Titolo originale: Downtown Abbey Paese: Regno Unito Anno: 2010 Formato: Serie TV Stagione: 1 N. Episodi originali: 7 N. Episodi Italia: Durata per episodio: 82 minuti Genere: Drammatico Soggetto: Julian Fellowes Musiche: John Lunn Scenografia: Donal Woods Costumi: Susannah Buxton Trucco: Elaine Browne, Christine Greenwood, Gerda Lauciute, Anne Oldham, Nadia Stacey Effetti speciali Edward Draycott, Jason Troughton, David Holt Produttore: Nigel Marchant, Liz Trubridge Produzione: Carnival Films, Masterpiece
Erede di quel caposaldo della serialità televisiva che è Upstairs, Downstairs, andato in onda su ITV dal 1971 al 1975, con un breve ripresa l’anno scorso sulla BBC, Downton Abbey è una serie dal pedigree eccellente: scritto e creato da Julian Fellowes, l’attore e scrittore premio Oscar per la sceneggiatura di Gosford Park, diretto dal pluripremiato Brian Percival e interpretato fra gli altri da Maggie Smith, vincitrice di due Oscar, cinque BAFTA, un Tony Award e dozzine di altri premi, lo show – costato più di un milione di sterline ad episodio – è stato il dramma storico più visto nel Regno Unito dai tempi di Brideshead Revisited, con una media di circa dieci milioni di spettatori. Al di là delle credenziali, però, quello che colpisce davvero della serie è la sua capacità di catturare con maestria ed eleganza lo spirito di una nazione e di un’epoca, quello dell’Inghilterra all’alba del primo conflitto mondiale, e di consegnarci un affresco storico, politico e sociale che affascina e convince grazie a sceneggiature profonde e brillanti, personaggi complessi e interpretazioni a dir poco magistrali.
Downton Abbey inizia nell’aprile del 1912 quando i cavi del telegrafo portano fino a Grantham la notizia dell’affondamento del Titanic. Sulla nave viaggiavano due cugini dell’attuale lord Grantham, Robert Crawley, ed è proprio la loro morte a mettere in moto la storia, a causa di una complicazione giuridica legata all’eredità così labirintina che non provo nemmeno a spiegarvela (vi rimando però a questa corposa analisi fatta da un avvocato appassionato dello show). Vi basti sapere che lord Grantham non ha figli maschi e che il titolo e la proprietà passerebbero così ad un lontanissimo parente, un avvocato di provincia che viene dalla media borghesia. La serie – nominata tra l’altro agli Emmy nell’enigmatica categoria delle miniserie – consta solo di sette episodi ma, complice una narrazione briosa e dal piglio sicuro, gli avvenimenti si susseguono a ritmo vertiginoso, tanto che, alla fine dell’ultima puntata, la Prima Guerra Mondiale (agosto 1914) è già alle porte. Considerando anche il cast dalle dimensioni altmaniane, è impossibile riassumere in questa sede tutte le vicende della famiglia Crawley e dei loro domestici e rendere giustizia alla miriade di piccoli dettagli con cui Fellowes ha arricchito il racconto. Se tutte le storie – minuziosamente dettagliate, arricchite da una conoscenza approfondita delle dinamiche storiche e impreziosite da una scrittura superlativa, capace di evocare l’atmosfera di quel tempo come poche altre hanno saputo fare – non fossero sufficienti a farvi appassionare alle vicende di Downton Abbey, rimane l’assoluta perfezione della messa in scena. Tutto qui è ai massimi livelli, dalla regia, che alterna ritmi lenti (ai piani alti) a sequenze frenetiche (a quelli bassi), alla fotografia lussureggiante, dal montaggio alla colonna sonora, dalle sceneggiature eleganti alle interpretazioni, che sono forse – insieme a quelle di Sherlock – le migliori in circolazione. D’altronde, con Maggie Smith nel cast, ci potevano essere dubbi? Senza dimenticare, poi, che i delicati ritratti umani dei personaggi lasciano anche spazio ad alcune vicende romantiche che sembrano uscite dalle pagine di Jane Austen e che appassionano senza risultare melodrammatiche. Downton Abbey può non essere per tutti – se siete allergici alle crinoline, non vi piacerà – ma è un prodotto di eccellenza sopraffina che farà la felicità degli appassionati di letteratura inglese di fine Ottocento e inizio Novecento (da P. G. Wodehouse a Anthony Trollope, passando per Dickens) e di tutti quelli che sono interessati ad uno dei periodi più turbolenti della nostra storia. La seconda stagione inizierà il prossimo 18 settembre, quindi avete ancora qualche giorno per recuperare la prima – che, insieme alla già citata creatura di Moffat e Gatiss e a Boardwalk Empire, è a mio avviso il miglior prodotto del 2010 – ed io vi consiglio davvero di non farvela scappare.
