Titolo originale: The Art of Getting By Paese: USA Anno: 2011 Durata: 84 minuti Genere: Commedia
Sceneggiatura: Gavin Wiesen Fotografia: Ben Kutchins Montaggio: Mollie Goldstein Musiche: Alec Puro Scenografia: Kelly McGehee Costumi: Erika Munro Trucco: Debbie Peiser Produttore: Kara Baker, Matthew Vose Campbell, P. Jennifer Dana, Darren Goldberg, Gia Walsh Produzione: Goldcrest Pictures, Gigi Productions, Mint Pictures, Island Sound Productions, Atlantic Pictures Distribuzione: 20th Century Fox Sito ufficiale:www.foxsearchlight.com/theartofgettingby Data di uscita: 05 Agosto 2011 (al cinema)
Mentre l'anno scolastico volge ormai al termine, George (Freddie Highmore) è riuscito ad arrivare quasi alla fine senza aver mai veramente studiato. Persino durante le lezioni di arte, l'unica materia che gli interessa, perde tempo a scarabocchiare, al posto di impegnarsi nel compito che gli viene assegnato. A pochi mesi dal diploma, trascorre la maggior parte del tempo da solo, e spesso si assenta dalle lezioni. Non gli interessa nulla: né prepararsi al ballo della scuola, né cercare un college dove iscriversi successivamente. Un giorno, impulsivamente, si addossa la colpa per difendere la ragazza più carina della scuola che viene scoperta a fumare sul tetto dell'edificio scolastico. Per ricambiare il suo gesto, questa ragazza di nome Sally (Emma Roberts) lo introduce ad una vita estremamente mondana, fatta di feste, visite ai musei e passeggiate oziose per la città.
George è un ragazzo newyorkese appassionato di arte, all'ultimo anno di liceo. Pieno di qualità, ma convinto che la nostra stessa mortalità renda inutile l'impegnarsi in qualcosa, non fa i compiti scolastici e non lega con nessuno. Fino al giorno in cui incontra Sally, una coetanea più esperta, di cui si innamora. Dopo aver rischiato di perdere lei e il diploma, messo di fronte alla scelta estrema di svolgere in tre settimane tutti i compiti assegnati durante l'anno, George si sblocca e decide di crescere, e per questo la vita lo ricompenserà. A grandi linee è questa l'esile trama di L'arte di cavarsela, un racconto di formazione che richiama - volutamente - "Il giovane Holden", e che appartiene a quello che sembra un vero e proprio sottogenere del cinema indipendente americano: la commedia sentimentale newyorkese a basso budget ed elevate ambizioni. L'opera prima di Gavin Wiesen, in concorso al Sundance Film Festival di quest'anno, arriva nelle nostre sale principalmente in virtù dei suoi giovani ma già affermati protagonisti. La storia, ben recitata e ben costruita, non brilla per originalità, ma Freddie Highmore - difficile credere che sia lo stesso di Neverland, La fabbrica di cioccolato e Spiderwick - nel ruolo principale ha la giusta miscela di tenerezza, fascino, goffaggine e ingenuità, per rendere credibile il personaggio e prenotarsi un posto di rilievo nel cinema del futuro. Gli sta accanto Emma Roberts, figlia di Eric e nipote di Julia, che se ci aveva convinto pochissimo in Scream 4, qui alle prese col personaggio migliore della indecisa, disinibita, ma fragile e vulnerabile Sally, dimostra di non essere arrivata alla recitazione solo in virtù delle sue illustri parentele. Per essere un film a basso budget, L'arte di cavarsela può contare su un cast molto valido anche per quel che riguarda gli adulti: Rita Wilson offre una buona prova come madre di George, i cui problemi le impediscono di accorgersi del momento che sta passando il figlio, a Sam Robards tocca l'ingrato ruolo del patrigno infingardo, e Blair Underwood è il preside severo ma comprensivo. Raccontando una storia non nuova, Wiesen cerca di non cadere nello stereotipo ma di rispecchiare le ansie, le indecisioni e le paure reali di due ragazzi alle soglie della maturità, periodo che nel cinema americano è tradizionalmente rappresentato col passaggio dalla high-school a una buona università. L'autore prova anche a non dipingere una New York da cartolina, ma così facendo la "de-glamourizza" al punto da rendere quotidiani e comuni anche gli aspetti più affascinanti della città. A forza di sottrarre, Wiesen riduce la storia all'osso, ma - spinto forse dalla simpatia che prova giustamente per il suo protagonista, in cui è facile intuire una componente autobiografica - finisce per indulgere nel finale a un facile coronamento delle aspettative, che rende il film meno interessante di quel che avrebbe potuto essere. Restano, ripetiamo, le belle facce e le buone performance di due attori che per una volta hanno l'età che dovrebbero avere sullo schermo, e la riflessione su un momento della vita in cui la scelta tra resistere o mollare è fondamentale.
Code:
Generale Nome completo : L.Arte.Di.Cavarsela.2011.iTALiAN.AC3.DVDRip.XviD-TSR [MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,37 GiB Durata : 1h 19min BitRate totale : 2 449 Kbps Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release) Compressore : VirtualDubMod build 2540/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 1 Impostazioni del formato, QPel : No Impostazioni del formato, GMC : No warppoints Impostazioni del formato, Matrix : Personalizzato Codec ID : XVID Codec ID/Consiglio : XviD Durata : 1h 19min BitRate : 2 055 Kbps Larghezza : 672 pixel Altezza : 288 pixel AspectRatio : 2,35:1 FrameRate : 25,000 fps ColorSpace : YUV ChromaSubsampling : 4:2:0 BitDepth/String : 8 bits Tipo di scansione : Progressivo Bit/(Pixel*Frame) : 0.425 Dimensione della traccia : 1,15 GiB (84%) Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04) Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Format_Settings_ModeExtension : CM (complete main) Codec ID : 2000 Durata : 1h 19min Modalità : Costante BitRate : 384 Kbps Canali : 6 canali Posizione dei canali : Front: L C R, Side: L R, LFE SamplingRate : 48,0 KHz BitDepth/String : 16 bits Dimensione della traccia : 220 Mb (16%) Allineamento : Audio splittato Durata interleave : 40 ms (1,00fotogramma) Pre caricamento interleave : 500 ms
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