Titolo originale: The moon in the Gutter
Titolo italiano: C'è del marcio in Vernon Street
Autore: David Goodis
1ª ed. originale: 1953
Data di pubblicazione: ottobre 2017
Genere: Romanzo
Sottogenere: Noir
Editore: Edizione speciale Corriere della sera
Collana: I Classici del giallo americano Traduzione: Andreina Negretti
Pagine: 157
David Goodis nasce nel 1917 a Filadelfia, quattordici anni dopo un altro maestro del noir, Cornell Woolrich. Come Woolrich, vive al margine, facendo il possibile e l’impossibile per passare inosservato. Lo hanno descritto come un bello e dannato, alcolizzato, barbone che si aggira di notte per i bassifondi e i vicoli della sua città. Altri lo hanno descritto come un eccentrico, solitario, tirchio e addirittura astemio. Ma per lo più queste descrizioni sono romanzate. Certo, Goodis era un bambino mai cresciuto che a quarant’anni, come Woolrich, viveva ancora con la madre. Morì nel 1967, un anno dopo la madre, a quarantanove anni, nella totale indifferenza.
David Goodis (Filadelfia, 1917 - 1967), conosciuto anche con gli pseudonimi David Crewe, Logan Claybourne e Lance Kermit, in Italia è poco noto anche col suo vero nome. Sì, è passato sui Gialli Mondadori, ma come tanti altri, e certo senza il rilievo che avrebbe meritato.
Forse perchè tra gli scrittori di noir è tra i più noir, e dunque leggermente indigesto rispetto ai gusti da lieto fine di un pubblico avvezzo ad essere rassicurato.
Un allegrone come il suo maestro Woolrich, insomma, da leggere solo quando si è di buon umore, ma da leggere (se riuscite a trovarlo).
1939 - Retreat from Oblivion
1946 - Giungla umana' (Dark Passage)
1947 - Il buio nel cervello (Nightfall)
1947 - L'anima buia (Behold This Woman)
1950 - Non riposano in pace (Of Missing Persons)
1951 - Diabolica Testimonianza (Cassidy's Girl)
1952 - La morsa (Of Tender Sin)
1952 - Street of the Lost
1953 - Ragazza - aspettami! (The Burglar)
1953 - C'è del marcio in Vernon Street (The Moon in the Gutter)
1954 - Suspense a Filadelfia (Black Friday)
1954 - Via senza ritorno (Street of No Return)
1954 - The Blonde on the Street Corner
1955 - The Wounded and the Slain
1956 - Non sparate sul pianista (Down There)
1957 - Mania incendiaria (Fire in the Flesh)
1961 - Squadra notturna (Night Squad)
1966 - Raving Beauty
1967 - L'altalena della morte (Somebody's Done For)
In un quartiere disastrato nella zona più nera di Philadelphia, William Kerrigan è ossessionato dal misterioso suicidio della sorella e ritorna ogni giorno a Vernon Street a interrogarsi sopra alle tracce essiccate del sangue di Catherine. Tra prostitute, ladri, ubriachi e perdigiorno, il mondo squallido che lo circonda lo soffoca e gli impedisce di dimenticare. Poi un giorno, al Dugan’s Den, il tetro bar che è l’unico punto di incontro degli abitanti del vicolo, William incontra Loretta, una bellezza dei quartieri alti che è venuta a recuperare il fratello ubriaco fradicio. Tra i due scatta una scintilla: Loretta è il sogno impossibile, la possibilità di sfuggire a quell’esistenza infernale, a quel vicolo malsano. Ma non sarà così semplice: la sua amante, Belle, non accetta di essere scaricata e paga due gorilla per ottenere vendetta. Inoltre l’ombra di Catherine sembra volerlo trattenere a Vernon Street, finché lui non avrà capito il mistero della sua morte. Dal romanzo è stato tratto il film Lo specchio del desiderio (1983) con Gerard Depardieu e Nastassja Kinski.
Incipit:
I
In fondo al vicolo di fronte a Vernon Street, un gatto grigio aspettava che un grosso topo uscisse dal suo nascondiglio. Il topo si era infilato in una catapecchia di legno attraverso uno dei tanti buchi, e il gatto stava adesso ispezionando curioso tutte le fessure, forse domandandosi come avesse fatto, un topo così grosso, a infilarcisi. Nell'oscurità afosa della notte di luglio, la bestia aspettò il nemico per più di mezz'ora. Quando, stanco di aspettare, se ne andò, impresse l'orma delle zampe nel sangue essiccato della ragazza che era morta in quel vicolo circa sette mesi prima.
Qualche minuto più tardi, in Vernon Street si udì un rumore di passi, lenti e pesanti, poi un uomo imboccò il vicolo. Si fermò, illumi¬nato dalla luna, a guardare le vecchie macchie di sangue.
Si chiamava William Kerrigan. Era il fratello della ragazza morta. Non gli piaceva andare lì, in quel vicolo, in quel punto, ma non riusciva a perderne l'abitudine, per quanto si sforzasse. Da qualche tempo, poi, ci veniva tutte le notti, senza capire che cosa ve lo spingesse. A volte, aveva la sensazione che fosse per una specie di rimorso, quasi che si sentisse in qualche modo colpevole per non aver saputo impedire la morte della sorella. Ma quando ragionava più serenamente, Kerrigan si ripeteva che era morta perché aveva voluto morire. La ragazza si era tagliata la gola.
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