Sceneggiatura: Julian Fellowes Fotografia: David Katznelson Montaggio: John Wilson Data di uscita: 11 dicembre 2011 su Rete 4
Aprile 1912. Alla tenuta di Downton Abbey la famiglia Crawley e la servitù sono sconvolte dalla notizia dell'affondamento del Titanic: un telegramma annuncia che il primo cugino del conte, James Crawley, si era imbarcato sulla nave con il figlio Patrick all'insaputa di tutti. Il vincolo successorio impone che la tenuta vada a colui che eredita il titolo di conte e, poiché quest'ultimo non può essere ereditato da una donna, Patrick era anche l'erede di Downton Abbey perché il conte Robert e sua moglie Cora avevano avuto soltanto tre figlie femmine. Il nuovo erede della tenuta, del titolo e del cospicuo patrimonio della contessa Cora è l'avvocato Matthew Crawley, residente a Manchester e figlio di un medico. Il conte cerca di trovare un modo per svincolare il patrimonio dalla tenuta, ma la clausola imposta da suo padre è inoppugnabile, e decide di rinunciare, anche se la madre Violet e la moglie non si arrendono.
Intanto, a Downton Abbey arriva il nuovo valletto John Bates, attendente del conte durante la guerra, diventato zoppo in seguito a una ferita riportata in battaglia. Il cameriere Thomas, che ambiva al ruolo, e la cameriera della contessa, la signorina O'Brien, complottano per farlo credere incapace di assolvere alle sue mansioni, costringendo infine il conte a licenziare l'amico. All'ultimo momento, però, il conte cambia idea, riaccogliendo Bates in casa.
A settembre, il duca di Crowborough arriva a Downton Abbey in visita e tutti sperano che chieda a Mary di sposarlo; quando, però, l'uomo scopre che il conte non ha intenzione di opporsi alla clausola successoria e che Mary riceverà soltanto la dote, rinuncia e riparte il giorno seguente.
A marzo 1913, dopo aver ricevuto una lettera dal conte di Grantham, che lo vuole coinvolgere nella gestione della tenuta, Matthew Crawley arriva a Crawley House con la madre Isobel, ma ha intenzione di restare fedele a se stesso, evitando di avvalersi dell'aiuto del signor Molesley, il valletto a lui assegnato. Intanto, Cora dice a Mary che l'unico modo per far sì che la tenuta e il patrimonio restino in famiglia è che lei sposi Matthew, ma la ragazza è contraria.
Code:
Generale
Nome completo : Downton.Abbey.S01E01.iTALiAN.PDTV.XviD-SiD[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 701 Mb
Durata : 1h 21min
Modalità bitRate generale : Variabile
BitRate totale : 1 197 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 2
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Default (H.263)
Modalità di muxing : Packet Bitstream
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 1h 21min
BitRate : 1 018 Kbps
Larghezza : 624 pixel
Altezza : 352 pixel
AspectRatio : 16:9
FrameRate : 25,000 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.185
Dimensione della traccia : 596 Mb (85%)
Compressore : XviD 64
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione del formato : Version 1
Profilo del formato : Layer 3
Format_Settings_Mode : Joint stereo
Format_Settings_ModeExtension : MS Stereo
Codec ID : 55
Codec ID/Consiglio : MP3
Durata : 1h 21min
Modalità : Variabile
BitRate : 160 Kbps
Canali : 2 canali
SamplingRate : 48,0 KHz
Dimensione della traccia : 97,0 Mb (14%)
Allineamento : Audio allineato Durata interleave : 24 ms (0,60fotogramma)
Pre caricamento interleave : 276 ms
Compressore : LAME3.90.
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 2 -lowpass 18 --abr 160
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