Titolo originale:The Spook's Apprentice
Titolo italiano: Il settimo figlio
Autore: Joseph Delaney
1ª ed. originale:
Data di pubblicazione: 3/02/2015
Genere: Romanzo
Sottogenere: Fantasy
Editore: Mondadori
Collana:I grandi
Traduzione:Giuseppina Conti
Pagine:128
Joseph Delaney è nato a Preston in Inghilterra il 25 luglio 1945, ed è uno scrittore di genere fantascientifico e fantasy. Ha Frequentato il Preston Catholic College e lavorato come apprendista tecnico e riparatore. Si è laureato nel 1972 alla Lancaster University. Dopo la laurea è diventato insegnante di inglese alla Blackpool Sixth Form College, dove ha creato il Dipartimento Studi dei Media e Film.
Le sue prime opere sono state scritte sotto lo pseudonimo di J.K. Haderack. Con la pubblicazione del primo libro della saga The Wardstone Chronicles nel 2004 utilizzò il suo vero nome, Delaney raggiunse fama a livello internazionale con i racconti delle avventure del suo protagonista, Thomas J. Ward. The Wardstone Chronicles sono pubblicate in 24 paesi. Le vendite delle Cronache superano il milione di copie.[3]
Delaney si è ritirato dall'insegnamento con la pubblicazione del secondo volume delle Cronache e ora è diventato scrittore a tempo pieno.
Ha tre figli e nove nipoti.
The Wardstone Chronicles (pubblicato come serie The Last Apprentice negli USA)
2004 - IL settimo figlio e/o L'apprendista del mago (The Spook's Apprentice)
2005 - La maledizione del mago (The Spook's Curse)
2006 - The Spook's Secret
2007 - The Spook's Battle
2008 - The Spook's Mistake
2009 - The Spook's Sacrifice
2010 - The Spook's Nightmare
2011 - The Spook's Destiny
2011 - Spook's: I Am Grimalkin
2012 - The Spook's Blood
2013 - Spook's: Slither's Tale
2013 - Spook's: Alice
2014 - The Spook's Revenge
The Starblade Chronicles (*)
2014 - Spooks: A New Darkness
8*) Nota: The Starblade Chronicles sono la trilogia che segue le avventure di Tom Ward, il quale ha completato il suo apprendistato ed è ora un Mago che combatte gli esseri sovrannaturali che minacciano la Contea, e il mondo.
Tom è il settimo figlio di un settimo figlio e per questo possiede il dono della magia: la capacità di vedere i fantasmi e gli esseri soprannaturali. Una sera Gregory, il Mago più temuto della Contea, fa visita ai suoi genitori e lo prende con sé come apprendista. Tanti, prima di Tom, hanno fallito per disobbedienza, vigliaccheria o... perché sono morti. Madre Malkin, la strega che per secoli ha seminato il terrore nella Contea uccidendo bambini e ragazze e bevendo il loro sangue per mantenersi giovane, è stata catturata da Gregory e imprigionata in una caverna chiusa da tredici barre di acciaio. La strega ora medita la sua vendetta, e il giovane apprendista non sa quanto possa essere pericolosa..
Incipit:
1
UN SETTIMO FIGLIO
Quando arrivò il Mago, la luce stava già calando. Era stata una giornata lunga e faticosa, e mi preparavo per la cena.
— Siete sicuro che sia un settimo figlio? — chiese fissandomi e scuotendo la testa dubbioso.
Il papà assentì.
— E anche voi eravate un settimo figlio?
Il papà assentì di nuovo e si mise a battere i piedi per l’impazienza, schizzandomi i calzoni di fango. La pioggia gli colava dal cappello. Pioveva da quasi un mese. Sugli alberi erano spuntate le foglie nuove, ma il tepore primaverile era ancora lontano.
Mio padre era un contadino, come lo era stato suo padre, e la prima regola di ogni contadino è tenere unita la fattoria. Non si può dividerla tra i figli, perché diventerebbe sempre più piccola, generazione dopo generazione, fino a scomparire. Quindi un padre lascia la fattoria al figlio maggiore, e agli altri trova un lavoro. Se possibile, cerca di avviare ogni figlio a un mestiere.
Per riuscirvi ha bisogno di parecchi favori. Può rivolgersi al fabbro, soprattutto se la fattoria è grande e gli ha procurato molto lavoro. Poi sta a quest’ultimo decidere di ricambiare offrendo un apprendistato.
Ma in ogni caso così si sistema un figlio solo.
Io ero il settimo, e quando arrivò il mio turno, tutti i favori erano stati sfruttati. Mio padre era così disperato da tentare di convincere il Mago a prendermi come apprendista.
