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John Pellam - 37 anni, solitario, carnagione scura, occhi grigio-verdi - è stato quasi sul punto di sfondare a Hollywood, quando si è letteralmente scolato via la carriera. E, da brillante e promettente sceneggiatore, si ritrova ora a fare il "location scout", una professione che sta al cinema come la Svizzera alla guerra. È cioè del tutto irrilevante. Ma bisogna pur campare, perciò Pellam gira in lungo e in largo l'America sul suo scassatissimo camper, un Winnebago Chieftain 43, alla ricerca di luoghi ideali per i set dei nuovi film che gli Studios si accingono a produrre.
Di solito, al suo arrivo, i locali gli fanno gran festa, sperando nel loro quarto d'ora di fama. Non a Cleary, però, anonima cittadina nello Stato di New York, dove l'accoglienza è molto diversa e il suo tranquillo mondo di celluloide viene sconvolto da piccoli incidenti prima, e da un omicidio brutale e senza senso poi. Pellam improvvisamente è di nuovo sotto i riflettori, ma questo film non gli piace. Qualcuno sta facendo di tutto - persino accusarlo del delitto - affinché lui se ne vada. Deve riuscire a dimostrare la propria innocenza, impresa non facile visto che sotto la sonnolenta apparenza Cleary pare nascondere più segreti di una trama di Hitchcock...
Scritto nel 1992 e mai pubblicato in Italia, "Sotto terra" contiene già tutti gli elementi che hanno fatto di Deaver "il più grande scrittore di thriller dei nostri giorni": un personaggio seriale, John Pellam, che tornerà in altri due romanzi; una trama gialla impeccabile, con il famoso "meccanismo a orologeria" che ha reso celebre l'autore; e un sorprendente colpo di scena finale.
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