Titolo originale: The Commuter Paese: USA, Francia, UK Anno: 2018 Durata: 105 minuti Genere: Azione, Thriller
Soggetto: Byron Willinger, Philip de Blasi Sceneggiatura: Byron Willinger, Philip de Blasi, Ryan Engle Fotografia: Paul Cameron Montaggio: Nicolas De Toth Musiche: Roque Baños Scenografia: Richard Bridgland Costumi: Betsy Heimann, Jill Taylor Trucco: Emily Dodge, Juliana Ferreira, Bethany Fletcher e altri Effetti speciali: Csaba Bagossy, Julie Bentley, Dominic Blake e altri Produttore: Andrew Rona, Alex Heineman Produzione: Ombra Films, StudioCanal, The Picture Company Distribuzione: Eagle Pictures Data di uscita: 25 Gennaio 2018 (Cinema)
Michael è un ex agente del dipartimento di polizia di New York che prende quotidianamente lo stesso treno per andare e tornare dal lavoro. Un giorno viene avvicinato da una seducente psicologa che lo sfida a fare un gioco: deve scoprire quale passeggero del treno è, a suo avviso, "fuori posto". Michael è intrigato e accetta la sfida, ma si trova presto coinvolto in una pericolosa cospirazione criminale in cui è in gioco la sua stessa vita e quella di tutti i passeggeri.
C'è una ragione se Liam Neeson continua a ricevere proposte per fare film d'azione. Il primo Taken - Io vi troverò uscito nel 2008 è stato il film che ha lanciato la carriera parallela di action thriller in cui Neeson è l'eroe che bastona i cattivi, per suo dovere e per nostro piacere. La ragione è la credibilità che l'attore è capace di dare a questi personaggi intrappolati in situazioni pericolose, personaggi che si piegano ma non si spezzano, che agiscono per riportare l'ordine delle cose e dare sostanza alla parola giustizia. I film d'azione profilerano nel cinema americano e quando Liam Neeson è della partita, il livello artistico si colloca sopra la media grazie a lui, a prescindere dalla storia, dal regista, dai colleghi del cast. Se funziona anche il resto, come accade in L'uomo del treno, noi spettatori siamo felici. Questa è la quarta volta che lo spagnolo Jaume Collet-Serra dirige Neeson, dopo Unknown, Non-Stop e Run All Night. Il regista valorizza le caratteristiche dell'attore, dalla voce cavernosa al viso spigoloso, cerca le rughe sulla fronte e il sudore sulle tempie, insegue nei primi piani l'intensità dell'interpretazione. Il corpo statuario esprime rigidità, non è invulneranile, cade sotto i colpi dell'azione, ma si rialza ed è la regia di Collet-Serra a inserire le coreografie dei combattimenti nell'urgenza della storia, del crimine e del mistero da svelare. Dagli scenari urbani di Unknown e Run All Night, in cui l'azione correva negli spazi aperti tra auto e vicoli bui, con L'uomo del treno si ritorna al claustrofobico ambiente chiuso dell'aereo di Non-Stop. Neeson è il Commuter del titolo originale, un pendolare che da dieci anni fa avanti e indietro dai sobborghi al centro di New York. Vende polizze sulla vita per una grande società di assicurazioni e vive con moglie e figlio adolescente una routine famigliare, che vediamo rapidamente in un'intelligente sequenza di montaggio durante i titoli di testa. La giornata non è delle migliori, perché il suo capo lo licenzia nonostante sia un buon lavoratore, onesto, a cinque anni dalla pensione. La storia prosegue e l'incontro con un ex collega ci informa che Neeson ha un passato da poliziotto. Si tratta di un elemento comodo per gli sceneggiatori, ma giustifica il motivo perché venga scelto lui sul treno per scovare uno scomodo testimone che nessuno conosce. L'ora e quarantaquattro del film scorre veloce. L'uomo sul treno incolla lo spettatore al protagonista, non si scosta mai dal suo punto di vista e tiene alta la suspense, richiamando atmosfere a metà tra Assassinio sull'Orient-Express e La signora scompare di Alfred Hitchcock. L'azione è usata con parsimonia, ma quando c'è scatena la vena creativa di Collet-Serra specialmente nel piano sequenza a metà film (con l'aiuto di computer grafica) durante una lotta tra i sedili e vetri infranti. Il regista si preoccupa di comunicare l'angoscia dei luoghi affollati, che sfiora la demofobia, ancor prima che scatti il congegno narrativo. Quando Neeson si trova costretto al sadico gioco, di fronte a una ricompensa in denaro da una parte e i suoi familiari in ostaggio dall'altra, siamo già estenuati come lui e come lui non abbiamo scelta. Ora che siamo a bordo, non possiamo più scendere.
Code:
Generale Nome completo : L.Uomo.Sul.Treno.The.Commuter.2018.iTALiAN.BDRiP.XviD-PRiME[MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,61 GiB Durata : 1 o 44 min Bitrate totale : 2.198 kb/s Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2542/release) Compressore : VirtualDubMod build 2542/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2 Impostazioni formato, QPel : No Impostazioni formato, GMC : No warppoints Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263) ID codec : XVID ID codec/Suggerimento : XviD Durata : 1 o 44 min Bitrate : 1.549 kb/s Larghezza : 720 pixel Altezza : 304 pixel Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1 Frame rate : 24,000 FPS Spazio colore : YUV Croma subsampling : 4:2:0 Profondità bit : 8 bit Tipo scansione : Progressivo Modo compressione : Con perdita Bit/(pixel*frame) : 0.295 Dimensione della traccia : 1,13 GiB (70%) Compressore : XviD 67 Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Impostazioni formato, Endianness : Big ID codec : 2000 Durata : 1 o 44 min Modalità bitrate : Costante Bitrate : 640 kb/s Canali : 6 canali Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE Frequenza campionamento : 48,0 kHz Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF) Profondità bit : 16 bit Modo compressione : Con perdita Dimensione della traccia : 480MiB (29%) Allineamento : Audio splittato Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame) Intervallo pre caricamento : 500 ms ServiceKind/String : Complete Main
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