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[MT]Matilde Asensi - La congiura di Cortés[Ebook-Ita-Pdf-Narrativa]

Torrent: [MT]Matilde Asensi - La congiura di Cortés[Ebook-Ita-Pdf-Narrativa]
Description:











Titolo originale: La conjura de Cortés
Titolo italiano: La congiura di Cortés
Autore: Matilde Asensi
Anno di prima pubblicazione: 2012
Data di pubblicazione: ottobre 2012
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa, storico
Editore: Rizzoli
Collana: Rizzoli best
Traduzione: Margherita D’Amico
Pagine: 396




America Centrale, diciassettesimo secolo. Le navi corsare solcano le acque azzurre dei Caraibi e si scontrano con la flotta della Corona spagnola, sporcando il cielo con il fumo dei cannoni. L’indomabile Catalina Solís, dopo aver indossato i panni del fratello e quelli del leggendario pirata Martín Ojo de Plata, sta aspettando l’occasione giusta per vendicarsi dei sanguinari Arias Curvo e Lope de Coa, colpevoli di aver sterminato la sua famiglia. Radunato un equipaggio di fedelissimi, salpa a bordo della Gallarda e si getta all’inseguimento dei due assassini. Ma durante la traversata il vascello si scontra con una nave inglese che trasporta in segreto un gruppo di nobili sivigliani: catturati, confessano di aver preso parte insieme ai Curvo a una congiura ai danni dell’impero spagnolo e di essere sulle tracce del tesoro di Hernán Cortés. Soltanto una persona però è in grado di decifrare la mappa che conduce al bottino: l’ultimo discendente di Montezuma, il leggendario imperatore azteco. Sarà disposto ad allearsi con Catalina per salvare le sorti della Nuova Spagna e aiutarla a compiere la sua vendetta? Sul finire del Siglo de Oro, Matilde Asensi tratteggia un mondo dilaniato da passioni brucianti e sanguinose battaglie, popolato da avventurieri e pirati: in primo piano una protagonista intrepida e indimenticabile.

Incipit:
1
Avevo sentito dire da alcuni che l’amore è gioia, entusiasmo, allegria, ma quella sera, seduta sulla spiaggia, avrei voluto avere davanti quegli imbroglioni per fargli provare con il filo della mia spada la gioia, l’entusiasmo e l’allegria del mal d’amore. Era peggio di una malattia, mi ripetevo angosciata, peggio di una piaga infetta. Era come bere veleno, ingoiare aghi. E tutto per colpa di quella canaglia dai capelli più luminosi del sole! Mi rasserenai e rimasi immobile, ma avrei voluto lanciare un’occhiata ad Alonso che stava lì disteso, all’aitante e vigoroso Alonso che dormiva di gusto, accanto al falò, assieme a Rodrigo, a Tumonka e agli altri indios. Quella pena d’amore era terribile, una tortura: non appena giravo un po’ la testa, soltanto un po’… Chiusi l’unico occhio ancora sano – quello vuoto, sotto la benda, era sempre chiuso – e smisi di contemplare l’oscurità della notte e il cielo. Era la stagione delle piogge e le nuvole nascondevano completamente la luna e le numerose e splendenti stelle dei Caraibi. Durante le tre o quattro settimane di lavoro in quella brulla isola di Serrana, per recuperare dal fondo del mare le migliaia di libbre d’argento che la flotta del re di Spagna aveva sparato contro le nostre canoe incendiarie, mi ero abituata ad avere Alonso sempre al mio fianco e a guardarlo con la coda dell’occhio tutte le volte che il cuore me lo chiedeva. Dapprima mi avevano attratto e conquistato le seducenti fossette che gli si formavano agli angoli della bocca quando discuteva; poi, mi ero appassionata alle linee del suo collo e, infine, al dolce cipiglio, alle luci e alle ombre che talvolta le preoccupazioni per il padre e i fratelli gli disegnavano sul volto. Non riuscivo a dominarmi e così finivo per tenerlo segretamente sotto controllo, mentre Tumonka e gli altri indios guaiquerí entravano e uscivano dall’acqua. Trascinavano reti piene di palle di cinquanta libbre d’argento, la mercanzia illecita dei maledetti fratelli Curvo, quattro dei quali avevo già mandato al Creatore. Mi restava da uccidere solo l’infame Arias, ma non mancava molto ormai e avrei tenuto fede al giuramento che il mio signor padre mi aveva costretto a fare sul letto di morte a Siviglia.
Aprii l’occhio. La legna del falò crepitò e qualcuno nel sonno si mosse sulla sabbia. Ma perché non riuscivo a dormire in una notte tanto serena? Il Santa Trinidad era stato puntualmente caricato fino alla cima del pennone e a breve sarebbe arrivato dalla Giamaica il signor Juan con la Sospechosa per stivare le ultime libbre; l’operazione, infatti, si era conclusa felicemente quel pomeriggio con il recupero dell’ultimo carico. Per festeggiare l’evento Rodrigo preparò dei saporiti granchi alla brace; ne mangiammo a sazietà, accompagnandoli con un buon vino di Alicante e poi cantammo e ballammo fino a notte inoltrata. Presto avremmo fatto ritorno a Cartagena de Indias dove ci aspettava Madre che, con Damiana, viveva in casa del signor Juan nell’attesa che io facessi ricostruire il bordello di Santa Marta. Dopo aver preso tutti i provvedimenti necessari, mi sarei avventata su Arias Curvo, lo avrei ucciso e poi avrei pensato a dove andare a nascondermi per sfuggire agli ufficiali e agli sgherri; con il nome di Martín Nevares ero ricercato in tutto l’impero per contrabbando illecito con il nemico in tempo di guerra, e come Catalina Solís per gli infami omicidi dei virtuosi e stimati Fernando, Juana, Isabel e Diego Curvo. Mi rimaneva soltanto il mare o, meglio, avrei solo potuto vivere confinata su una nave, che non era proprio quello che desideravo.