È questo che pensai all’epoca. Avrei dovuto capire che in realtà dietro quella storia c’era mia madre.
C’era lei dietro un mucchio di cose. Molto prima che nascessi, era con il suo denaro che i miei avevano comprato la fattoria.
Come avrebbe potuto permetterselo altrimenti un settimo figlio?
La mamma non era della Contea. Veniva da una terra lontana, al di là del mare. Quasi nessuno se ne accorgeva, ma a volte, se l’ascoltavi attentamente, notavi una leggera differenza nel modo di pronunciare certe parole.
Non pensate tuttavia che mi stessero vendendo come uno schiavo o cose del genere.
Il lavoro alla fattoria mi era venuto a noia, e quello che chiamavano “paese” era poco più di un villaggio fuori del mondo.
Non era di sicuro il posto in cui desideravo passare il resto della mia vita.
Così, in un certo senso, l’idea di diventare un mago mi stuzzicava, era molto più interessante che mungere vacche e spargere letame tutto il santo giorno.
Non è un romanzo lungo ma è ancor più vero che è un romanzo fluidissimo, coinvolgente, pieno di spunti e risvolti che anche per i lettori più giovani (ma non troppo) è momento di riflessione sul peso e l'importanza delle azioni in rapporto alla meditazione di queste ultime.
Tutto inizia con l'arrivo del Mago Gregory presso la fattoria dei Ward, il quale è venuto a prendere il loro settimo figlio Tom su insistenza della madre. Quest'ultimo, essendo figlio di un settimo figlio, ha nel suo DNA potenzialità e poteri che potrebbero, se guidato nella giusta direzione e dal giusto maestro, farlo divenire un Mago.
Abbandonata casa sua per intraprendere il suo apprendistato come aiutante del mago, Tom non solo dovrà imparare a vivere lontano dalla famiglia a soli 13 anni, con un uomo burbero, misterioso e non troppo incline alla gentilezza o la premura, ma anche comprendere cosa significa vivere con e come un Mago: sempre in viaggio, spesso in luoghi angusti, ancor più spesso con una grandissima fame, in cerca di esseri che fanno accapponare la pelle e soprattutto con lo sguardo negativo della gente che proteggono, che invece di ringraziarli li guarda male, con sospetto e paura di essere in pericolo in loro presenza.
Proprio mentre cerca di convivere con la morte nel cuore lontano dalla famiglia, la rassegnazione al nuovo mestiere e cerca di appendere nuove nozioni con lo studio impartitogli dal Mago, Tom in un momento di distacco dal Mago .... combina un grande pasticcio !! A causa della sua inesperienza Tom libererà, infatti, una strega (Madre Malkin) molto potente che sarà difficile da inseguire e rendere nuovamente innocua ... soprattutto dovendo vedersela da solo anche con il fantasma del precedente apprendista, Billy Bradley ...
Se questa storia fosse stata scritta da un autore come Sanderson probabilmente la voluminosità del libro sarebbe cresciuta di molto - non meno di 800 pagine - ed invece Delaney prende il toro per le corna e corre dritto al sodo senza per questo risultare troppo conciso o estremamente breve nel procedere del racconto. La storia è perfetta.
Il romanzo incalza con la sua trama versatile, intriga con i suoi personaggi bene caratterizzati, con le sue atmosfere che richiamano a un'Inghilterra lontana, rurale, povera e impregnata di credenze, magia e paure recondite.
Delaney si muove in un mondo quasi gotico, dove gli incubi e le paure, gli spauracchi con cui si mettono a tacere i bambini e li si piega alle regole diventano reali, tangibili e decisamente pericolosi. In questo romanzo in particolare conosciamo boggart, fantasmi, streghe e la magia è qualcosa che si avvicina di più al verosimile che al puro fantastico e dove per loro, da parte di chi li caccia, c'è anche un pensiero caritatevole, qualora possibile, per contenere questi esseri, che si vuole rendere innocui e non uccidere, perchè sono esseri spinti dalla loro natura malvagia, quasi con una pulsione incolpevole delle loro malefatte che reputano cosa naturale. La storia non è di certo innovativa , ma è raccontata così bene e con risvolti così interessanti e piacevoli che rimane impressa a lungo e lascia la volontà di seguire i suoi protagonisti e il suo autore anche nelle successive avventure.
Consiglio la sua lettura ad un'ampia cerchia di lettori, che abbiano o meno letto libri fantastici e che potrebbero venire inaspettatamente attratti da quest'avventura dal sapore antico, con tanto da insegnare, che induce all'avventura, al ragionamento, alla riflessione con il pregio aggiunto di avere reso davvero piacevolissima la storia che racconta.
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