr - Epub
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BINJAMIN WILKOMIRSKI
Binjamin Wilkomirski è un nome presunto.
L'autore di queste memorie, attualmente musicista e liutaio, non sa quando è nato e non ha più parenti. Nei primi anni della sua vita è stato internato nel campo di sterminio di Majdanek e in altri lager polacchi; in seguito ha vissuto in un orfanotrofio a Cracovia e con i genitori adottivi in Svizzera.
Incipit
Arrivato a cinquant'anni senza conoscere le sue vere origini, neppure il proprio nome, la data di nascita o l'identità dei genitori, Binjamin Wilkomirski è riuscito soltanto di recente a raccontare una serie di ricordi frammentari, di spezzoni di memoria, di frantumi, appunto. Degli anni della sua infanzia, trascorsi prima nei lager polacchi e, nel dopoguerra, in un orfanotrofio e con i genitori adottivi in Svizzera, ora egli rivede, con stupore, alcune scene, preservate esattamente come le visse: per metterle meglio a fuoco, è anche ritornato nei luoghi del suo passato, a Majdanek, nei pressi di Lublino, dove ha ritrovato la baracca in cui era stato rinchiuso insieme a innumerevoli altri bambini, e nella campagna tra Cracovia e Katowice, dove in epoca nazista sorgeva un campo di concentramento. Wilkomirski espone queste «schegge di memoria dai contorni duri, affilati come lame, che ancor oggi a stento riesco a toccare senza ferirmi», senza rielaborarle né interpretarle, in uno stile essenziale e asciutto, presentando così, con impietrita allucinazione ma anche con straordinaria naturalezza, la sua esperienza nei lager. Il termine della prigionia non sancisce però la fine dell'incubo: il piccolo Binjamin deve imparare a «adattarsi alla normalità» del tempo di pace, quando, scampato allo sterminio, si trova sballottato, in un ambiente ostile, dove gli adulti, pur sfamandolo e proteggendolo, non gli risparmiano incomprensione e sofferenze, e dove si rende conto di essersi «perso la propria liberazione». Tra i moltissimi - forse troppi - libri sulla persecuzione nazista degli ebrei, questo di Wilkomirski è assolutamente unico e merita di stare accanto a quelli di Anne Frank, Primo Levi ed Elie Wiesel: ci aiuta a capire e a ricordare uno degli aspetti più mostruosi dell'olocausto, lo sterminio dei bambini.
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