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Titolo originale: The third gate
Titolo italiano: Le porte dell'inferno
Autore: Lincoln Child
1ª ed. originale: 2012
Data di pubblicazione: 31/10/2012
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli Best
Traduzione: Irene Annoni
Pagine: 349
Nato a Westport nel 1957 in Connecticut, ma residente in New Jersey, Child si è laureato al Carleton College di Northfield in Minnesota, specializzandosi in lingua inglese e letteratura inglese.
Intorno al 1979, ottiene un lavoro come assistente editoriale presso la casa editrice St. Martin's Press. Nel 1984 raggiunge la posizione di editor. Durante il suo lavoro cura la pubblicazione di centinaia di libri, soprattutto di narrativa britannica e statunitense.
Nel 1987, dopo aver fondato la collana horror della compagnia, Child lascia il suo impiego alla St. Martin's Press per diventare analista di sistemi della compagnia di assicurazioni MetLife. Qualche anno dopo la pubblicazione del suo primo libro, Relic, Child si licenzia per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
Child vive a Morristown (New Jersey).
Spesso lavora in coppia con Douglas Preston. Molti dei loro romanzi sono stati dei best seller e uno in particolare, Relic, che nel 1997 è stato anche trasformato in un film omonimo per la regia di Peter Hyams.
I libri di Preston e Child sono famosi anche per le approfondite e accurate ricerche ricerche che gli autori compiono in fase di scrittura.
Serie di Pendergast
Romanzi scritti in collaborazione con Douglas Preston:
1990 - Relic (Relic)
1997 - Reliquary (Reliquary)
2002 - La stanza degli orrori (The Cabinet of Curiosities)
2003 - Natura morta (Still Life with Crows)
Trilogia di Diogenes:
2004 - Dossier Brimstone (Brimstone)
2005 - La danza della morte (Dance of Death)
2006 - Il libro dei morti (The Book of the Dead)
2007 - La ruota del buio (The Wheel of Darkness)
2009 - Il sotterraneo dei vivi (Cemetery Dance)
Trilogia di Helen:
2010 - L'isola della follia (Fever Dream)
2011 - La mano tagliata (Cold Vengeance)
2012 - Due tombe (Two Graves)
2013 - Nel fuoco (White Fire)
2014 - Labirinto blu (Blue Labyrinth)
2015 - La costa cremisi (Crimson Shore)
2016 - La stanza di ossidiana (The Obsidian Chamber)
Racconti brevi scritti in collaborazione con Douglas Preston:
2009 - Extraction
2014 - Gaslighted: Slappy the Ventriloquist Dummy vs. Aloysius Pendergast
Serie di Jeremy Logan:
2008 - Abisso (Deep Storm)
2009 - Morte tra i ghiacci (Terminal Freeze)
2012 - Le porte dell'inferno (The Third Gate)
2015 - Progetto peccato (The Forgotten Room)
Serie di Gideon:
Romanzi scritti in collaborazione con Douglas Preston:
2011 - Sotto copertura (Gideon's Sword)
2012 - Gideon's Corpse
2014 - The Lost Island
Altri romanzi scritti con Douglas Preston:
1996 - Mount Dragon (Mount Dragon)
1998 - Marea (Riptide)
1999 - Maledizione (Thunderhead)
2000 - Ice limit (The Ice Limit)
Altri romanzi scritti da solo:
2002 - Utopia Park (Utopia)
2004 - Finché morte non vi separi (Death Match)
Altre opere:
2013 - Trial By Fury: Internet Savagery and the Amanda Knox Case (con Douglas Preston)
Nell'inferno del Sudan settentrionale, tra paludi infestate di zanzare e vegetazione impenetrabile, il noto archeologo Porter Stone è sulle tracce della tomba del faraone Narmer. Ma la natura non è l'unica insidia: strani incidenti ostacolano la ricerca e i membri della spedizione cominciano a morire in circostanze drammatiche. Jeremy Logan, docente di Storia medievale, sensitivo ed enigmologo esperto di fenomeni inspiegabili, raggiunge il gruppo di esploratori nel tentativo di indagare le cause dei decessi. Con lui c'è l'amico Ethan Rush, che dirige un centro segreto per gli studi sui poteri psichici acquisiti dalle persone sopravvissute a un'esperienza di pre-morte. Cupe leggende circondano la tomba e le tre porte che conducono al suo interno: e quando il sepolcro verrà riaperto. I segreti che cela si riveleranno ancora più scioccanti di quanto immaginato. Logan dovrà scoprire a cosa serve il misterioso macchinario ritrovato nella camera più interna, forse usato proprio per esperimenti sulla pre-morte: ma qual è il legame con gli strani avvenimenti che hanno ostacolato gli scavi?
