Chronicle 2012 iTALiAN READNFO LD BDRip XiD-TNZ[MT]

Titolo originale: Chronicle
Paese: USA, Regno Unito
Anno: 2012
Durata: 83 minuti
Genere: Azione, Fantascienza, Thriller



Soggetto: Max Landis, Josh Tran
Sceneggiatura: Max Landis
Fotografia: Matthew Jensen
Montaggio: Elliot Greenberg
Scenografia: Stephen Altman
Costumi: Dianna Cilliers Trucco: Talia Barak, Simone Stubbs, Megan Tanner, Francesca Van Der Feyst
Effetti speciali Siddiq Aquil, Kevin Bitters, Mickey Kirsten
Produttore: John Davis, Adam Schroeder, Katie Shapiro
Produzione: Davis Entertainment, Adam Schroeder Productions, Film Afrika Worldwide
Distribuzione: Twentieth Century Fox
Sito ufficiale: www.poder-sin-limites.com
Sito italiano: www.chronicleilfilm.it
Data di uscita: 09 Maggio 2012 (al cinema)







Questo è il massimo della realtà. Andrew, Matt e Steve sono adolescenti comuni, con cui tutti possono identificarsi; ognuno di loro ha una personalità ben distinta con cui affronta le normali difficoltà legate alla scuola, alle nuove amicizie, in una fase della vita in costante evoluzione. Sono imperfetti, goffi e un po' avventati.
Sono come noi...
Come molti di noi, sono ossessionati all'idea di raccontare la loro vita, sia gli eventi più ordinari, sia - come nel loro caso - quelli più straordinari. Perché Andrew, Matt e Steve s'imbattono in qualcosa che trascende la loro comprensione e quella di chiunque altro. I tre ragazzi, infatti, improvvisamente sviluppano incredibili capacità telecinetiche: per dirla nel linguaggio dei fumetti, sono dotati di superpoteri!
I ragazzi diventano praticamente capaci di qualsiasi cosa. Possono muovere gli oggetti con la forza del pensiero e scaraventare in aria automobili solo con la volontà. Imparano persino a volare … realizzando così il loro sogno più grande.
Ad un certo punto però la faccenda si complica.
Cosa fareste se succedesse a voi? Come reagireste?







Con le fattezze del Dane DeHaan visto prevalentemente nell’ambito del piccolo schermo (le serie "Law & order: Special victims unit" e "True blood" nel curriculum), Andrew Detmer sarebbe un adolescente come tanti, se non fosse per il fatto che si ritrova improvvisamente in possesso di particolari superpoteri; insieme a Matt Garetty e Steve Montgomery, rispettivamente interpretati da Alex Russell e Michael B. Jordan.
Ma, nonostante le premesse, il lungometraggio d’esordio di Josh Trank, che firma anche la sceneggiatura insieme al figlio d’arte Max Landis, non si riallaccia né al filone caro alle trasposizioni cinematografiche da fumetto, né all’action-movie a tinte fantascientifiche.
Infatti, con il protagonista che, portando sempre con se la videocamera a scopo auto-documentaristico, garantisce l’assemblaggio d’inquadrature eseguite a mano, siamo nell’ambito di un mockumentary immerso in salsa sovrannaturale.
Mockumentary che, considerando il genere d’appartenenza delle tematiche trattate, risulterebbe più accostabile a titoli come "Cloverfield" (2008) di Matt Reeves e il norvegese "Troll hunter" (2010) di André Øvredal che al chiacchieratissimo "The Blair witch project - Il mistero della strega di Blair" (1999) di Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez; pur tracciando, in fin dei conti, una innovativa strada tutta sua.
Perché, sebbene l’ultima parte dei circa ottantaquattro minuti di visione, tempestata di edifici distrutti e automezzi scaraventati ovunque in aria di apocalisse, conceda spazio a una spettacolarità ottimamente resa, l’intento dell’operazione non è quello di fornire l’ennesimo prodotto d’intrattenimento all’americana, bensì uno sguardo realistico sul grado di maturità sfruttato da adolescenti assolutamente imperfetti nel prendersi determinate responsabilità.
Quindi, un allegorico ritratto su celluloide della pericolosa gestione di determinati poteri, soprattutto se conseguente all’emarginazione, che, originale, attraversato da un buon ritmo narrativo e girato con notevole professionalità, rientra a pieno titolo tra i migliori esempi del movimento cinematografico succeduto al citato cult di Myrick e Sánchez.

Critica:
Chronicle è, finalmente, un film che degli effetti speciali è sfruttatore e non sfruttato. Che non mira a conquistare il pubblico con lo stupore violento ed episodico delle singole scene ma con la trama che viene lentamente e inesorabilmente intessuta intorno allo spettatore: dalle fasi iniziali misteriose e inebrianti a quelle successive, più complesse e disturbanti.
Uno spettatore al quale, fortunatamente, torna a stare più a cuore la sorte di coloro che vede agitarsi sullo schermo che non le pur notevoli modalità spettacolari attraverso le quali queste si compiono.
(Federico Gironi)

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