Titolo originale: Jimi: All Is by My Side Paese: Regno Unito, Irlanda, USA Anno: 2013 Durata: 118 minuti Genere: Biografico, Drammnatico, Musicale
Soggetto: John Ridley Sceneggiatura: John Ridley Fotografia: Tim Fleming Montaggio: Hank Corwin, Chris Gill Musiche: Danny Bramson, Waddy Wachtel Scenografia: Paul Cross Costumi: Leonie Pendergast Trucco: Morna Ferguson, Deirdre Fitzgerald, Catherine Fox, Lorraine Glynn, Aoife Maher Effetti speciali Kevin Nolan Produttore: Danny Bramson, Anthony Burns, Jeff Culotta, Brandon Freeman, Tristan Lynch, Sean McKittrick, Nigel Thomas Produzione: Darko Entertainment, Freeman Film, Subotica Entertainment, Irish Film Board, Matador Pictures Distribuzione: I Wonder Pictures Sito italiano: www.jimi-film.it Data di uscita: 18 Settembre 2014 (al cinema)
Jimi, e non serve un cognome: arriva la musica. Lo stile inconfondibile che cambiò il destino del rock. Il regista John Ridley riporta in vita l’icona mondiale che trasformò una chitarra nel simbolo di una generazione, tanto forte da spezzare ogni catena. Per dipingere un mito, Ridley decide di raccontare il talento di Jimi e il cammino che lo rese tale, soffermandosi su un anno cruciale: dall’incontro nel 1966 con la sua amica e mentore Linda Keith fino al giorno prima dell’indimenticabile esibizione di Monterey nel 1967, dove il musicista di Seattle, dando fuoco alla sua chitarra, entrò nella leggenda. Da quel giorno il rock non sarebbe più stato lo stesso.
Importa poco, in fondo, che il Jimi Hendrix raccontato da questo film sia più o meno aderente a quello realmente vissuto, morto a 27 anni come troppi suoi colleghi. Poco importa se il mondo che lo circonda, i vari personaggi che incrociano la strada del giovane chitarrista e che vengono presentati con l'etichetta di una facile riconoscibilità, siano stati ritratti secondo i criteri di una Verità storica, utopica e assoluta.
Perché Jimi: All Is by My Side è un film che comincia come un trip, quello stesso trip che l'Hendrix di un sorprendente André Benjamin affronta per la prima volta con Linda Keith all'inizio del film, guardandosi poi allo specchio - sebbene avvisato di non farlo - e scoprendo un volto e un ritratto altro: quello, appunto del film di John Ridley.Luci e ombre, esaltazioni e introversioni incontri e scontri si alternano in un biopic tanto più riuscito quanto più ha scelto di abdicare la sua missione, di rinnegare il Vero e l'interezza del ritratto a favore della frantumazione di un'icona e di una storia utile a cogliere quello di più profondo e astratto gli si nascondeva dietro.
Per il Jimi di Ridley, la musica era tutto, era questione di colori, e tutto era questione di colori e di sensazioni da trasmettere con una ricerca libera e interiore che rinnegava necessariamente ogni dogmantismo musicale, razziale, politico: e se con quella libertà nomadica e oggi quasi impensabile Hendrix attraversava la vita e la musica, allo stesso modo Ridley tenta di raccontarlo nel corso di un anno cruciale perché ricco di transiti e costitutivo.
Quest'anno viene scagliato al suolo, frantumato e ricostruito con una cronologicità mai ossessiva, lasciando che ogni frammento, ogni scheggia, abbia la sua personale inclinazione e non debba combaciare alla perfezione con quello che lo segue, di modo tale che lo sguardo che vi si appoggia e vi (si) riflette sopra ricostruisca così un affresco coerente ma al tempo stesso caleidoscopico, financo psichedelico del grande musicista.
L'Hendrix che emerge da Jimi: All Is by My Side non è utile o funzionale alla celebrazione di un mito, o alla rivisitazione pedissequa di una fase della sua vita, ma che coglie e restituisce quella carica energica di libertà creativa e ideologica che ha caratterizzato non solo il musicista ma tutta una fase della Storia del Ventesimo secolo; e che, proprio perché non inutilmente e acriticamente glorificata, riesce a far pesare ancora di più la sua assenza in una contemporaneità che nelle sue complessità e nelle sue transizioni avrebbe enorme bisogno di ripensarsi in quel modo.
La famosa cover hendrixiana di "Sgt.Pepper", e lo sprito della sua genesi, si specchiano allora in quelli di un personaggio e di un'epoca fatti da Ridley con il suo film, e viceversa, in attesa che qualcosa o qualcuno, oggi, si liberasse da cricche e legacci per effettuare allo stesso modo una cover dell'oggi che diventi nuovo standard.
Code:
Generale
Nome completo : Jimi.All.Is.By.My.Side.2013.iTALiAN.LD.WEBRip.XviD-FREE[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,36 GiB
Durata : 1o 57min
Bitrate totale : 1.649 Kbps
Compressore : VirtualDub build 0/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 57min
Bitrate : 1.508 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.287
Dimensione della traccia : 1,24 GiB (91%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Estensione modo : MS Stereo
ID codec : 55
ID codec/Suggerimento : MP3
Durata : 1o 57min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 128 Kbps
Canali : 2 canali
Sampling rate : 48,0 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 108MiB (8%)
Allineamento : Audio allineato Durata intervallo : 24 ms (0,58 frame)
Intervallo pre caricamento : 480 ms
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