Titolo originale: Howl's Moving Castle
Titolo italiano: Il castello errante di Howl
Autore: Diana Wynne Jones 1ª ed. originale: Data di pubblicazione: 2007
Genere: Romanzo Sottogenere: Fantasy Editore: Kappa Edizioni Collana: Mangazine
Traduzione: Daniela Ventura
Pagine: 245
Diana Wynne Jones è nata a Londra il 16 agosto 1934, figlia di Marjorie Jackson e Richard Aneurin Jones, entrambi insegnanti. Nell'imminenza della guerra, poco dopo il suo quinto compleanno, fu evacuata in Galles; si spostò poi molte volte, passando anche alcuni periodi a Coniston Water, York, e di nuovo a Londra. Nel 1943 infine la sua famiglia si stabilì definitivamente a Thaxted, in Essex, dove i genitori gestivano un centro congressi. Qui, Jones e le sue due sorelle più piccole Isobel (diventata in seguito Isobel Armstrong, critica letteraria) e Ursula trascorsero un'infanzia infelice, lasciate per lo più a sé stesse. Dopo aver frequentato la Friends School Saffron Walden, Jones studiò inglese al St Anne's College di Oxford, dove assistette a lezioni di C. S. Lewis e di J. R. R. Tolkien. Si laureò nel 1956, e nello stesso anno sposò John Burrow, studioso di letteratura medievale, da cui ebbe tre figli: Richard, Michael e Colin. Dopo un breve periodo a Londra, nel 1957 la coppia tornò ad Oxford, dove risiedette fino al trasferimento a Bristol nel 1976.
È morta a Bristol il 26 marzo 2011 all'età di 76 anni a seguito di un tumore polmonare.
Italiano:
Serie Chrestomanci:
1977 - Vita stregata (Charmed Life) 1980 - I maghi di Caprona (The Magicians of Caprona)
1982 - Strega di classe (Witch Week)
1988 - Le vite perdute di Christopher Chant ( The Lives of Christopher Chant)
2005 - Scherzi del destino (Conrad's Fate)
Serie di Howl:
1986 - Il castello errante di Howl ( Howl's Moving Castle) - vincitore del Premio Phoenix 1990 - Il castello in aria ( Castle in the Air)
2008 - La casa per ogni dove (House of Many Ways)
Altri romanzi:
2003 - La congiura di Merlino (The Merlin Conspiracy)
1987 - La città del tempo.(A Tale of Time City)
Inglese:
1906 The Pinhoe Egg - A Chrestomanci story 1970 Changeover - For adults 1973 Wilkins' Tooth USA: Witch's Business 1974 The Ogre Downstairs 1975 Cart and Cwidder - Part of The Dalemark Quartet 1975 Dogsbody 1975 Eight Days of Luke 1976 Power of Three 1977 Drowned Ammet - Part of The Dalemark Quartet 1978 Who Got Rid of Angus Flint? - For younger readers 1980 The Four Grannies - For younger readers 1981 The Homeward Bounders 1981 The Time of The Ghost 1984 Archer's Goon 1984 The Skiver's Guide - non-fiction 1985 Fire and Hemlock 1989 Chair Person - For younger readers 1989 Wild Robert - For younger readers 1989 Hidden Turnings 1991 Black Maria USA: Aunt Maria 1992 A Sudden Wild Magic - For adults 1993 The Crown of Dalemark - Part of The Dalemark Quartet 1993 Hexwood 1994 The Spellcoats - Part of The Dalemark Quartet 1994 Fantasy Stories 1996 The Tough Guide to Fantasyland 1997 Deep Secret - For adults 1998 Dark Lord of Derkholm - For adults 1999 Puss in Boots - For very young readers 2000 Year of the Griffin 2002 Stealer of Souls - Special World Book Day edition 2007 The Game 2010 Enchanted Glass
La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega.
Insomma, Sophie, nel tentativo di ritrovare la sua giovinezza, dovrà affrontare suo malgrado molte più avventure di quante ne avesse mai sognate! Questo romanzo ha ispirato al maestro del cinema d'animazione Hayao Miyazaki il film omonimo.
Incipit:
CAPITOLO UNO
In cui Sophie parla ai cappelli
Nella terra di Ingary, dove realmente esistono cose come stivali delle sette leghe e mantelli che rendono invisibili, essere il primogenito di tre fratelli è considerata una sfortuna piuttosto grossa. Colui che nasce per primo, infatti, è anche quello destinato a sbagliare per primo; e sarà ancora peggio se sarà l'ultimo ad andarsene di casa in cerca di fortuna...
