Titolo Album: Faccio un casino
Artista: Coez
Data di pubblicazione: 5 maggio 2017
Durata: 37 minuti e 35 secondi
Genere: Pop rap
Dischi: 1
Tracce: 12
Produttore: Coez
Etichetta: Undamento Srl
01 - Still Fenomeno 02:57 02 - Ciao 03:39 03 - Faccio un casino 03:13 04 - E yo mamma 03:21 05 - Parquet 03:35 06 - La musica non c'è 03:42 07 - Delusa da me 03:17 08 - Taciturnal 02:54 09 - Occhiali scuri 04:08 10 - Le luci della città 02:57 11 - Un sorso d'Ipa 03:30 12 - Mille fogli 03:19
Silvano Albanese (Nocera Inferiore, 11 luglio 1983), in arte Coez, inizia il suo percorso musicale nel 2001 quando, dopo diversi anni passati da writer a dipingere per Roma, decide incominciare a scrivere. A 19 anni intraprende il suo primo progetto rap, insieme a Franz e Nicco, compagni alla Scuola Cinematografica. Danno vita al gruppo Circolo Vizioso, producendo il primo demo mixtape omonimo e, dopo un paio di anni, il primo disco ufficiale, TERAPIA. Nel 2007, la conoscenza tra Lucci, membro del gruppo Unabombers, e i due restanti componenti del Circolo Vizioso, porta alla formazione della crew Brokenspeakers. Parallelamente al lavoro con i Brokenspeakers, Coez inizia una carriera solista: a fine 2009 nasce il suo primo progetto da solista, FIGLIO DI NESSUNO. Nel 2013 arriva invece NON ERANO FIORI, prodotto da Riccardo Senigallia.
Nel 2014 firma assieme a Gemitaiz & MadMan “Instagrammo” e partecipa al disco di Marracash “A volte esagero” (assieme a Salmo). Nel 2015 arriva il nuovo album, NIENTE CHE NON VA. Nello scorso maggio pubblica la sua ultima "autoproduzione" "Faccio un casino".
Discografia essenziale: Da solista
Album in studio
2009 – Figlio di nessuno
2013 – Non erano fiori
2015 – Niente che non va
2017 – Faccio un casino
Mixtape
2011 – Fenomeno Mixtape
Extended play
2012 – Senza mani
2016 – From the Rooftop
Con i Brokenspeakers
2008 – L'album
2012 – Fino al collo
Sito ufficiale di Coez: url=http://coez.it [b]
[b] Il rischio che corre Coez è quello di confondere chi ha cominciato a seguirlo da "Non erano fiori" (un gran bel disco prodotto da Riccardo Sinigallia) e ha poi continuato ad ascoltarlo con "Niente che non va", i due album "pop" che avevano sì fatto storcere il naso ai puristi del rap, ma che avevano consentito a lui di allargare - e non di poco - il suo pubblico. E questo rischio Coez lo corre perché sostanzialmente "Faccio un casino" è un tentativo di ricongiungersi alle sue radici rap: back to the roots, come dicono i colleghi anglofoni.
L'impressione che si ha ascoltando "Faccio un casino" è che si tratti più di uno street album piuttosto che di un classico disco: nessuna intervista, promozione ridotta ai minimi termini, profilo bassissimo e, soprattutto, è interamente autoprodotto - i due precedenti erano invece usciti per Carosello. È un disco che sembra rappresentare solamente una parentesi nel percorso a zig zag di Coez tra pop e rap: una parentesi comunque importante, considerando che per i seguaci della scena rap italiana è l'album che segna il ritorno di Coez sul luogo del delitto. La sfida è pericolosa: i puristi del rap sono lì ad aspettarlo, nel ghetto, a braccia conserte.
Le atmosfere delle dodici tracce sono sospese tra hip hop e indie pop: la direzione artistica del disco è stata curata da Coez stesso insieme a Niccolò Contessa (I Cani) e a Sine (o Sine One, o DJ Sine: insomma, lui), mentre in cabina di produzione si sono alternati beatmaker e producer come Squarta, Ford78, Frenetik & Orang3, Ceri, Stabber e Hostin Dowgz. Alle orecchie più allenate e agli appassionati dell'hip hop italiano il Coez di "Faccio un casino" potrebbe ricordare il Neffa degli esordi (quello dei "Messaggeri della dopa", per intenderci): il flow di quel Neffa lì lo ritroviamo in pezzi come "Parquet", "Delusa da me" e, soprattutto, nelle venature jazz di "Mille fogli". Per il resto, accanto a pezzi più pop come "Faccio un casino", "Ciao" o "La musica non c'è" troviamo pezzi più crudi come "Still fenomeno" e "Taciturnal": lui è credibile sia quando si cimenta con ritornelli orecchiabili e immediati, sia quando fa il duro con le sue rime.
Insomma, la sfida di Coez è vinta, ma solo in parte: perché se da un lato dimostra di trovarsi ancora a suo agio nelle vesti di rapper (il tentativo di ricongiungersi alle sue radici è piuttosto riuscito), al tempo stesso appare come sempre più combattuto tra due identità. "Piccolo disturbo bi-bi-bipolare", come rappa lui in "Still fenomeno".
Code:
Generale
Nome completo : Coez – Faccio un casino (2017) [MT]\01 - Still Fenomeno.mp3
Formato : MPEG Audio
Dimensione : 6,80MiB
Durata : 2 min 58s
Modo bitrate generale : Costante
Bitrate totale : 320 kb/s
Album : Faccio un casino Traccia : Still Fenomeno
Traccia/Posizione : 01
Esecutore : Coez Genere : Hip-Hop/Rap
Data registrazione : 2017
Compressore : LAME3.99r
Audio
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Durata : 2 min 58s
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 320 kb/s
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 6,80MiB (100%)
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 3 -lowpass 20.5
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