Titolo originale: Il diavolo tentatore - Il diavolo innamorato Autore: Andrea Camilleri, Jacques Cazotte 1ª ed. originale: 2005 Data di pubblicazione: 27 dicembre 2012 Genere: Racconto Sottogenere: Fantastico Editore: Feltrinelli Collana: Universale economica Traduzione: G. Panfili Pagine: 119
Nato a Porto Empedocle (Agrigento), Andrea Camilleri vive da anni a Roma. Dal 1939 al 1943, dopo un periodo in un collegio da cui viene espulso, studia ad Agrigento al Liceo Classico Empedocle dove ottiene la maturità classica senza dover sostenere l’esame a causa dell’imminente sbarco degli alleati in Sicilia. A giugno inizia, come ricorda lo scrittore, "una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura". S’iscrive all’Università (Facoltà di lettere) ma non si laureerà mai. Si iscrive anche al Partito Comunista. Inizia a pubblicare racconti e poesie e vince il Premio St Vincent. Dal 1948 al 1950 studia regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e inizia la sua attività di sceneggiatore e regista. Perde un concorso per diventare funzionario Rai, ma dopo qualche anno inizia a lavorarvi. Nel 1958 porta in Italia il teatro dell'assurdo di Beckett con "Finale di partita", prima al teatro dei Satiri di Roma e poi in televisione con Adolfo Celi e Renato Rascel. Insegna al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Molte le produzioni Rai di cui si occupa, particolarmente famosi gli sceneggiati del tenente Sheridan con Ubaldo Lay e "Le inchieste del commissario Maigret" con Gino Cervi. Nel 1977 ottiene la cattedra di Istituzioni di Regia all'Accademia di Arte Drammatica. La manterrà per vent'anni. L’esordio in narrativa è del 1978 con "Il corso delle cose" pubblicato da un editore a pagamento ed è un insuccesso. Nell’80 pubblica con Garzanti, "Un filo di fumo", il primo romanzo ambientato nell’immaginario paese di Vigàta e con questo romanzo vince il Premio Gela. Per 12 anni non escono più suoi romanzi. Nel 1992 pubblica per Sellerio "La stagione della caccia". Nel 1994 con "La forma dell’acqua"dà vita al personaggio del commissario Montalbano, protagonista di una nutrita serie di romanzi. Da quel momento la sua produzione è molto ricca e il successo immenso. Alla fine del 2002, accetta la nomina a direttore artistico del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto. Nell’aprile 2003, in onore a Camilleri, il comune di Porto Empedocle assume come secondo nome «Vigàta». Il 4 settembre 2008 ha vinto il premio de Novela Negra RBA con un inedito in lingua spagnola dal titolo "La muerte de Amalia Sacerdote" pubblicato in Spagna nell’ottobre 2008 ed in Italia nel 2009 con il titolo "La rizzagliata". Tra i premi che gli sono stati conferiti ricordiamo il Premio Campiello 2011 alla Carriera e il Premio Chandler 2011 alla Carriera. Vincitore tra gli altri dei premi "Bancarella" e "Flaiano" (quest'ultimo per la narrativa), Camilleri è annoverato tra gli scrittori italiani più ricercati, con oltre dieci milioni di copie vendute. Nel 2014 gli viene consegnato a Barcellona il IX Premio Pepe Calvalho, riconoscendo in lui «uno dei più autentici rappresentanti del noir mediterraneo».
