Trama
Il Prof. Dottor Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, questo il chilometrico titolo del film diretto da Luciano Salce, non è che il sequel del più celebre e altrettanto fortunato Il medico della mutua.
Tersilli è un libero docente con molto pelo sullo stomaco che conduce cinicamente la clinica del suocero. I pazienti sono clienti, sempre: e vanno spennati, che siano ricchi o che siano in ristrettezze economiche. A Villa Celeste “il 72% dei parti, guarda caso, è cesareo, non c’è appendicite che non sia complicata da peritonite, e persino le riniti sono curate chirurgicamente”. Insomma, Tersilli si arrangia. Quando tutti, persino i collaboratori, lo manderanno a quel paese, il Tersilli non farà una piega: l’ineffabile professore-dottore si trasformerà in primario di un centro all’avanguardia per il ringiovanimento. Villa Celeste, per l’appunto.
Lo sguardo spietato sui tic nazionali, come in tanti film il cui protagonista assoluto è Sordi, si accompagna, a un certo manierismo: si punta alla gag, e alla situazione clamorosa, più che alla riflessione sui folli ingranaggi della vita sociale italiana. Poco male: non ci sarà l’impegno, ma c’è sempre Albertone, praticamente perfetto: non si sa se prendere a schiaffi il suo personaggio, o amare la sua bravura. |