Titolo originale: Wind River Paese: UK, Canada, USA Anno: 2017 Durata: 107 minuti Genere: Thriller
Sceneggiatura: Taylor Sheridan Fotografia: Ben Richardson Montaggio: Gary Roach Musiche: Nick Cave, Warren Ellis Scenografia: Neil Spisak Costumi: Kari Perkins Trucco: Felicity Bowring, Chris Hanson, Greg T. Moon, Tim Muir Effetti speciali: Blaine Decker, Bruce Decker, Jonathan Ericksen e altri Produttore: Matthew George, Basil Iwanyk, Elizabeth A. Bell, Peter Berg, Wayne Rogers Produzione: Synergics Films, The Fyzz Facility, Riverstone Pictures, Voltage Pictures, Wild Bunch, Star Thrower Entertainment, Tunica-Biloxi Tribe of Louisiana, Savvy Media Holdings, Thunder Road Pictures, Film 44 Distribuzione: Leone Film Group con Eagle Pictures Data di uscita: 05 Aprile 2018 (Cinema)
Un cacciatore solitario ritrova durante un’escursione tra le nevi il corpo senza vita della figlia di un suo caro amico. Mosso da un passato personale misterioso decide di unirsi alla giovane agente FBI Jane Banner in una pericolosa caccia all’assassino. Nell’apparente silenzio dei ghiacci si nasconde una sconvolgente verità.
finanziaria, fino al Wyoming in cui le leggi di natura hanno ancora il sopravvento su quelle degli uomini, Sheridan dipinge con consapevole pessimismo, appena temperato da un amaro senso dell’umorismo, un mondo in cui l’unica regola è la sopravvivenza del più forte e la sopraffazione del più debole. La violenza connaturata all’essere umano esplode nella solitudine delle montagne innevate: le vittime sono lì, a portata di mano, chiuse in riserve, indifese, quando non occupate ad autodistruggersi con l’alcool e la droga, sfruttate nelle loro ricchezze dal vero padrone della terra, che le violenta con trivelle e acquedotti.
Le riserve indiane sono una sacca di disperazione e resistenza che Sheridan conosce bene per averci vissuto e la storia che racconta in Wind River ha il sapore della verità e l’amaro conforto dei dati statistici. In questo senso lo stupro subito dalla giovane Natalie nel film è al tempo stesso tragicamente reale e altamente simbolico, così come lo è il parallelismo tra animali e uomini. Nel punto più basso della catena alimentare descritta dal film ci sono le donne: l’essere istruite e indipendenti non può niente contro la violenza selvaggia del branco e i maschi alfa a capo del loro gruppo non riescono a difenderle. In Sicario Alejandro diceva a Kate che non sarebbe sopravvissuta in quella terra perché non era un lupo, e quella terra ormai apparteneva ai lupi, qui è proprio a un lupo che Jeremy Renner spara all’inizio del film. Ma scopriamo ben presto che sono altri i predatori le cui tracce dovrà seguire il cacciatore, più pericolosi dei leoni di montagna che minacciano il bestiame dei nativi americani. Una metafora potentissima e non scontata, perseguita per tutto il film con una lucidità esemplare.
Come nei film scritti in precedenza, Sheridan parla di famiglie distrutte e di padri – qua addirittura due - che hanno fallito nel loro compito di protettori dei propri cari, di dolori che non passeranno mai ma che vanno accettati e accolti per continuare a ricordare chi si è amato, come viene esplicitato nel bellissimo dialogo tra il personaggio di Renner, Cory, e quello di Gil Birmingham, Martin. Come in Sicario, al quale questo film si riaggancia strettamente, anche qua al centro della storia c’è una donna, l’agente dell’FBI Jane Banner, interpretata da Elizabeth Olsen. Mandata allo sbaraglio sul posto dai suoi superiori, per indagare su un delitto di cui in fondo non importa niente a nessuno, si trova empaticamente coinvolta in una storia che la cambierà per sempre, facendone sicuramente un'agente migliore, e le insegnerà che non esiste una cosa banale come la fortuna in un luogo in cui bisogna scegliere se sopravvivere o arrendersi.
Dal punto di vista registico - anche se tecnicamente non è questo il primo film diretto da Sheridan, che si è esercitato con l’horror low-budget Vile - I segreti di Wind River è abilmente costruito sul contrasto tra gli spazi infiniti e accecanti della montagna e la claustrofobia delle abitazioni, con una sapiente armonia nella composizione che conduce lo spettatore all’interno della storia e ce lo incatena senza dargli il tempo di rendersene conto. Al cuore del racconto c’è la sequenza legata alla scena perfettamente coreografata dell’improvviso shootout collettivo, in cui vediamo cosa è successo alla ragazza indiana la notte della sua disperata corsa nella neve, ed è un momento che non dimenticheremo.
L’immagine e il sonoro, assieme alla suggestiva colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis, si sposano perfettamente alla narrazione e alle interpretazioni di tutti gli attori (inclusi quelli che non citeremo per mancanza di spazio), diretti con mano sicura da quello che fino a qualche anno fa era un loro collega. Se Jeremy Renner offre una delle migliori performance della sua carriera, non gli è da meno Elizabeth Olsen, casualmente riunita al suo collega di cinecomic. Colpisce al cuore, ancora una volta, Gil Birmingham, l’attore nativo americano che era il partner di Jeff Bridges in Hell or High Water e qua è il padre ferito.
Non c’è una nota stonata nemmeno a cercarla in questa splendida, straziante elegia, ignorata dall’Academy solo perché Harvey Weinstein è intervenuto proprio alla fine per aiutare una produzione totalmente indipendente, in difficoltà con una lavorazione logisticamente difficile e dispendiosa. Ma siamo sicuri che per Taylor Sheridan non mancheranno i riconoscimenti futuri e non possiamo che essere felici che nel panorama prevedibile del cinema contemporaneo americano la sua voce fuori dal coro si levi sempre più alta e limpida.
Code:
Generale
Nome completo : I.Segreti.Di.Wind.River.2017.iTALiAN.MD.BDRip.XviD-iSTANCE[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,43 GiB
Durata : 1 o 46 min
Bitrate totale : 1.915 kb/s
Compressore : VirtualDub build 35491/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
Modo muxing : Packet Bitstream
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1 o 46 min
Bitrate : 1.778 kb/s
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 (24000/1001) FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.339
Dimensione della traccia : 1,33 GiB (93%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Estensione modo : MS Stereo
ID codec : 55
ID codec/Suggerimento : MP3
Durata : 1 o 46 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 128 kb/s
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 97,8MiB (7%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 3 -lowpass 17 -b 128
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