TITOLO: Il grande match
TITOLO ORIGINALE: La gran final
GENERE: Commedia
ANNO DI PRODUZIONE: 2005
NAZIONE: Germania
DISTRIBUZIONE: Mikado
DURATA: 88 minuti
DATA DI USCITA: 20-07-2007
Regia:
Gerardo Olivares
CAST:
Abu Aldanish -
Shag Humar Khan
Il regista di documentari Gerardo Olivares si trovava in Mongolia nel 2001 per fare dei sopralluoghi quando notò una carovana di nomadi che trasportava tra le altre cose una televisore sul dorso di un cavallo. Incuriosito chiese dove fossero diretti e scoprì l'esistenza dell'albero di ferro, un'antenna abbandonata dai soldati che poteva essere collegata e usata per vedere la finale della coppa del mondo. Nacque così l'idea per Il Grande Match. Tre gruppi di persone totalmente diverse, che vivono in luoghi sperduti della terra e che cercano in tutti i modi di assistere in diretta alla finale dei campionati di calcio del 2002 tra Brasile e Germania. La famiglia nomade della Mongolia, la tribù Tuareg del Sahara e gli Indios dell'Amazzonia. Loro vogliono esserci e godersi lo spettacolo, ma non sarà facile. Ci vogliono elettricità, un'antenna e ovviamente una televisione. All'occhio dell'uomo occidentale risulterà molto divertente vedere l'Indio arrampicato sull'albero che regge la parabola, ma è certo che questa rappresentazione a metà strada tra realtà e finzione è una conseguenza del processo di globalizzazione e del ruolo fondamentale operato dalla televisione in tal senso. La famiglia nomade della Mongolia, che pratica la caccia con l'aquila, che si sposta nella steppa a dorso di cavallo tra paesi desertici e ghiacciati, dopo aver acquistato una televisione cambia i propri itinerari per poter seguire i cavi elettrici. La tribù Tuareg affronta un lungo viaggio nel cuore del Sahara pur di raggiungere l'albero di ferro che gli permetterà di collegare la loro televisione. Incontreranno una nave del deserto, uno di quei camion carichi di persone e valige usate per lo spostamento tra le città. Un' immagine efficace sulle differenze sociali e culturali tra i popoli. Anche i viaggiatori si uniranno alla tribù pur di vedere la grande finale sotto il sole del deserto. Ancor più impressionante è assistere all'Indio che va a caccia in Amazzonia vantandosi di indossare la maglia originale di Ronaldo "questa è Nike, mica una di quelle imitazioni che trovi ovunque". Le popolazioni bianche dell'amazzonia non temono più le popolazioni locali: "da quando gli abbiamo dato un televisore, non sono più pericolisi" dirà il guardiano di una segheria. Agghiacciante. Il film girato in tre lingue, il dialetto kazako della Mongolia, la lingua Tamashek del Niger e il Tupi brasiliano, è stato purtroppo doppiato, malissimo, per l'uscita italiana, perdendo gran parte del suo fascino. Anche la realizzazione tecnica è spesso troppo documentaristica. Le bellissime immagini e una scelta registica a volte troppo estetica collimano con il tono "politico-sociale" dell'operazione. Nonostante questo Il Grande Match è un film da non perdere che non punta il dito verso la globalizzazione, ma ne mostra uno degli effetti. Allo spettatore occidentale decidere cosa pensarne, e per una volta, grazie al calcio e alla tv, sarà lui ad imparare qualcosa in più su culture diverse dalla propria.
Poche fonti,lasciare in release qualche giorno.Grazie |
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