Titolo originale: Stephen King's The Stand Paese: USA Anno: 1994 Formato: Miniserie TV Episodi: 4 Durata: 366 minuti (totale) Genere: Horror
Soggetto: Tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King Sceneggiatura: Stephen King Fotografia: Edward J. Pei Montaggio: Patrick McMahon Musiche: W.G. Snuffy Walden Scenografia: Nelson Coates Costumi: Linda Matheson Trucco: Evan Brainard, Camille Calvet, David Greathouse, Joel Harlow Effetti speciali Christopher Allen Nelson, James Ochoa, Rob Cazin Produttore: Mitchell Galin, Michael Gornick Produzione: Greengrass Productions, Laurel Entertainment Inc. Distribuzione: Paramount Home Entertainment Sito ufficiale: Sito italiano: Data di trasmissione originale: 8-9-11-12 maggio 1994
Dettaglio Episodi: (al cinema) Episodio 1: La Peste (The plague) - Data trasmissione originale—8 maggio 1994
Episodio 2: I sogni (The dreams) - Data trasmissione originale—9 maggio 1994
Episodio 3: Il tradimento (The Betrayal) - Data trasmissione originale—11 maggio 1994
Episodio 4: La resa dei conti (The Stand) - Data trasmissione originale—12 maggio 1994
Un potentissimo virus simile a quello dell'influenza creato in laboratorio e scappato al controllo dell'esercito si espande un bel giorno nell'aria estiva di una piccola cittadina del Maine. Non c'? una cura per questo virus e sembra che l'umanit? sia sul punto di estinguersi. Ma un piccolo gruppo di persone risulta immune al virus. Il primo a dare segni di sopravvivenza ? Stu, un texano, che sente il richiamo di un'anziana veggente di colore, Abigail Freemantle, detta Mother Abigail. Durante il suo cammino verso la casa di Mother Abigail, Stu incontrerà altri sopravvissuti che, come lui, hanno sentito il richiamo della veggente e vanno da lei per capire il significato del messaggio. Insieme, i sopravvissuti si uniranno per sconfiggere le forze del male guidate da Randall Flagg, un'incarnazione del Diavolo.
A causa di un incidente in un laboratorio, un mortale virus creato dall'uomo si diffonde rapidamente, decimando la popolazione mondiale. Alcuni sopravvissuti, immuni al male, si riuniscono: tutti hanno visto in sogno Mamma Abigail, un'anziana signora che li guida verso una terra dove poter ricostruire le loro vite. Ma non tutti hanno sognato Mamma Abigail: il Male, personificato in Randall Flagg, sta riunendo a sé molte persone, per lo scontro finale... La lotta fra bene e male non è solo uno dei temi più abusati e intellettualmente interessanti a cui l'uomo si affida per arginare le domande alle quali non trova risposte, ma è anche un confronto necessario per stabilire un certo equilibrio vitale. L'uomo è attratto dal potere maligno nella stessa misura in cui il divino è attratto dalla povertà originale dell'uomo.
Stephen King (qui nelle vesti di sceneggiatore, attore e produttore esecutivo) da questo punto di partenza affronta un processo sociologico strutturato su più livelli interpretativi, riproponendo la pausa temporale del romanzo in quattro lunghi episodi televisivi. Il risultato ammicca più o meno velatamente al dissestato Romero e miti apocalittici affini, alla sacralità dei testi biblici e alla potenza della caratterizzazione dei personaggi; si fregia, tra l'altro, della partecipazione di volti noti tra cui si annoverano Sam Raimi, John Landis, Kathy Bates, Ken Jenkins (il cinico Dott. Bob Kelso di Scrubs) e Miguel Ferrer (Twin Peaks, Robocop, Traffic) giusto per citarne alcuni.
L'ombra dello scorpione - il cui titolo originale è The Stand - in sostanza tenta di miscelare brivido e suspance mantenendo una forma da serial non troppo variopinta in quanto a storyline. Sceneggiato dallo stesso King, fa quasi tenerezza per la mola di inconcludenze e cadute di ritmo dal genio a cui dobbiamo l'opera originale: il suo peggior difetto è l'insostenibile lentezza della storia, diluita in troppe scene melense, dialoghi impietosi e recitazione degli attori non sempre all'altezza; inoltre il finale, ovvero ciò che dovrebbe dare un senso alla premessa, si sgretola nella scelta ridicola di eccedere con l'elemento mistico come fosse l'unica (e forse più semplice) strada da intraprendere per concludere la storia.
Ma allo stesso tempo, e nella maniera meno ovvia, stupisce per la scelta ispirata delle location, per la colonna sonora funzionale ma non invasiva, e per il tratto registico di Garris. Il make-up e la rappresentazione apocalittica della desolazione cittadina vengono per altro amalgamati così bene da circoscrivere le scenografia all'interno del nucleo percettivo al quale mira lo stesso King: decadente, terrificante, apprensivo. Difatti, a differenza del tecnicamente più artigianale I Langolieri, la struttura portante de L'ombra dello scorpione regge (almeno sotto l'aspetto visivo) il peso della storia, divulgando così ai fanatici dello scrittore americano l'ennesimo messaggio di paura e mistificazione insito nel suo tratto profondamente analitico. Una prova dissestata da troppe nefandezze, e per di più imputabili al maestro del brivido il quale - strozzandosi con le sue stesse mani - ha compiuto il misfatto.
Da provare qualora non consideriate la lentezza un difetto.
Premi: Nomination all'Emmy: Miglior Serie Televisiva.
La frase: Mamma Abigail Freemantle
Il medico mi ha detto che non devo bere caffé... Ma ne bevo solo una tazza al giorno... Beh... uhm... due tazze. Vabé: tanto lui è morto e io sono ancora viva!
Quando un virus mortale fugge da un centro di ricerca del governo, sono pochi a essere immuni ai suoi terribili effetti. Con sintomi simili ad una normale influenzale, coloro che entrano in contatto con esso muoiono rapidamente. Un sopravvissuto è Stu Redmond, un benzinaio, del Texas, che pur soffrendo non evidenzia effetti negativi di sorta. Mantenuto in un centro di ricerca medica nel Vermont, i medici cercano di determinare perché lui è ancora vivo. Ma non è il solo, ci sono altri che sopravvivono all'effetto del virus: Frannie Goldsmith, che vive con suo padre, Nick Andros, un sordomuto, Larry Underwood, un musicista rock, e Lloyd Henreid, in carcere per omicidio. I sopravvissuti cominciano ad avere dei sogni, sia su una vecchia Afro-americana, Madre Abigail, sia su un uomo spaventoso e malefico.
Code:
Generale #0
Nome completo : L'ombra dello scorpione - 1° episodio - La Peste.avi
Formato : AVI
Formato/Info : Audio Video Interleave
Formato/Family : RIFF
Dimensione : 697 Mb
Durata : 1h 28min
BitRate : 1095 Kbps
Compressore : VirtualDub build 15654/release
Video #0
Codec : div3
Durata : 1h 28min
BitRate : 954 Kbps
Larghezza : 544 pixels
Altezza : 400 pixels
AspectRatio : 4/3
FrameRate : 23.976 fps
Risoluzione : 24 bits
Bits/(Pixel*Frame) : 0.183
Audio #0
Codec : MPEG-1 Audio layer 3
Codec profile : Joint stereo
Durata : 1h 28min
BitRate : 128 Kbps
Modalità : CBR
Canali : 2 canali
SamplingRate : 44 KHz
Risoluzione : 16 bits
StreamSize : 81.2 Mb
Compressore : Lame 3.85
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