1959 - I teatri stabili in Italia (1898-1918) 1978 - Il corso delle cose 1980 - Un filo di fumo 1984 - La strage dimenticata 1992 - La stagione della caccia 1993 - La bolla di componenda 1995 - Il gioco della mosca 1995 - Il birraio di Preston 1998 - La concessione del telefono (Premio Società dei Lettori - Lucca-Roma) 1999 - La mossa del cavallo 2000 - La scomparsa di Patò 2000 - Biografia del figlio cambiato 2000 - Favole del tramonto 2001 - Racconti quotidiani 2001 - Gocce di Sicilia (racconti) 2001 - Il re di Girgenti 2001 - Le parole raccontate. Piccolo dizionario dei termini teatrali 2002 - L'ombrello di Noè¨. Memorie e conversazioni sul teatro 2002 - La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri 2002 - Le inchieste del commissario Collura 2003 - La presa di Macallè 2003 - Teatro 2004 - Romanzi storici e civili 2005 - Privo di titolo 2005 - Il medaglione 2005 - Il diavolo. Tentatore. Innamorato 2005 - Crimini (racconto Troppi equivoci) (con altri scrittori) 2006 - La pensione Eva 2006 - Vi racconto Montalbano. Interviste 2007 - Pagine scelte di Luigi Pirandello 2007 - Il colore del sole 2007 - Le pecore e il pastore 2007 - Boccaccio - La novella di Antonello da Palermo 2007 - Voi non sapete. Gli amici - i nemici - la mafia - il mondo nei pizzini di Bernardo Provenzano 2007 - Maruzza Musumeci 2008 - Il tailleur grigio 2008 - Il casellante 2008 - La Vucciria 2008 - La muerte de Amalia Sacerdote 2009 - Un sabato - con gli amici 2009 - Il sonaglio 2009 - Il cielo rubato. Dossier Renoir 2009 - La tripla vita di Michele Sparacino 2009 - La rizzagliata (originale in lingua italiana de La muerte de Amalia Sacerdote) 2009 - Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009 (con Saverio Lodato - Chiarelettere) 2009 - Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia 2009 - Troppu trafficu ppi nenti (con Giuseppe Dipasquale) 2009 - Articolo 1. Racconti sul lavoro (con altri scrittori) 2010 - Il nipote del Negus 2010 - L'intermittenza 2010 - Di testa nostra. Cronache con rabbia 2009-2010 (con Saverio Lodato - Chiarelettere) 2011 - La moneta di Akragas 2011 - Gran Circo Taddei e altre storie di Vigata 2011 - La setta degli angeli 2011 - I fantasmi 2011 - Giudici (Il giudice Surra) (con Giancarlo De Cataldo e Carlo Lucarelli) 2012 - Il diavolo - certamente 2012 - La Regina di Pomerania e altre storie di Vigata 2012 - Dentro il labirinto 2012 - Capodanno in giallo (con altri scrittori) 2013 - Il tuttomio 2013 - La rivoluzione della luna 2013 - Come la penso 2013 - Ferragosto in giallo (con altri scrittori) 2013 - La banda Sacco 2013 - I racconti di Nené 2014 - La creatura del desiderio 2014 - Inseguendo un'ombra 2014 - Donne 2014 - La relazione 2015 - Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema 2015 - Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigata 2015 - La targa 2015 - Certi momenti 2016 - Noli me tangere 2016 - Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe (con Ugo Gregoretti) 2016 - La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta 2016 - I quattro Natali di Tridicino, in Storie di Natale 2017 - Esercizi di memoria
Serie di Montalbano:
1994 - La forma dell'acqua 1996 - Il cane di terracotta (Premio Letterario Chianti) 1996 - Il ladro di merendine 1997 - La voce del violino 1998 - Un mese con Montalbano (racconti) 1999 - Gli arancini di Montalbano (racconti) 2000 - La gita a Tindari 2001 - L'odore della notte 2002 - La paura di Montalbano (racconti) 2002 - Storie di Montalbano (raccolta) 2003 - Il giro di boa 2004 - La pazienza del ragno 2004 - La prima indagine di Montalbano (racconti) 2005 - La luna di carta 2006 - La vampa d'agosto 2006 - Le ali della sfinge 2007 - La pista di sabbia 2008 - Il campo del vasaio 2008 - L'età del dubbio 2008 - Racconti di Montalbano (raccolta) 2008 - Il commissario Montalbano. Le prime indagini (raccolta) 2009 - La danza del gabbiano (Premio Letterario Cesare Pavese) 2009 - Ancora tre indagini per il commissario Montalbano (raccolta) 2010 - La caccia al tesoro 2010 - Acqua in bocca (in collaborazione con Carlo Lucarelli) 2010 - Il sorriso di Angelica 2011 - Il gioco degli specchi 2011 - Altri casi per il commissario Montalbano (raccolta) 2012 - Una lama di luce 2012 - Una voce di notte 2012 - Tre indagini a Vigata (raccolta) 2013 - Un covo di vipere 2013 - Notte di Ferragosto, in Ferragosto in giallo 2014 - La piramide di fango 2015 - Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano 2015 - La giostra degli scambi 2016 - L'altro capo del filo 2017 - La rete di protezione 2017 - La calza della befana, in Un anno in giallo
Jacques Cazotte Nato a Digione il 7 ottobre 1719 è stato uno scrittore francese. Seguì il suo piano di studi presso i Gesuiti di Digione, prima di entrare a far parte, dal 1747 e per un decennio circa, della marina reale presso Martinica. Cazotte assistette nel 1756, sempre presso la Martinica alla esplosione dello scandalo La Vallette, innescato dal gesuita accusato di bancarotta e di concussione che finì per rovinare l'intero ordine religioso. Questa sua esperienza diretta la traspose nel libro "Mémoires sur les demandes formées contre le général et la société des jésuites" , tramite il quale partecipò alla polemica sorta dopo la soppressione dell'ordine in Francia. Ancora legato al genere musicale fu la parodia Nouvelle Raméide, mentre più prolifica fu la sua produzione di racconti cavallereschi di derivazione medioevale, di novelle orientali. La sua celebrità, però si legò soprattutto al racconto "Le diable amoureux" pubblicato nel 1772, una misteriosa storia d'amore avvolta in atmosfere magiche, soprannaturali e diaboliche. La fama del racconto durata nel tempo fu dovuta all'abilità dello scrittore di documentare la "contaminazione" del pensiero settecentesco con il magma spiritualistico e teosofico, che emerse con maggiore espansione nel Romanticismo Morì Parigi, 25 settembre 1792 ghigliottinato durante il regime del Terrore.
