Titolo originale: The face of Death
Titolo italiano:Gli occhi del buio
Autore: Cody McFadyen
Data di 1° pubblicazione: 2007
Data di pubblicazione: 2007
Genere: Romanzo
Sottogenere:Thriller, Giallo
Traduttore: Alfredo Colitto
Editore:Piemme Pagine: 415
È nato in Texas nel 1968. Vive in California. Aveva nove anni quando ha deciso di diventare uno scrittore. Per oltre un ventennio, tuttavia, ha fatto altre cose, dal volontariato alla progettazione di videogame. Poi, passati i trent’anni, ha pensato che, se voleva davvero scrivere prima di diventare vecchio, era meglio cominciare. E ha fatto bene: i suoi libri, L’ombra, Gli occhi del buio e Io confesso sono diventati casi editoriali tradotti in tutto il mondo e osannati dai critici. Smoky Barrett, la protagonista dei suoi thriller, è spesso paragonata alla Clarice Starling de Il silenzio degli innocenti.
2005 - L'ombra (Shadow Man)
2007 - Gli occhi del buio (The Face of Death)
2008 - Io confesso (The Darker Side)
2012 - Il predatore (Abandoned)
Smoky Barrett conosce bene la morte. L'ha vista in faccia molte, troppe volte. È il suo lavoro, all'FBI, dove dà la caccia ai serial killer più spietati. Studia il loro modo di ragionare, li insegue, li stana. Non ha paura di scavare nell'oscurità, neppure dopo che quella stessa oscurità ha inghiottito anche lei, rubandole il marito e la figlia, brutalmente uccisi da uno psicopatico. Anche Sarah conosce bene la morte. Ha solo sedici anni, eppure nei suoi occhi non c'è più luce. Fin dal giorno del suo sesto compleanno, quando lui, lo Straniero, è apparso per la prima volta sulla soglia di casa. Da allora quell'uomo e il suo viso nascosto dietro a un collant non l'hanno più lasciata. Lo Straniero trae il suo godimento dal dolore di Sarah e uccide tutti quelli che lei ama. Prima si è portato via la sua famiglia, poi la stessa sorte è toccata a chiunque abbia cercato di aiutarla. Morte dopo morte, finché lei è rimasta sola. Sarah ha solo una speranza per uscire da questo incubo: Smoky. Perché Smoky sa guardare nel buio. E dare un volto alla morte.
Incipit:
CAPITOLO 1
Sogno la faccia della morte.
È una faccia che cambia di continuo. Una faccia che molti assumono nel momento sbagliato, ma che alla fine tocca a tutti. Io l'ho vista un milione di volte.
È quello che fai, stupida.
Me lo dice una voce dentro il sogno.
La voce ha ragione. Sono nell'FBI, sezione di Los Angeles, e il mio compito è dare la caccia al peggio del peggio. Serial killer, assassini di bambini, uomini (e a volte anche donne) senza coscienza, freni o rimorsi. È quello che faccio da più di dieci anni, e se non ho visto la morte in tutti i suoi aspetti, l'ho vista in quasi tutti. La morte è senza fine. È erosiva. La sua faccia nuda consuma l'anima.
Stanotte, la faccia della morte cambia come una luce stroboscopica, pas-sando dall'una all'altra delle tre persone che una volta conoscevo. Marito, figlia, amica. Matt, Alexa, Annie.
Morti, tutti e tre.
Mi trovo davanti a uno specchio che non riflette. Lo specchio ride di me. Raglia come un asino, muggisce come una vacca. Lo colpisco con un pugno e si rompe. Un livido rosso mi sboccia sulla guancia come una rosa. È un bellissimo livido, lo sento con le dita.
Il mio riflesso appare nei pezzi dello specchio.
Di nuovo la voce: Le cose rotte catturano ancora la luce.
Mi sveglio dal sogno aprendo gli occhi. È una cosa strana, passare dal sonno profondo alla piena coscienza nello spazio di un battito di ciglia. Ma almeno non mi sveglio più urlando.
Non posso dire la stessa cosa di Bonnie. Mi volto di lato, cercando di non muovere il letto. Lei è già sveglia e mi guarda negli occhi.
«Ti ho svegliata io, tesoro?» chiedo.
Scuote la testa. Significa No.
Avevamo chiuso le pagine del suo romanzo precedente (L' Ombra) con la sensazione di trovarci di fronte a uno scrittore che costruisce egregie trame narrative, ma ha il difetto di lasciarsi troppo condizionare dagli stati d' animo dei protagonisti.
Che dire, per esempio, di una donna detective che sopravvive alla ferocia di un serial killer?
Smoky Barrett è un tipetto tosto. Ma quanto le è accaduto - la morte del marito e del figlio, le ferite che l' assassino le ha inferto e di cui restano vistose cicatrici sul viso - ne fa un personaggio troppo tormentato e dolente.
Riuscirà a lei, che lavora per l' Fbi, che è ossessionata dai fantasmi, a ritornare l' efficiente macchina da guerra di un tempo?
In Occhi del buio - il nuovo thriller di Cody McFadyen - Smoky dovrà dimostrare, innanzitutto a se stessa, di saper affrontare il pericolo mortale che le giunge inaspettato da uno spietato omicida che si fa chiamare lo Straniero. Le sue vittime, per lo più inconsapevoli, sembrano coinvolte in oscuri e lontani episodi di violenza che risalgono a un losco traffico di bambini che una banda senza scrupoli ha messo in piedi. Si apprende che anche lo Straniero fu a suo tempo vittima di quella sorte. Se non fosse stato torturato e violentato forse non sarebbe diventato quel criminale odioso che confonde vendetta e giustizia. Chissà. Ma intanto il Male, sembra suggerirci l' autore, non può avere solo una causa esterna. A volte esso trova in sé le ragioni più oscure.
La sua delirante grandezza è nella capacità di rispecchiarsi in altro, di divorarlo. Anche quelle vittime che, in ogni momento, possono trasformarsi in carnefici. Come un Pigmalione perverso, lo Straniero perseguita l' incolpevole Sarah. La vorrebbe cambiare, renderla simile al mostro che lui è diventato. Riuscirà Smoky Barrett a strappare la bambina da un destino che sembra segnato? La sfida è tutta in questa domanda. Forse inutile la risposta.
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