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[MT]Dennis Lehane – Lisola della paura[Ebook-Ita-Pdf-Thriller]

Torrent: [MT]Dennis Lehane – Lisola della paura[Ebook-Ita-Pdf-Thriller]
Description:











Titolo originale: Shutter Island
Autore: Dennis Lehane
1ª ed. originale: 2003
Data di Pubblicazione: Settembre 2006
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Piemme
Collana: Maestri del thriller
Traduttore: Chiara Bellitti
Pagine: 379




A chi arriva dal mare l'isola non fa una bella impressione. Una macchia scura in mezzo alla foschia, alberi macilenti e radi a interromperne il grigiore. Ma è difficile aspettarsi di meglio da un luogo come quello. Anche perché l'agente federale Teddy Daniels sa che lo attende un incarico delicato: una paziente dell'Ashecliffe Hospital, istituto per la detenzione e la cura dei criminali psicopatici, è scomparsa e le sue preoccupanti condizioni psichiche ne rendono più che urgente il ritrovamento.
Ma su quell'isola, che un uragano travolge impedendo qualunque collegamento con la terra ferma, niente è davvero ciò che sembra: cosa succede veramente in quell'ospedale? E che cosa sta cercando Teddy Daniels? Una detenuta inspiegabilmente scomparsa, oppure le prove che all'Ashecliffe Hospital si fanno esperimenti sugli esseri umani? Forse, invece, è qualcosa di torbido che lo tocca più nel profondo, e che riguarda i fantasmi che da tempo lo tormentano, da quando l'adorata moglie è morta tragicamente in un incendio doloso. E quanto più Teddy si avvicina alla verità, tanto più la morsa si stringe intorno a lui. Fino al magistrale colpo di scena, che lascerà il lettore con il fiato sospeso anche dopo aver divorato l'ultima pagina.


Incipit:
PRIMO GIORNO
RACHEL
1
Il padre di Teddy Daniels faceva il pescatore. Perse la barca nel '31, quando Teddy aveva undici anni. Fu la banca a confiscargliela, e da allora passò i suoi giorni a sgobbare sulle barche di altri se c'era lavoro, come scaricatore al porto se il lavoro non c'era, a stiracchiarsi per ore quando tornava a casa alle dieci del mattino, a stare seduto in poltrona, a fissarsi le mani, a bisbigliare da solo ogni tanto, gli occhi vuoti e bui.
Aveva portato Teddy con sé alle isole quando era anco­ra un ragazzino, troppo giovane per poter essere d'aiuto sulla barca. Tutto quello che aveva saputo fare era stato sbrogliare le cime e legare gli ami. Si era anche tagliuzzato un paio di volte, poche gocce di sangue sulla punta delle dita, che avevano imbrattato il palmo della mano.
Erano partiti con il buio e quando il sole era sorto, era stato come se una striscia color avorio fosse spuntata laggiù, ai confini del mare, e nella luce che schiariva erano apparse le isole, rannicchiate, come se fossero attaccate a qualcosa.
Teddy vide una fila di capanne color pastello allineate lungo la spiaggia di un'isola, i resti di una casa in pietra su un'altra.
Suo padre indicò la prigione su Deer Island e un forte grande e massiccio sulla Georges. Sulla Thompson, gli alberi maestosi erano gremiti di uccelli e il loro cinguettio risuonava come una pioggia di grandine e vetro. Più in là, oltre tutte le altre, c'era quella che chiamavano Shutter Island. Se ne stava lì e sembrava un relitto gettato in mare da un galeone spagnolo. A quel tempo, si era nella primavera del '28, l'isola era stata abbandonata a se stessa, a combattere contro la vegetazione, e il fortino che si ergeva nel punto più alto era soffocato dalle piante rampicanti e coperto da grandi strati di muschio.
«Perché Shutter?» chiese Teddy.
Suo padre scrollò le spalle. «Sempre a far domande, tu. Domande, domande.»
«Vabbé, ma perché Shutter?»
«Succede che qualcuno dà un nome a un posto e quel posto non se lo scrolla più di dosso. Sono stati i pirati, forse.»
«I pirati.» Suonava bene, a Teddy piacque. Gli sembrava di vederli, uomini giganteschi con la benda sull'occhio, gli stivaloni alti e le sciabole luccicanti.
Suo padre disse: «A quell'epoca era questo il loro nascondiglio segreto». Il suo braccio seguì l'orizzonte. «Su queste isole. Si nascondevano. Nascondevano l'oro.»
Teddy immaginò forzieri straripanti d'oro, e una cascata di monete ai lati.”