Incipit:
Prologo
Il medico si servì un caffè nella saletta ristoro, allungò la mano verso il dosatore cilindrico della panna in polvere su un bancone vicino, poi ci ripensò e si versò invece del latte di soia preso dal malandato frigorifero del laboratorio. Mescolando il caffè con una bacchettina di plastica, immerso nei suoi pensieri, attraversò il pavimento di linoleum chiaro fino a un gruppo di poltroncine piuttosto malridotte. Dietro la porta chiusa si udivano i soliti rumori: lo sferragliare di lettighe e sedie a rotelle, i gemiti e i bip delle apparecchiature, il ronzio dell’interfono dell’ospedale.
Deguello, un interno dal fisico ossuto che lavorava lì da tre anni, era sdraiato su due poltroncine. Tipico, pensò il medico… Era strabiliante la capacità degli interni di addormentarsi istantaneamente, in orizzontale o in verticale, per quanto scomoda potesse essere la posizione. Mentre gli si sedeva accanto, il giovane interruppe il lieve russare e aprì un occhio.
«Ehi, doc» mormorò. «Che ore sono?»
Il medico lanciò un’occhiata all’orologio appeso sopra la fila di armadietti, sulla parete opposta. «Le 10: 45.»
«Dio» piagnucolò Deguello. «Significa che ho dormito solo dieci minuti.»
Anche per questo libro Child si rivela essere un grande scrittore che riesce a scrivere un romanzo che incolla il lettore alla storia e lo trascina in un mondo di misteri oscuri e insondabili quali sono quelli del mondo egizio. Unica pecca: una leggera somiglianza nello schema della trama con gli altri romanzi della serie di Jeremy Logan e una qualche vicinanza a Dan Brown, considerando la scelta come protagonista di un "enigmologo".
Interessante la storia, la scoperta della tomba egizia del primo faraone, il prosieguo delle vicende infarcite di elementi sovrannaturali - a volte scontati - fanno somigliare il libro quasi una sceneggiatura per un film di Hollywood (non certamente innovativo nel genere).
I personaggi sono ben delineati ed accattivanti e si riesce a seguire comunque con discreto interesse lo sviluppo della trama.
Solo alla fine l'autore sembra perdersi un pò nei dettagli, trascurando il finale cui - probabilmente una maggiore cura e una migliore scelta - avrebbe consentito al romanzo una maggior caratura soprattutto considerate le note ed indubbie capacità dell'autore.
Child si è forse ormai assuefatto alla scrittura a quattro mani. In coppia con Preston scrivono molto bene, ma da solo e in questo libro il risultato, sebbene sia interessante, non è all'altezza della cooperazione con Douglas Preston. Rimane un pò al disotto delle "giustificate" aspettative dei lettori (soprattutto se suoi "fans").
Child resta comunque un'ottima penna e non sarà certo un lieve scricchiolio a farci perdere la stima e la considerazione verso questa grande "penna" che assolutamente resta nella cerchia dei migliori scrittori di "Thriller" e "Avventura" a livello globale.
Buona lettura.
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