[ICD]L’ombra del testimone[DvdRip-Divx-Ita-Eng- AC3]

Titolo originale: Mortal thoughts
Nazionalità: USA
Anno: 1991
Genere: Thriller
Durata: 102 minuti



Soggetto: Claude Kerven
Sceneggiatura: William Reilly, Claude Kerven
Montaggio: Mark Isham, Tom Wall
Musiche: Mark Isham
Fotografia: Elliot Davis
Scenografia: Howard Cummings
Costumi: Hope Hanafin
Produttore: Joseph M. Caracciolo Jr., John Fiedler,Mark Tarlov
Produzione: Columbia Pictures Corporation, New Visions Pictures,Polar Entertainment Corporation,Rufglen Films
Distribuzione: Columbia Tristar Films Italia - Columbia Tristar Home Video
Data di uscita: Novembre 1991 (al cinema)







In un ufficio di polizia, Cynthia Kellogg inizia una lunga deposizione davanti all'ispettore John Woods. Sposata con l'abulico Arthur e amica d'infanzia legatissima a Joyce Urbanski, la donna dichiara che costei era la moglie di James, un uomo rozzo, violento e drogato, che il loro matrimonio era stato un fallimento e che certe volte Joyce avrebbe voluto veder morto il consorte (un giorno, anzi, Cynthia ha trovato l'altra esasperata a tal punto da mescolare allo zucchero un topicida). Dalle dichiarazioni di Cynthia si apprende che una sera, recatasi con i coniugi Urbanski in un parco divertimenti, Cynthia trova nel furgoncino del salone di bellezza gestito da Joyce il corpo di James, ucciso a rasoiate. Poichè lei ha molto sangue sugli abiti e sulle mani, Arthur, al suo rientro a casa, insiste perchè la Polizia sia avvertita, ma Cynthia rifiuta: le amiche sono ora legate dall'orrore, dall'intrigo e dalla complicità (hanno scaraventato di comune intesa il cadavere in una marrana). Da questo punto ha inizio una vita sconvolgente: vicine nel lavoro (Cynthia è occupata nel salone di bellezza), unite nell'omertà (la ragazza appare come plagiata), Joyce si dà alla droga, mentre le rispettive famiglie sono colpite anch'esse dagli eventi e sui bambini delle due donne pesa un avvenire buio. Finchè Joyce - fattasi riconsegnare dall'amica la rivoltella di Urbanski, che Cynthia era stata pregata di occultare - uccide Arthur Kellogg. Per certe discordanze nel racconto della testimone, l'ispettore riesce a scoprire la verità: Cynthia ha ucciso a rasolate Urbanski, che nella macchina parcheggiata al Luna Park aveva tentato di violentarla e, a tempo debito, Joyce a sua volta ha reso vedova la diletta amica. [/justify]







Che cosa può fare una povera donna picchiata a sangue dal marito un giorno sì e uno no, insultata e derisa? Per un po' lo sopporta, non volendo da brava cattolica sciupare la famiglia, poi cova propositi di vendetta, e finalmente, esasperata, non trova altra salvezza se non uccidere quell'energumeno. Per esempio col veleno per topi nello zucchero o addirittura tagliandogli la gola...
Stando a quanto racconta alla polizia la parrucchiera Cynthia, questo è ciò che ha fatto Joyce, sua collega nel salone di bellezza, portata a quel folle gesto assassino dalle botte del marito James, un rozzo bestione. E il detective John Woods la ascolta e la interroga con grande attenzione, ponendo domande alle quali Cynthia risponde senza incertezze anche quando deve rivelare che, per amicizia verso Joyce, la aiutò a nascondere il cadavere e fu sua complice nel deviare le indagini, almeno finché Joyce stessa le uccise il marito per impedirgli di rivelare la verità. E tuttavia qualcosa non torna: da bravo poliziotto Woods intuisce che c'è dell'altro sotto la versione dei fatti fornita da Cynthia...
Scritto da William Reilly e Claude Kerven nella migliore tradizione del giallo-nero, L'ombra del testimone è un buon prodotto di consumo confezionato dal regista Alan Rudolph con ineccepi bile professionismo, appunto quello necessario a tenere desta l'attenzione della platea su un thriller che propone una doppia verità. Costruito con un incastro di flash-back, il film consiste nella rievocazione delle fasi del delitto e nell'analisi del comportamento delle due donne: quella Joyce che forse, nonostante tutto, ha continuato ad amare il marito, e quella Cynthia che forse ha avuto le sue ragioni quando ha difeso l'amica. Il rapporto intercorso fra loro dopo il fattaccio, nucleo da cui nasce la tensione, è illustrato da Alan Rudolph in modo da andare alle radici dell'odio e della menzogna ed estrarne i motivi spettacolari.
E le attrici gli danno man forte nel restituire la realtà di interni domestici in cui la violenza e il sospetto partoriscono mostri. Egregiamente rispondono infatti alle attese Demi Moore, che è anche coproduttrice del film, e Glenn Headly. Fra gli attori sono Bruce Willis, che paga le sue mossacce con la gola squarciata, John Pankow (il marito di Cynthia), e Harvey Keitel, l'investigatore che la sa lunga.
Giovanni Grazzini - Da L’Indipendente, 10 ottobre 1991 [/justify]

La critica:
"Unico difetto ma non piccolo, una colonna sonora inzeppata di cori, di rombi, di musiche al diapason che spengono gli effetti di quel dramma cui sarebbe meglio convenuto un altissimo silenzio." (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
Il film è un buon prodotto di consumo. (Giovanni Grazzini, Il Messaggero)
Il film non manca d'una buona spolverata di "suspence" e di un finale all'insegna di Hitchcock. (Franco Colombo, L'Eco di Bergamo)

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