1742 - Les mille et une fadaises 1763 - Olivier 1767 - Lord Impromptu 1772 - Il diavolo innamorato (Le diable amoureux) 1788 - La suite des Mille et une Nuits - Contes arabes 1788 - Oeuvres Badines Et Morales de Monsieur Cazotte (Raccolta delle sue opere in 4 volumi)
Un grande, pirotecnico Andrea Camilleri si ispira - e si affianca all'altrettanto grande e pirotecnico autore settecentesco Jacques Cazotte per dipingere un ritratto a due facce del diavolo, questo grande corruttore e seduttore dell'umanità.
Il diavolo che tentò se stesso di Camilleri
Bacab è un povero diavolo d’aria, di quella specie che ha per compito di indurre uomini e donne in tentazione carnale, infilandosi in quella parte del corpo umano, mascolino o femminino, che è il «loco del piaciri», in modo da riuscire - «strica oggi, strica dumani» - a innescare amori «pazzi ed esecrabili». Per distinguersi dalla diabolica manovalanza, Bacab accetta un compito impervio: indurre in tentazione niente meno che la pronipote della monaca di Monza... Ma quando, dopo aver «assistito» la procreazione con le dovute diavolerie, ottiene il suo scopo, il nostro diavolaccio viene convocato dal capo, l’arcidiavolo Delamaz, il quale - coda e baffetti d’ordinanza - gli annuncia che l’ha combinata grossa, perché la «parte avversa» si è risentita assai e ne è nato un grosso caso politico. Urge aprire una trattativa con «l’Arcangilo Gabriele».
Il diavolo innamorato di Cazotte
Nella Napoli galante e un po’ folle di fine Settecento, un giovane spagnolo, capitano delle guardie del re, accetta per scommessa di esibire il proprio coraggio sfidando il diavolo. Evocato, il demonio si materializza sotto le spoglie seducenti di una bellissima giovane donna. Innamorata e tentatrice insieme, la donna-diavolo si lascia prendere dallo slancio naturale della passione, nella quale vuole a tutti i costi attrarre il soldatino. Ma ecco farsi avanti dalla terra di Spagna la cattolicissima madre del capitano: toccherà a lei cercare di sottrarre il figliolo dalle braccia della diabolica, innamoratissima tentatrice che lo ha stregato.
Incipit: Il diavolo che tentò se stesso
Chiamatemi Bacab. Sono quel lucifugo che si venne a trovare nella mala vintura d’essere divintato, come dice il vostro poeta, «spiacente a Dio e alli nemici sui». Essendo che sono un diavolo, il fatto di spiaciri a Dio per mia è sempre stato un titolo di merito, il problema è nato quando sono stato considerato una speci di traditore all’occhi dei me capi, una cosa fitusa da trattare comu ‘na pezza da piedi. Ma per fare capire a tutti come andò la faccenda, sono necessitato di spiegare all’omini ‘na poco di cose che riguardano l’organizzazione della diavolanza, cose che una volta erano segretissime ma che nell’ultimi tempi sono divintate cognite a porci e a cani sia pirchì parrini e studiosi ci si sono messi di gana a parlarne sia pirchì pillicule cinematografiche, macari con abbondanza di fantasia, hanno trattato, e trattano ancora, l’argomento.
Tema comune: il diavolo. Ma in entrambi i casi, si parla di un diavolo molto particolare, in cui il potere malefico è accompagnato da debolezze tutte umane, da sentimenti e iniziative personali per cui, (come scrive Borges nella bella edizione del Diable amoureux del 1978 nella collana “La biblioteca di Babele” di F. M. Ricci) “lo stile, deliberatamente frivolo, suole giocare col terrore ma non si propone mai di allarmarci”. L’intenzione morale nel finale del romanzo settecentesco sembra avere la meglio sul tono libertino dell’opera, sui momenti idillici e sulla sensualità dominante la personalità di Alvaro (protagonista de Il diavolo innamorato), mentre al piccolo, minuscolo diavoletto Bacab che narra la sua avventura in prima persona ne Il diavolo che tentò se stesso, Camilleri affida un ruolo particolare: pur nel travestimento comico-fiabesco i temi presi in considerazione sono di assoluta serietà e attualità.
|