Titolo originale: Winter prey
Titolo italiano:Preda di ghiaccio
Autore:John Sandford
1ª ed. originale:1993
Data di pubblicazione: 1994
Genere:Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Sperling & Kupfer Editori
Collana: Narrativa
Traduzione: Nuccia Agazzi
Pagine: 296
John Sandford, pseudonimo di John Roswell Camp (Cedar Rapids, 23 febbraio 1944), è un giornalista e scrittore statunitense.
Dal 1971 al 1978 scrive per il giornale Miami Herald. In seguito, trasferitosi a Twin Cities, scrive per il St. Paul Pioneer Press.
Nel 1980 vince il Premio Pulitzer per una serie di storie sulla cultura dei nativi americani. Lo vince di nuovo nel 1986 per una serie di storie su una famiglia di contadini americani. Dal 1989 decide di interrompere la sua carriera giornalistica per dedicarsi a romanzi thriller.
Durante la sua carriera giornalistica usa il nome di John Camp, adottando quello di John Sandford una volta dedicatosi alla letteratura.
Nel 1993 scrive un romanzo di fantasmi che non vedrà mai la luce: il suo editore, infatti, gli sconsiglia di allontanarsi dal genere thriller a lui più congeniale.
Serie di Lucas Davenport
1989 - Codice di caccia (Rules of Prey)
1990 - Shadow Prey
1991 - Gli occhi della preda (Eyes of Prey)
1992 - Silent Prey
1993 - Preda di ghiaccio (Winter Prey)
1994 - La notte della preda (Night Prey)
1995 - Il punto debole (Mind Prey)
1996 - Sudden Prey
1998 - Secret Prey
1999 - La missione di Clara Rinker (Certain Prey)
2000 - Preda facile (Easy Prey)
2001 - Il piacere di uccidere (Chosen Prey)
2002 - L'assassina (Mortal Prey)
2003 - Preda nuda (Naked Prey)
2004 - Hidden Prey
2005 - Broken Prey
2007 - Invisible Prey
2008 - Phantom Prey
2009 - Wicked Prey
2010 - Storm Prey
2011 - Buried Prey
Serie di Kidd e LuEllen - Scritti con il nome di John Camp
1989 - Codice di accesso (The Fools Run)
1991 - Imperatrice nera (The Empress File)
2000 - The Devil's Code
2003 - The Hanged Man's Song
Altri romanzi
1997 - Le prede della notte (The Night Crew)
2006 - Dead Watch
Saggistica - Scritti con il nome di John Camp
1988 - The Eye and the Heart 1989 - Plastic Surgery: The Kindest Cut
[b] La quiete di uno sperduto villaggio del Wisconsin è sconvolta da un delitto atroce: tre persone (marito, moglie e la figlia adolescente) vengono trucidate e la loro casa data alle fiamme. Accorso sul posto assieme allo sceriffo, Lucas Davenport, ex detective della polizia di Minneapolis, si ritrova suo malgrado coinvolto nelle indagini.
Incipit:
1
Il vento soffiava sul torrente gelato di Shasta Creek, insinuandosi nella fitta pineta. Mulinelli di pungente nevischio disegnavano arabeschi sulla neve fresca.
L'Uomo di Ghiaccio seguì il breve corso d'acqua che conduceva al lago. Dopo sei minuti d'orologio, cominciò a cercare quel pino che ricordava privo di vita. Venti secondi più tardi il tronco rinsecchito dell'albero venne illuminato dai fari, rimase inquadrato un attimo, poi scomparve come un fantasma.
Mancavano ancora seicento metri; l'ago della bussola indicava 370°.
D'un tratto, accecato dal biancore del paesaggio, l'uomo si trovò quasi a ridosso della sponda occidentale del lago su cui sorgeva la casa.
Una corsa contro il tempo. Sterzò, rallentò e proseguì lungo la sponda. La luce azzurrina e irreale del lampioncino di una casa faceva luccicare i fiocchi di neve. L'uomo guidò la motoslitta sulla cima di un breve pendio dove spense il motore.
Sollevò la visiera del casco e rimase in ascolto. Attorno a lui il silenzio era reso palpabile dal leggero fruscio della neve che gli imbiancava la tuta e il casco, dal ticchettio del motore che si raffreddava, dal suo respiro e dal soffio del vento.
