Titolo originale: Krabat Paese: Germania Anno: 2008 Durata: 120 minuti Genere: Drammatico
Soggetto: Tratto fal romanzo di Ottfried Preussler "Il mulino dei dodici corvi" Sceneggiatura: Michael Gutmann, Marco Kreuzpaintner Fotografia: Daniel Gottschalk Montaggio: Hansjörg Weißbrich Musiche: Annette Focks Scenografia: Christian M. Goldbeck Costumi: Anke Winckler Trucco: Georg Korpas, Heike Merker Effetti speciali Norman Ernst, Christoph Gartlacher, Rolf Hanke, Gerd Nefzer Produttore: Christian Balz, Jakob Claussen, Nicola Fletcher, Stefan Gärtner, Nick Hamson, Ulrike Putz, Lars Sylvest, Bernd Wintersperger, Thomas Wöbke Produzione: B.A. Filmproduktion, Brass Hat Films, Castel Film Romania, Claussen Wöbke Putz Filmproduktion, Krabat Filmproduktion, MSM Studios, Seven Pictures Film Distribuzione: Sony Pictures Home Entertainment Sito ufficiale: http://www.krabat-derfilm.de/ Data di uscita: 04.04.2012 (Dvd noleggio) - 18.04.2012 (Dvd vendita)
Anno 1646. In una terra resa deserta da guerre e epidemie, Krabat, un orfano quattordicenne, lotta per la sopravvivenza. Una notte, in sogno, sente una strana voce. Seguendo le istruzioni della voce, lascia la baracca nella quale ha temporaneamente trovato riparo e si incammina verso un mulino misterioso. Qui il mugnaio gli offre vitto e alloggio a patto che accetti di diventare suo apprendista. Con grande sollievo ed entusiasmo, Krabat accetta. Lavorando a fianco degli altri undici ragazzi che vivono nel mulino, Krabat inizia a sospettare che nascondano un secreto.
La dura risposta teutonica alle zuccherose fantasticherie harrypotteriane. Tra i grotteschi ritratti alla Hyeronimus Bosch e i pittoreschi chiaroscuri alla Pieter Bruegel, Kreuzpaintner trae spunto da una leggenda seicentesca per raccontare il dramma di un ragazzo orfano, sottratto alla povertà derivante dalla guerra, ma catturato nella tenebrosa dimensione della magia nera. La comunità guidata dalla sinistra figura del Mugnaio, rinchiusa in una cascina isolata della Sassonia orientale, sembra una riedizione in chiave demoniaca di quella formata da Gesù e i Dodici Apostoli: la certezza della morte, al compimento del ciclo scandito dalla ruota del mulino, si sostituisce alla promessa della vita eterna, il voto di castità diventa una maledizione rivolta contro le ragazze amate dai discepoli, l’obbedienza ai comandamenti assume la veste di una crudele schiavitù. La violenza è lo strumento con cui vengono combattuti i nemici, i miracoli lasciano il posto a macabri sortilegi, la trasfigurazione avviene nelle sinistre sembianze della vecchiaia, o in quelle funeree dei corvi. E tutto ciò è una manifestazione di sofferenza e di fatica, quelle di chi è costretto a forgiare il carattere con prove disumane e nella totale rinuncia agli affetti e alla normale realtà del mondo. In questo monachesimo infernale si scorge l’allegoria della sfida solitaria dell’eletto/reietto, che non può vivere nella libertà, poiché deve costantemente attivarsi e stare in guardia, per giustificare – e, all’occorrenza, difendere - la propria esistenza: il riferimento è alla condizione del diverso, che, all’interno di una stretta cerchia di iniziati, può essere indotto a vedere la sua eccezionalità come un privilegio, forse addirittura come un indice di superiorità; però, concretamente, rispetto al resto della società, si ritrova confinato in un avvilente stato di emarginazione. Rifiutare la segregazione, anche se alimenta la nostra vanità con la confortante illusione di appartenere ad un’élite, ed aprirsi comunque al mondo che si è mostrato ostile, è la lezione che la storia di Krabat pare volerci insegnare. La piccola squadra dei nostri simili può essere un rifugio insidioso, in cui covano l’astio e la rivalità, ed è per definizione un ambiente esclusivo, e quindi chiuso ed asfittico. La vita vera, con le sue infinite opportunità, è invece là fuori, dove possiamo sviluppare il nostro essere in tutta autonomia, perché vi entriamo armati non più della corazza protettiva del clan, bensì della nostra consapevolezza di persone uniche ed indipendenti, inserite in una sconfinata varietà umana. Krabat è il protagonista di una leggenda appartenente alla cultura dei sorabi (o sorbi, o serbo-lusaziani), una popolazione di origine slava che abita la regione della Lusazia, un triangolo di terra incuneato tra la Germania, la Polonia e la Repubblica Ceca. Da questa storia sono stati tratti diversi romanzi per ragazzi, l’ultimo dei quali, scritto da Otfried Preussler nel 1971, è tuttora uno dei principali libri di lettura adottati nelle scuole tedesche. La sua trasposizione cinematografica ha ottenuto, in Germania, un ottimo successo al botteghino.
Nella versione di Kreuzpaintner, l’interpretazione “politica” data da Preussler si trasferisce sul piano delle relazioni tra l’individuo e la massa. Entrambi hanno visto, nella vicenda di Krabat, una parte della loro vicenda personale; ma, mentre lo scrittore (classe 1923) ha concepito il suo libro come la storia della sua generazione, “di tutti i giovani che vengono a contatto con il potere ed i suoi allettamenti e vi rimangono invischiati”, il regista sembra aver invece voluto proporre una parziale rivisitazione, in chiave letteraria e fantastica, dei temi autobiografici del suo precedente Sommersturm (2004): il tradimento dell’amicizia, la perdita della fiducia nel gruppo di appartenenza, l’emergere dei contrasti che scatenano l’intolleranza, e la vittoria del sentimento spontaneo ed individuale su tutte le forme di coercizione.
Code:
Generale
Nome completo : Krabat.2008.iTALiAN.DVDRip.XviD-C0P[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 701 Mb
Durata : 1h 55min
Modalità bitRate generale : Variabile
BitRate totale : 849 Kbps
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 2
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Default (H.263)
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 1h 55min
BitRate : 712 Kbps
Larghezza : 592 pixel
Altezza : 320 pixel
AspectRatio : 1,850
FrameRate : 25,000 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.150
Dimensione della traccia : 588 Mb (84%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione del formato : Version 1
Profilo del formato : Layer 3
Format_Settings_Mode : Joint stereo
Codec ID : 55
Codec ID/Consiglio : MP3
Durata : 1h 55min
Modalità : Variabile
BitRate : 128 Kbps
Canali : 2 canali
SamplingRate : 48,0 KHz
Dimensione della traccia : 103 Mb (15%)
Allineamento : Audio allineato Durata interleave : 24 ms (0,60fotogramma)
Pre caricamento interleave : 148 ms
Compressore : LAME3.90.
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 2 -lowpass 17.6 --abr 128
|