Titolo originale: Kill the Irishman Paese: USA Anno: 2011 Durata: 106 minuti Genere: Azione, poliziesco
Soggetto: adattamento cinematografico del libro di Rick Porrello “To Kill the Irishman: The War That Crippled the Mafia” Sceneggiatura: Jonathan Hensleigh, Jeremy Walters Fotografia: Karl Walter Lindenlaub Montaggio: Douglas Crise Musiche: Patrick Cassidy Scenografia: Patrizia von Brandenstein Costumi: Melissa Bruning Trucco: Kimberly Jones, John Tarro, Carol F. Doran Effetti speciali David Tyrrell, Dean Tyrrell, Robert Tyrrell, Russell Tyrrell, Scott Villar Produttore: Al Corley, Karen Jo Irvin, John Leonetti, Eugene Musso, Kim Olsen, George Perez, Tom Reid Jr., Tommy Reid, Bart Rosenblatt, Jeff Spilman, Jeff Stern, Jeremy Walters Produzione: Anchor Bay Films, Code Entertainment, Dundee Entertainment, Sweet William Distribuzione: One Movie Sito ufficiale: Sito italiano: Data di uscita: 11 marzo 2011 (USA)
Nell'estate del 1976, 36 bombe furono detonate nel cuore di Cleveland mentre infuriava una battaglia per la leadership tra il gangster irlandese Danny Greene e la mafia italiana. Cambiando le carte in tavola con lo strozzino Shondor Birns e alleandosi con il gangster John Nardi, Greene smise di prendere ordini dalla mafia e cominciò ad esercitare il suo potere.
Sopravvissuto a innumerevoli attentati alla vita commissionati dalla mafia e uccidendo chiunque ha tentato di vendicarsi, l'infame invincibilità di David Greene e il noto coraggio comportarono il collasso delle associazioni mafiose negli Stati Uniti e gli fecero ottenere il soprannome “l'uomo che la mafia non è riuscita a uccidere”.
Non bisogna essere particolari intenditori di cinema per amare in modo viscerale Kill the Irishman. Figlio di un’estetica passata e mai dimenticata, lontano milioni di anni luce dagli ammiccamenti del nuovo pulp, quello fracassone e divertente di Guy Ritchie tanto per capirci, questo film, basato su fatti realmente accaduti, ha il classico fascino perverso del male.
In maniera non molto dissimile a classici come Il Padrino o Quei bravi ragazzi, Kill the Irishman, porta sullo schermo le peripezie di un uomo fattosi da se, che grazie ad una fortuna sfacciata, determinazione e una buona dose di incoscienza, negli anni ’70, ha tenuto testa alle famiglie mafiose di Cleveland, tentando di costruire il suo personale impero del crimine.
Ottimamente interpretato da un massiccio Ray Stevenson (The Punisher-Zona di guerra), da un commovente Vincent D’Onofrio e dal redivivo Va Kilmer, Kill the Irishman ha il pregio di raccontare una storia poco nota, con mezzi fieramente passati. Orgogliosamente refrattario al montaggio veloce e ad una messa in scena compiaciuta della violenza, il film regala i suoi momenti migliori quando descrive i rapporti di rispetto e tenera amicizia instauratosi tra i protagonisti, fatti di cameratismo maschio e cristallino.
E’ strano notare come la descrizione di una personalità criminale, possa essere così ipnotica per chi guarda, lasciando praticamente affascinati e dimentichi del male fatto da questo irlandese quasi invulnerabile. Allo stesso modo in cui si parteggia per Don Vito Corleone e i suoi figli Sonny e Michael, qui si annulla la capacità di discernere e la simpatia si sposta tutta sulla figura di Green, irlandese tutto d’un pezzo. Culminando in una catarsi temuta ed inevitabile, il cammino dell’irlandese deflagra attraverso lo schermo, arrivando a colpire con la sua massiccia personalità, ciascuno di noi, ormai stregati dal suo magnetismo.
Raccontato in maniera serrata ed ellittica, senza lasciare troppo spazio alla retorica e al compiacimento di se, Kill the Irishman si dimostra pellicola forte e massiccia come la roccia, un solido racconto sbucato da un’epoca che fu, in cui il cinema viveva, pulsava e regalava idee, fregiandosi di un’etica e di un’integrità che abbagliavano. Regalando almeno due sequenze da antologia, il finale su tutte, questo cinema del presente che guarda al passato, riesce ancora a stupire senza necessariamente trasportarci in un pianeta lontano abitato da indigeni dalla carnagione blu, ma lavorando sulla fisicità del suo protagonista, sui tempi e sulla solidità della sceneggiatura, arricchendola con un pò di poesia.
Code:
Generale
Nome completo : Kill.The.Irishman.2011.iTALiAN.LiMiTED.AC3.DVDRip.XviD-TSR[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,37 GiB
Durata : 1h 46min
BitRate totale : 1 841 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 1
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Personalizzato
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 1h 46min
BitRate : 1 639 Kbps
Larghezza : 656 pixel
Altezza : 368 pixel
AspectRatio : 16:9
FrameRate : 25,000 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.272
Dimensione della traccia : 1,22 GiB (89%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Format_Settings_ModeExtension : CM (complete main)
Codec ID : 2000
Durata : 1h 46min
Modalità : Costante
BitRate : 192 Kbps
Canali : 2 canali
Posizione dei canali : Front: L R
SamplingRate : 48,0 KHz
BitDepth/String : 16 bits
Dimensione della traccia : 146 Mb (10%)
Allineamento : Audio splittato
Durata interleave : 40 ms (1,00fotogramma)
Pre caricamento interleave : 500 ms
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