La "Congiura di Cortés" è il libro con cui Matilde Asensi conclude la trilogia di Martin Ojo de Plata, il pirata dei Caraibi sotto i cui panni si nasconde Catalina Solis. Nei tre libri, Tierra firme, Venganza en Sevilla (usciti in Italia con i titoli Terra ferma e La vendetta di Siviglia) e quest'ultimo, "Congiura di Cortés", Matilde Asensi ripercorre il Siglo de Oro spagnolo, rompendo, come molti scrittori contemporanei, il mito di un secolo di grandi conquiste e ricchezze (su Rotta a Sud Ovest si è già parlato di Venganza en Sevilla). Un secolo magnificato ed elevato all'orgoglio nazionale, ma che in realtà non è stato proprio così. Il popolo era povero, viveva in miseria e affamato, dato che le ricchezze delle Americhe servivano per pagare i debiti della Corona e degli eserciti dell'impero in cui non tramontava mai il sole.
Una simile descrizione del Siglo de Oro, con la ricchezza che è passata per la Spagna, senza che gli spagnoli abbiano saputo approfittarne per cambiare il loro modello economico e per investire a lungo termine, rimanda immediatamente all'attualità del Paese, con le grandi ricchezze create dalla bolla immobiliare, finite nelle mani di pochi e causa dell'attuale rovina.
La nuova avventura di Catalina Solis, ha al centro l'apparizione di una mappa che rivela come trovare il leggendario tesoro di Hernán Cortés; approfittando di questo ritrovamento, Catalina potrà scoprire i traditori che stanno congiurando contro la Corona spagnola e potrà anche liberarsi di nemici che credeva già vinti. Però la protagonista della trilogia, ormai 23enne, avrà davanti un "nemico" inaspettato: l'amore, che metterà in grave pericolo gli equilibri conquistati. E sarà Alonso, il giovanissimo picaro che l'ha guidata nei meandri della Siviglia del Siglo de Oro, abituato a qualunque trucco pur di sopravvivere, e che ha suscitato in lei inaspettate gelosie, l'oggetto del suo amore?
Il personaggio di Catalina è ispirato a Isabel Barreto, moglie di Álvaro de Mendaña, lo scopritore delle isole Salomone, che, durante la traversata, alla morte del marito, prese il comando della flotta e, vista l'opposizione dell'equipaggio, si travestì da uomo, travestimento delle donne che nel Siglo de Oro non era affatto un fenomeno raro.
"Congiura di Cortés" conclude la trilogia, si diceva. Una trilogia con storie avventurose che sembrano destinate più al pubblico giovanile che adulto e che però sono ricche di dettagli e pensieri che aiutano i lettori adulti a scoprire le contraddizioni, le ingiustizie e le miserie della Spagna del XVI e XVIII secolo; non sono contraddizioni del passato: a causa di quegli errori e a causa di quelle ricchezze americane distribuite subito ai banchieri fiorentini e tedeschi e alle reti di corruzione che tenevano in piedi lo Stato, la Spagna ha perso mano a mano influenza e potere in Europa e si è rinchiusa in se stessa e nella propria miseria, tornando in Europa solo negli anni 80 del XX secolo.
Con "Congiura di Cortés" vengono al pettine tutti i nodi e si conclude l'intera saga, in modo che non possa essere ripresa. La scrittrice non ha alcuna intenzione di iniziare un'altra trilogia né, riguardo questa appena terminata, ha intenzione di cedere i diritti per una versione al cinema: "Nessun regista spagnolo è in grado di fare un film d'avventure, firmerei solo se si proponessero Steven Spileberg o George Lucas".



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Category: Other/E-Books
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Added: 2013-06-21 11:17:03
Language: Italian
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Tags: Narrativa Storico 
Release name: [MT]Matilde Asensi - La congiura di Cortés[Ebook-Ita-Pdf-Narrativa]
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