Indossava un passamontagna che copriva interamente il volto, con fori per gli occhi e la bocca, ma la neve, depositandosi sulla lana, gli bagnava la faccia. L'uomo era equipaggiato per affrontare il gelo e la corsa a bordo della motoslitta: tuta termica, pantaloni stretti negli stivali, polsi infilati nei guanti da sci. Il pesante dolcevita formava un tutt'uno con il passamontagna e il colletto della tuta scompariva sotto il casco nero, ma il freddo era tale da lasciarlo senza respiro.
Un paio di racchette da neve giacevano nella reticella porta-oggetti dietro il sedile di guida, insieme con un coltello avvolto in un giornale. L'uomo si girò, estrasse dalla tasca della tuta una lampadina tascabile e la puntò contro la reticella. I guanti da sci gli erano d'impaccio nei movimenti, quindi se li tolse e subito il vento gelido gli intorpidì le dita. Prese le racchette, le lasciò cadere sulla neve, le calzò e legò rapidamente i lacci. Poi si rimise i guanti. Tastò la neve e si drizzò. Lo strato in superficie era soffice, ma il freddo intenso aveva solidificato quelli sottostanti, il che gli permetteva di procedere agevolmente.
Nella mente dell'uomo il conto alla rovescia aveva preso il via.
Cercò di calmarsi. Il complesso meccanismo della sua esistenza rischiava di incepparsi. Aveva già ucciso in passato, ma quella volta si era trattato di una morte quasi accidentale. Aveva dovuto inscenare un suicidio ed era stato così in gamba che nessuno aveva mai sospettato di lui.
Quell'esperienza però lo aveva cambiato, gli aveva instillato un gusto per il sangue, per il potere.
L'Uomo di Ghiaccio sollevò leggermente la testa come un segugio pronto per la caccia. La casa era situata a pochi metri da dove si trovava, lungo la sponda del lago, ma non riusciva a vederla poiché era protetta dal buio. Prese dalla reticella il coltello, e cominciò a salire il pendio. Il coltello era un'arma quasi primitiva, ma perfetta per tendere un'imboscata in quella notte di bufera.
L'autore dei quattro misteriosi thriller precedenti interpretati da Lucas Davenport (Codice di caccia, Shadow prey, Gli occhi della preda, Silent prey) evoca con precisione e chiarezza due disparate , ma ugualmente inquietanti tipi di durezza : la potenza pura della natura e la spietatezza di certi esseri umani. In una zona rurale del nord del Wisconsin , una famiglia - marito, moglie e figlia adoloscente - viene barbaramente spazzata via a colpi di machete da un assassino che si definisce "Uomo di ghiaccio" , che poi da fuoco alla loro casa. L'uomo sta cercando una fotografia compromettente per lui - un'istantanea che lo ritrae in una situazione sessuale con un ragazzo del posto - e per questo demonio la vita umana non ha alcun valore. Nella vicenda si inserisce Lucas Davenport, il laconico , un po ' cinico ex poliziotto di Minneapolis, che scopre alcune verità sconvolgenti prima di determinare l'identità dell'Uomo di ghiaccio. Il clima invernale è praticamente palpabile qui; il freddo paralizzante e le bufere di neve sono una minaccia, come la cattiveria dell'Uomo di ghiaccio . Nonostante i suoi momenti agghiaccianti ( letteralmente e figurativamente ) , questa narrazione forte è stemperata da una inaspettata umanità , come evidenzia soprattutto il maturare e lentamente fiorire della storia d'amore tra Davenport e una dottoressa locale. I momenti di tenerezza e di umorismo condivisi dal robusto e duro detective e queste avvenente e intelligente figura femminile fanno da contrappunto vigoroso agli eventi circostanti. Sandford getta un occhio attento, forse troppo, sulla vita della piccola città: sa che i peccatucci di tutti sono da sempre la fonte principale delle voci di paese, e che i segreti possono rapidamente inacidirsi. Una vitalità irresistibile permea questo romanzo , forse la più bella nel quintetto di titoli iniziale dell'autore.
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