CECILIA MANGINI
LA CANTA DELLE MARANE
:::->LOCANDINA<-:::
Titolo originale: La Canta Delle Marane
Paese: Italia
Anno: 1962
Durata: 11'00'' min
Colore: colore
Genere: Cortometraggio
Regia: Cecilia Mangini
Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini
Interpreti e personaggi
* Attori non professionisti
:::->TEMA<-:::
ITALIAN
Apparentemente spensierato elogio dell’anarchia esistenziale dei giovani sottoproletari
romani, della loro disperata vitalità, del loro gioco comunitario: in realtà quadro sociale
impressionante e precisa denuncia, schizzati senza alcuna pesantezza sociologica, perché
ricchi di pietas e di amore mai paternalistico.
Ed è proprio attraverso una forma che si sbriglia in piani sequenza liberissimi che il
risultato è raggiunto appieno, e ci commuove e indigna.
ENGLISH
An apparently light-hearted praise of the existential anarchism of young lumpenproletariat
Romans, of their desperate vitality, of their games within the community: actually an
impressive social description and detailed condemnation, sketched without sociological
gravity, so full of pietas and love but never paternalistic.
It is precisely through this form, developing in a series of extremely free long takes,
that the result is fully achieved: we are moved, and our indignation is aroused.
:::->CECILIA MANGINI<-:::
Cecilia Mangini (Mola di Bari, 7 luglio 1927) è una regista e fotografa italiana.
Dopo un esordio come critico cinematografico (in Cinema Nuovo, Cinema '60, L’Eco del
cinema), inizia la sua opera con il marito, Lino Del Fra, e in collaborazione con Pier
Paolo Pasolini, con lavori documentaristici sulle periferie cittadine: Ignoti alla città
(1958) e La canta delle marane (1960), ispirato dal romanzo Ragazzi di vita. E il
documentario Stendalì (1960), sulle lamentazioni funebri nella provincia di Lecce (anche
sull'analisi di studi di Ernesto De Martino).
Nell'analizzare la fabbrica, affronta i drammi sociali legati al boom economico. Ad esempio
in Essere donne, (1965) o in Brindisi ’66 (1966), sul petrolchimico Monteshell a Brindisi
(1965). In Comizi d’amore '80 tocca i temi della sessualità, e la legge sull’aborto. Poi
Domani vincerò (1969), e All'armi, siam fascisti! (1962) con Lino Miccichè, dall’inizio del
fascismo fino ai fatti di Genova del 1960. Seguirà Stalin, del 1963.
Nel 2009 è ripresa la sua figura e la sua opera al NodoDoc Festival di Trieste.
Regia
Stalin (1963), lungometraggio.
Essere donne, mediometraggio 1965.
Brindisi ’66 (1966).
Domani vincerò (1969).
Sceneggiature
La villeggiatura (1972).
Antonio Gramsci - I giorni del carcere 1977.
Collaborazioni
con Pier Paolo Pasolini: Ignoti alla città (1958).
con Pier Paolo Pasolini: La canta delle marane (1960).
con Pier Paolo Pasolini: Stendalì – Suonano ancora (1960), documentario.
con Lino Miccichè All'armi, siam fascisti! 1962.
:::->SCREENSHOT<-:::
NOTE:
Video = Mp4
Audio = Italiano Aac
Sottotitoli = Non presenti
Cover = Non inclusa
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