Titolo originale: Johnny English Reborn Paese: Regno Unito, USA, Francia Anno: 2011 Durata: 101 minuti Genere: Commedia
Soggetto: William Davies,Neal Purvis, Robert Wade Sceneggiatura: Hamish McColl Fotografia: Danny Cohen Montaggio: Guy Bensley Musiche: Ilan Eshkeri Scenografia: Jim Clay Costumi: Beatrix Aruna Pasztor Trucco: Csilla Horváth, Sallie Jaye, Graham Johnston e altri Effetti speciali James Davis III, Dean Ford, Hugh Goodbody, Mark Holt Produttore: James Davis III, Dean Ford, Hugh Goodbody, Mark Holt Produzione: Universal Pictures, Relativity Media, Studio Canal, Working Title Films Distribuzione: Universal Pictures International Itlay Sito ufficiale:www.johnnyenglishreborn.com/home/entry Sito italiano: Data di uscita: 28 Ottobre 2011 (al cinema)
A 8 anni dal primo esilarante "Johnny English", il dissacrante Rowan Atkinson ("Mr. Bean") torna a vestire i panni dell’agente segreto più maldestro che esista. Questa volta la goffa spia sarà alle prese con una ragnatela di cospirazione che corre per tutto il KGB, la CIA e persino l’MI-7, minacciando l’incolumità del primo ministro Cinese. Ad affiancarlo nell’impresa, l’affascinante Pamela Head (Gillian Anderson), la mai dimenticata Scully di "X-Files".
Da James Bond alla fortunata serie di Bourne, ormai siano più o meno tutti coinvolti in questo genere che cerca costantemente di tenere lo spettatore incollato alla poltrona facendo ricorso ad un intruglio in cui l’azione si mescola col thriller, col colpo di scena, con l’inaspettato e l’imprevedibile.
In "Johnny English – La rinascita", film in uscita nelle sale italiane il prossimo 28 ottobre, la faccenda si è dimostrata leggermente più complessa, dal momento che a questi due elementi di sostanziale importanza, se n’è dovuto aggiungere un terzo, e visto il cast in questione, non poteva non trattarsi che della commedia.
Johnny English (re-interpretato da un sempre divertentissimo Rowan Atkinson) ritorna in questo capitolo con una nuova avventura, diversa ma non distaccata dalla precedente. Dopo otto anni dall’insuccesso in Mozambico, English trascorre un lungo periodo in un monastero tibetano per cercare la propria forza interiore tra i monaci Shaolin, finché non viene convocato per una nuova missione che ha come obiettivo il Premier giapponese.
Quel che del primo capitolo, dunque, erano state esplosioni e scene mozzafiato che avevano però quasi dell’impossibile, il lavoro dello sceneggiatore Hamish Miccol (Do you come here often?) si è qui invece spostato su un versante più realistico, più vicino alla vita vera e a quel che potrebbe realmente accadere ad un agente dei servizi segreti. Il tutto legato all’avvincente regia di Peter Howitt (Dorian Gray), dalle vertiginose scenografie di Jim Clay (Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, About a boy), e, ovviamente, scombussolato dal fatto che l’agente in questione non è un agente normale, ma, appunto, Rowan Atkinson.
Il motivo è sicuramente da ricercarsi in quel che il mondo del cinematografo ha portato nelle sale dall’uscita del primo Johnny English, e stiamo parlando di 8 anni fa. Max Payne, Mission: Impossible III, Hitman, solo per citarne alcuni. E il lavoro era giusto questo: fare un film che raccogliesse brandelli degli uni e degli altri, ma anche e soprattutto di film precedenti (come "I soliti sospetti" e i primi 007, di cui sono palesi svariati riferimenti), e mescolarli in un film di un’ora a mezza che appassionasse con la sua carica adrenalinica, e allo stesso tempo facesse sbellicare nel momento in cui nessuno se l’aspetta. Un ombrellino portatile diventa un lanciarazzi, e un bastoncino di metallo, un allarme di soccorso alquanto imbarazzante. Se corre in auto, se la vede con gli autovelox, e se non guida l’auto, vien piazzato su una sedia a rotelle armata e modificata che può raggiungere i cento orari.
Ma nulla è inopportuno di tutto ciò. Perché lui è Johnny English, e anche se parodisticamente si rivolge ad ognuna di queste attrezzature con nomi bizzarri quali "il rampino A-12" "l’allarme F-6" "la pistola Q-14", lui, pur non conoscendole e non sapendo usarle, alla fine riuscirà sicuramente a risolvere la missione.
La frase: "Johnny, lei mi ha sempre affascinato... clinicamente".
Code:
Generale
Nome completo : Johnny.English.La.Rinascita.2011.iTALiAN.BDRip.XviD-TRL [MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,37 GiB
Durata : 1h 41min
BitRate totale : 1 931 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 1
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Default (MPEG)
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 1h 41min
BitRate : 1 474 Kbps
Larghezza : 656 pixel
Altezza : 272 pixel
AspectRatio : 2,40:1
FrameRate : 23,976 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.344
Dimensione della traccia : 1,04 GiB (76%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Format_Settings_ModeExtension : CM (complete main)
Codec ID : 2000
Durata : 1h 41min
Modalità : Costante
BitRate : 448 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione dei canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
SamplingRate : 48,0 KHz
BitDepth/String : 16 bits
Dimensione della traccia : 325 Mb (23%)
Allineamento : Audio splittato
Durata interleave : 42 ms (1,00fotogramma)
Pre caricamento interleave : 500 ms
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