Ghost ship
Titolo originale: Ghost ship
Nazione: Usa/Australia
Anno: 2002
Genere: Horror
Durata:
Regia: Steve Beck
Produzione: Gilbert Adler, Joel Silver, Robert Zemeckis
Gabriel Byrne, Julianna Margulies, Ron Eldard, Isaiah Washington, Gabriel Byrne, Francesca Rettondini
[Dopo la scoperta di una nave scomparsa nel 1953 nel mare di Barent, l'equipaggio di una flotta sale a bordo per una perlustrazione. Ben presto scopriranno che la nave è abitata da presenze demoniache.
L'Antonia Graza è una lussuosa nave da crociera italiana sparita nel nulla nel 1962 con tutti i passeggeri e il personale di bordo. Un mistero che nessuno è ancora riuscito a svelare fino al giorno in cui non compare sul radar di un rimorchiatore nel mare di Bering.
Accostato dal rimorchiatore manovrato da una squadra di recupero marittimo assoldata da uno sconosciuto per rintracciarlo, il transatlantico si rivela essere una immensa fonte di guadagni. I sei marinai specializzati vi si catapultano nel cuore della notte e sotto una scrosciante pioggia visitano l'interno di quel colosso arrugginito, scoprendo inaspettate ricchezze.
L'umida atmosfera della nave non nasconde i suoi misteri ma al contrario li esalta provocando nel gruppo alcuni grossi spaventi non spingendoli però ad un qualsiasi ripensamento.
Porte che si aprono e si chiudono da sole, sigarette ancora accese nei porta-ceneri e bicchieri di whisky pronti ad essere sorseggiati. Donne seducenti che baciano e promettono notti di fuoco, bambine che raccontano cosa è accaduto.
Tra cadaveri del passato e quelli del presente l'atmosfera si fa lorda di sangue fino ad arrivare all'atteso finale.Ennesimo film di fantasmi che non promette niente di più o di meglio dei suoi predecessori. A parte forse la scena iniziale, in cui una buona parte dei passeggeri impegnati a danzare e godersi il viaggio sul ponte della nave viene letteralmente divisa in due, il resto dell'avventura è facilmente presagibile. Qualche emozione la regalano le esplorazioni del gruppo di marinai, nei meandri della nave fantasma, sebbene la presenza degli spettri dietro ogni angolo sia sempre 'prevedibile'. Buona la scenografia che, attenta e ben studiata, ricrea il clima di festa e divertimento sottolineando con efficacia l'abbandono repentino, pur nell'erosione del tempo.
Diretto da un regista che di esperienze con i fantasmi ne ha da vendere, poiché il suo debutto sul grande schermo lo ha firmato con "I 13 spettri", il film è co-prodotto da un altro 'esperto' del genere, Robert Zemeckis. Una congiunzione di 'forze espressive' che non assicura un risultato eclatante.
Valeria Chiari
http://www.youtube.com/watch?v=1Et3nH_6odk
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