Sophie Hatter era la primogenita di tre sorelle, e non era nemmeno figlia di un povero taglialegna, cosa questa che le avrebbe dato una qualche possibilità di successo; i suoi genitori, anzi, erano benestanti e gestivano un negozio di cappelli per signora nella prospera cittadina di Market Chipping. È vero che la mamma di Sophie era morta quando la bambina aveva solo due anni e la sua sorellina Lettie ne aveva uno, ed è anche vero che il loro babbo si era presto risposato, prendendo in moglie la commessa più giovane del loro negozio, una biondina molto graziosa di nome Fanny. Ed è pur vero che Fanny aveva dato ben presto alla luce un'altra bimba, Martha. Ma tutto ciò non servì a Sophie per bilanciare lo scomodo peso della primogenitura. Inoltre la nascita di Martha avrebbe dovuto trasformare Sophie e Lettie nelle due brutte sorellastre, invece tutte e tre le bimbe, crescendo, divennero molto carine (anche se Lettie era considerata da tutti la più bella) e venivano trattate da Fanny senza alcun favoritismo, con la stessa identica dolcezza. Il signor Hatter era tanto orgoglioso di queste sue tre figliole da far frequentare loro la miglior scuola della città. Sophie era la più studiosa delle tre e passava buona parte del suo tempo a leggere. Così presto si rese conto che avrebbe avuto poche opportunità di vivere un interessante futuro. Questa consapevolezza le lasciava un po' di amaro in bocca, tuttavia riusciva a sentirsi ancora abbastanza felice nell'occuparsi delle sorelle minori e nel prendersi cura in particolare di Martha, proprio mentre si avvicinava il momento in cui la più piccola sarebbe uscita di casa per affrontare il proprio destino. Poiché Fanny era sempre occupata in negozio, era Sophie a seguire l'educazione delle sorelline che spesso litigavano furiosamente, prendendosi per i capelli, perché Lettie non si rassegnava a essere la secondogenita, e quindi quella che, dopo Sophie, avrebbe avuto un futuro meno brillante. — Non è giusto! — gridava Lettie. Per quale motivo Martha deve avere la parte migliore solo perché è nata per ultima? Io sposerò un principe, vedrete! —. Al che Martha inevitabilmente rispondeva che sarebbe stata lei a diventare ricca in maniera ributtante senza dover sposare proprio nessuno. A questo punto Sophie era costretta a separarle a viva forza e quindi a rammendare i loro abiti. Diventò così, poco a poco, anche piuttosto abile nel cucito e cominciò a confezionare per le sorelle dei vestiti molto carini; per esempio, in occasione di quel Calendimaggio che segna l'inizio vero e proprio di questa storia, Sophie cucì un abito per Lettie di un bel rosa intenso, talmente principesco da far dire a Fanny che sembrava uscito dal più pretenzioso negozio di Kingsbury. Già un bel po' prima di quella festa erano cominciate a circolare di nuovo delle chiacchiere sulla Strega delle Terre Desolate. Dicevano che la Strega avesse minacciato la vita della figlia del Re, e che il sovrano avesse dato l'ordine al suo negromante personale, il Mago Suliman, di andare nelle Terre Desolate per trattare. Sembrava, però, che la missione fosse fallita e la Strega avesse ucciso Suliman.
Il castello errante di Howl è una porta per ognidove, un passaggio diretto per i nostri sogni. Se giriamo la maniglia e oltrepassiamo la soglia ci ritroveremo su un sentiero che ci condurrà in un mondo parallelo. Con questo libro stretto tra le mani si può andare dovunque, basta solo volerlo intensamente. Gli elementi che compongono la storia, il castello sempre in movimento, il demone del fuoco, le tre sorelle, la matrigna, un misterioso mago, una strega cattiva, suggeriscono un'ambientazione simile a quella delle fiabe dei fratelli Grimm. Anche la struttura stessa del romanzo, in realtà, è molto fiabesca.
Ma Il castello errante di Howl è molto più di questo. Nonostante, infatti, gli elementi principali siano presenti anche in tantissime altre fiabe, la Jones li utilizza in modo nuovo, originale.
Un castello errante che si trova contemporaneamente in più posti tra loro anche abbastanza distanti è, ammettiamolo, una trovata che definirei a dir poco geniale. Tra le altre cose la Jones non pecca nemmeno nella descrizione dei suoi personaggi. L'autrice, infatti, li caratterizza molto bene soffermandosi, ovviamente, più su quelli principali ma senza, però, tralasciare i secondari. Riesce, abilmente, a non banalizzarli, a non rendere alcuna loro azione scontata o poco coerente.
Attraverso gli occhi della razionale e coraggiosa Sophie, l'autrice ci fa vivere un'avventura che ci terrà incollati alle pagine, con il fiato sospeso, fino alla fine. Con i modi di fare, scanzonati e divertenti, di Howl (il terribile Mago Howl!) rapisce totalmente la nostra attenzione e ci fa dimenticare che è ora di mangiare, di dormire, di portare fuori il cane. Tramite Calcifer, il demone del fuoco, riesce a instillare in noi il dubbio di non aver colto qualcosa che, invece, stava lì, nascosto tra le righe. Un intreccio senza dubbio ben costruito, che non lascia intuire niente fino alla fine e che regala anche dei bellissimi e sinceri sorrisi (o delle vere e proprie risate se si è un po' Quasimodo, come me).
Un libro che non ha tempo e non ha età e che ci permette di vivere due vite, contemporaneamente: la nostra e quella della piccola e testarda Sophie.
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