Titolo originale: Il Maestro delle Ombre
Autore: Donato Carrisi
1ª ed. originale: 2016
Data di pubblicazione:1/12/2016 Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 400
Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca (Taranto) e vive a Roma. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento per poi diventare sceneggiatore di serie televisive e per il cinema.
È una firma del Corriere della Sera ed è l’autore dei romanzi bestseller internazionali Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male,Il cacciatore del buio e La ragazza nella nebbia tutti pubblicati da Longanesi.
Ha scritto e condotto su Rai 3, il sabato in prima serata, la trasmissione Il sesto senso.
2013 - L’ipotesi del male
Ciclo di Marcus e Sandra:
2011 - Il Tribunale delle Anime
2014 - Il cacciatore del buio
2016 - Il maestro delle ombre
Altri:
2012 - La donna dei fiori di carta
2015 - La ragazza nella nebbia
Riconoscimenti
- Vincitore de le Prix SNCF du Polar 2011, categoria Europea
- Vincitore del XXIV Premio Letterario Massarosa
- Vincitore della sesta edizione del Premio Camaiore di Letteratura Gialla
- Vincitore della 57esima edizione delPremio Bancarella
- Vincitore della seconda edizione del Premio Belgioioso Giallo
- Vincitore della terza edizione del Festival Mediterraneo del Giallo e del Noir
- Vincitore con Il Croupier Nero dell’edizione 2004 del Premio Solinas, sezione Storie per il Cinema
Una tempesta senza precedenti si abbatte sulla capitale con ferocia inaudita. Quando un fulmine colpisce una delle centrali elettriche, alle autorità non resta che imporre un blackout totale di ventiquattro ore, per riparare l’avaria.
Le ombre tornano a invadere Roma. Sono passati cinque secoli dalla misteriosa bolla di papa Leone X secondo cui la città non avrebbe «mai mai mai» dovuto rimanere al buio.
Nel caos e nel panico che segue, un’ombra più scura di ogni altra si muove silenziosa per la città lasciando una scia di morti... e di indizi.
Tracce che soltanto Marcus, cacciatore del buio addestrato a riconoscere le anomalie sulle scene del crimine, può interpretare. Perché Marcus è sì un prete, ma appartiene a uno degli ordini più antichi e segreti della Chiesa: la Santa Penitenzieria Apostolica, conosciuta anche come il tribunale delle anime. Ma il penitenziere ha perso la sua arma più preziosa: la memoria. Non ricorda nulla dei suoi ultimi giorni, e questo dà un enorme vantaggio all’assassino.
Soltanto Sandra Vega, ex fotorilevatrice della Scientifica, può aiutarlo nella sua caccia. Sandra è l’unica a conoscere il segreto di Marcus, ma ha sofferto troppe perdite nella sua vita per riuscire ad affrontare nuovamente il male. Eppure, qualcosa la costringe a essere coinvolta suo malgrado in questa indagine...
Ma il tramonto è sempre più vicino, e il buio è un confine oltre il quale resta soltanto l’abisso.
Incipit:
1
Il distacco dell’energia elettrica era previsto per le sette e quarantuno del mattino. Da quel momento, Roma sarebbe piombata in un nuovo Medioevo.
Un’eccezionale ondata di maltempo si stava abbattendo sulla città da quasi settantadue ore. Un flagello ininterrotto di nubifragi con raffiche di vento che superavano i trenta nodi.
Un fulmine aveva mandato in tilt una delle quattro centrali che garantivano la fornitura energetica. Come in un effetto domino, l’avaria si era ripercossa sulle altre tre, sottoponendole a un pericoloso sovraccarico.
Per riparare il guasto era necessario interrompere l’erogazione del servizio per ventiquattro ore.
L’annuncio del blackout era stato dato alla popolazione la sera prima, con un preavviso brevissimo. Le autorità avevano assicurato che i tecnici avrebbero lavorato alacremente per tornare alla normalità entro la scadenza promessa. Ma, a causa della mancanza di elettricità, sarebbero cessate tutte le comunicazioni. Niente più linee telefoniche, Internet, cellulari. Niente radio né tv.
Un totale azzeramento tecnologico. E nel bel mezzo di un’emergenza meteo.
Donato Carrisi è un narratore di razza, ed anche ne Il maestro delle ombre ha saputo imbastire una trama perfetta, fatta di personaggi riusciti, colpi di scena memorabili e sequenze da brivido. Trasfigura Roma in uno scenario simile a quello de La notte del giudizio: come nel film, col venir meno delle regole civili le persone dànno libero sfogo agli istinti che nella vita normale sono repressi. Il buio che si impossessa della Capitale al calar della notte è una metafora dell’oscurità che prende il sopravvento nell’animo delle persone. Il blackout è la dimostrazione di quanto sia fragile la sicurezza che abbiamo costruito, pronta a crollare assieme alle norme della civiltà, un argine debole per gli impeti violenti dell’animale umano.
Lo scrittore pugliese continua a sondare le nostre zone più torbide, proponendo una carrellata di orrori: omicidi, stupri, torture e personaggi dall’ambiguo fascino maligno, come il Giocattolaio, che costruisce bambole estremamente realistiche per permettere ai suoi clienti la soddisfazione delle proprie perversioni senza rischiare l’arresto. Questa sua indagine è sostenuta, come sempre, da una trama che inchioda il lettore. Carrisi affronta argomenti profondi e complessi, immergendo le proprie riflessioni nella teologia senza paura di mettere in discussione idee condivise ed espressione del senso comune (“Il perdono era il più grande nutrimento per la tentazione”, si legge ad esempio nel romanzo). L’unico rammarico, forse, è dato dalla sensazione che questi temi meritvano ancora più spazio, ma siamo sicuri che, dopo questo episodio che ha cambiato in maniera irreversibile non solo Roma ma anche i protagonisti e soprattutto Marcus, ci sarà modo di tornare alle atmosfere da incubo de Il maestro delle ombre, la cui colonna sonora potrebbe essere You want it darker, l’ultimo capolavoro di Leonard Cohen: Tu volevi più oscurità. Noi abbiamo spento la fiamma.
Riconfermandosi uno dei migliori scrittori di thriller del nostro Paese, Carrisi destabilizza il lettore ponendolo di fronte a considerazioni originali sul Male e su Dio, proponendo una visione cosmica spaventosa ma terribilmente affascinante. E ricordandoci sempre che l’oscurità più profonda non è quella che ci aspetta al calar delle tenebre, ma è quella che alberga in ognuno di noi.
|