La parola chiave è «enigmaticità». Del resto, Dennis Lehane ha sempre giocato sul mistero: basta scorrere i titoli dei suoi libri e la curiosità scatta all'istante. "Mystic River", "Pioggia nera", "Buio prendimi per mano", viene subito da chiedersi di che cosa trattino. Che cosa nascondano.
"L'isola della paura", al contrario di quel che sembra evocare, non è un libro d'orrore banale: è un thriller psicologico in quattro atti con l'eroe (Edward "Teddy" Daniels) alle prese con temi forti e passionali come un grande amore venuto a mancare in una tragedia; l'ombra del nazismo, dei campi di concentramento e delle sue folli pratiche mediche e scientifiche e il dubbio che la propria sanità mentale sia più labile di quel che si creda. E, naturalmente, un segreto.
La storia è semplice e precisa. Nel 1954, in piena guerra fredda, due agenti federali, Teddy e Chuck, si recano nell'ospedale psichiatrico criminale Ashecliffe Hospital di Shutter Island per risolvere un difficile caso di evasione: Rachel Solando, che ha ucciso i suoi tre figli affogandoli, è inspiegabilmente scomparsa dalla sua cella nella notte.
Con una scrittura tipica del thriller e facendo tesoro delle esperienze letterarie maturate nel tempo, la forma di Dennis Lehane trova la giusta via, diventando una comunicazione con il lettore che si avvicina a gran velocità verso le più basilari dispute fra psichiatria e antipsichiatria, che la storia sbroglia nel suo percorso, infondendo a questo genere principe dell'intrattenimento una vitalità fresca, ma nebbiosa.
Con uno stile deciso, si arriva al finale che, come nella tradizione, contiene la «rivelazione». È il momento del «segreto», ma questa volta non si tratta di una sorpresa, la rivelazione è un'entità astratta e sconosciuta, è quell'oggetto smarrito, quel passato, quel privato, quel qualcosa che ha a che vedere con l'idea, di derivazione psicoanalitica, che noi sappiamo già tutto, ma non sappiamo di sapere... Una variante interessante nel riconoscimento finale tipico del thriller, che Lehane spiega senza tradire lo spirito evocativo.
Tutto ciò è più difficile da raccontare che da leggere. Non rimane che sottolineare di come l'autore abbia trovato la sua incarnazione perfetta nel protagonista con una corrispondenza profonda, un'enigmaticità che gli appartiene e che fa rimanere il lettore assolutamente abbagliato. Si rimane colpiti per «l'animalità» con la quale i personaggi si muovono nella trama, per il loro faschino forte, per quel tale magnetismo che riesce a rendere dinamica la storia in poche righe. Lehane, molto dotato, scrive un romanzo molto diverso da come lo si immagina, all'interno del quale dà corpo a un nuovo fantasma che si aggira da tempo per la letteratura americana: da Michael Connelly a Carol O'Connell, infatti, ecco il neo-terrore del disorientamento familiare e della crisi delle figure chiave di questa istituzione. Rimangono i sentimenti più forti dei quali si discute molto di questi tempi e il ritorno a un'affettività malata che è anche una questione d'istinto di sopravvivenza: il terreno sentimentale è più lurido di quel che si creda, almeno negli Stati Uniti. Soprattutto quando di mezzo ci sono indagini su storie al di là di ogni stereotipo.



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Category: Other/E-Books
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Added: 2011-06-21 19:17:10
Language: Italian
Peers: Seeders : 0 , Leechers : 0
Release name: [MT]Dennis Lehane – Lisola della paura[Ebook-Ita-Pdf-Thriller]
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