Titolo originale: Flesh and blood
Titolo italiano: Carne e sangue
Autore: Patricia Cornwell
1ª ed. originale: 2014 Data di pubblicazione: 2014
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Mondadori Collana: Omnibus
Traduzione: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Pagine: 365
Patricia Daniels Cornwell, affermata scrittrice, creatrice del personaggio di Kay Scarpetta, è nata il 9 luglio 1956 a Miami, Florida.
I suoi genitori si separano quando ha solo 5 anni, ama la scrittura da sempre, da ragazza si è dedicata al tennis per diversi anni, con ottimi risultati, ha studiato al Davidson College in North Carolina e si è laureata nel 1979 in Letteratura Inglese.
Inizia la sua carriera come reporter di cronaca nera, mentre ancora studia, lavorando per il Charlotte Observer dove si impone subito all'attenzione vincendo il premio per Giornalismo investigativo dell'Associazione Stampa della North Carolina per una serie di articoli sulla prostituzione e il crimine a Charlotte.
Il primo libro di Patricia Cornwell, "An Uncommon Friend" viene pubblicato nel 1983, ma non è un giallo, è la biografia di Ruth Bell Graham, la moglie del telepredicatore evangelista Bill Graham e vecchia amica di famiglia, ancora nel 1983, Patricia Cornwell si trasferisce in Virginia dove lavora all'Istituto di Scienza Medico-Legale "Virginia Chief Medical Examiner", prima come redattore tecnico, poi come analista di computer; qui conosce la dottoressa Marcella Fierro, alla quale la scrittrice deve buona parte delle conoscenze di medicina legale che le serviranno per scrivere i suoi romanzi gialli ed alla quale si è ispirata per la figura della sua eroina.
L'amore per la scrittura, unita alla passione per la medicina legale e le indagini investigative la portano a lavorare come volontaria per la locale polizia, partecipando alle ronde notturne, ed a scrivere i primi romanzi che vengono puntualmente respinti dagli editori.
Nel 1990, si sfascia il matrimonio che durava da dieci anni, ma finalmente viene pubblicato un suo romanzo "Postmortem" giallo che la rende finalmente famosa in tutto il mondo.
Dopo il primo successo Patricia Cornwell ha pubblicato regolarmente almeno un libro all'anno, tutti bestseller con una tiratura iniziale di un milione di copie, fra i quali ricordiamo:"Oggetti di reato" (1991), "Quel che rimane" (1992), "Insolito e crudele" (1993), che le valse il "Gold Dagger Award", "Il nido dei calabroni" (1996), "Causa di morte (1996), "La fabbrica dei corpi" (1994), "Il cimitero dei senza nome" (1995), "Morte innaturale" (1997), "Punto di origine" (1998), "Croce del sud" (1999), "Cadavere non identificato" (1999), "A tavola con Kay Scarpetta" (1999)"L'ultimo distretto" (2000), "Croce del Sud" (2001), "Cadavere non identificato" (2001).
Nel tempo, oltre alla ormai famosa dottoressa Key Scarpetta, coroner e geniale medico legale, nei romanzi di Patricia Cornwell, si sono affacciati Virginia West, vicecapo della polizia di Charlotte, insieme ad un giovane cronista Andy Brazil ed a Judy Hammer comandante della polizia anneverando ognuno un buon numero di ammiratori.
Nel 2002 Patricia Cornwell incontra a Londra John Grieve, Investigatore Capo di Scotland Yard e uno dei massimi esperti della storia di Jack lo squartatore. Dalle loro discussioni sui serial killers del XIX secolo e dalle loro visite ai luoghi della Londra "criminale" nasce "Portrait of a Killer: Jack the Ripper-Case Closed", ("Ritratto di un assassino. Jack lo Squartatore. Caso chiuso) un libro in cui la Cornwell sostiene che "the ripper", lo squartatore fosse il pittore impressionista inglese Walter Sickert. Un libro controverso, che ha suscitato polemiche e che ha aperto alla scrittrice di Miami anche le porte della prestigiosa sezione nonfiction nella lista dei bestsellers del New York Times.
Gli ultimi romanzi della Cornwell pubblicati in Italia sono "Autopsia virtuale" (2010), "Nebbia rossa" (2011), "Letto di ossa" (2012) e Polvere (2013)seguiti da carne e sangue (2014) e Cuore depravato (2015)
1990 - Postmortem (Postmortem)
1991 - Oggetti di reato (Body of Evidence)
1992 - Quel che rimane (All That Remains)
1993 - Insolito e crudele (Cruel and Unusual)
1994 - La fabbrica dei corpi (The Body Farm)
1995 - Il cimitero dei senza nome (From Potter's Field)
1996 - Causa di morte (Cause of Death)
1997 - Morte innaturale (Unnatural Exposure)
1998 - Punto di origine (Point of Origin)
1999 - Cadavere non identificato (Black Notice)
2000 - L'ultimo distretto (The Last Precinct)
2003 - Calliphora (Blow Fly)
2004 - La traccia (Trace)
2005 - Predatore (Predator)
2007 - Il libro dei morti (Book of the Dead)
2008 - Kay Scarpetta (Scarpetta)
2009 - Il fattoire Scarpetta (The Scarpetta Factor)
2010 - Autopsia virtuale (Port mortuary)
2011 - Nebbia rossa (Red mist)
2012 - Letto di ossa (The bone bed)
2013 - Polvere (Dust)
2014 - Carne e sangue (Flesh and Blood)
2015 - Cuore depravato (Depraved heart)
Serie Judy Hammer e Andy Brazil
1997 - Il nido dei calabroni (Hornet's Nest)
1999 - Croce del Sud (Southern Cross)
2001 - L'isola dei cani (Isle of Dogs1)
Romanzi con Win Garrano
2006 - A rischio (At Risk)
2008 - Al buio (The Front)
Altri lavori
1983 - An Uncommon Friend: The Authorized Biography of Ruth Bell Graham precedentemente A Time for Remembering
1997 - Ruth, a Portrait: The Story of Ruth Bell Graham
1998 - La cena di Natale: a tavola con Kay Scarpetta (Scarpetta's Winter Table)
1999 - La piccola fiaba della vita (Life's Little Fable)
2002 - Food to Die for: Secrets from Kay Scarpetta's Kitchen
2002 - Ritratto di un assassino: Jack lo Squartatore - Caso chiuso (Portrait of a Killer: Jack the Ripper - Case Closed)
È una bella giornata di sole a Cambridge, Massachusetts, ed è anche il compleanno di Kay Scarpetta, che sta per partire per una vacanza a Miami con il marito Benton Wesley. Mentre è nel patio di casa sua a controllare la brace del barbecue, Kay nota sette centesimi di rame disposti in fila sul muro del giardino. Si tratta forse di un gioco di bambini? Ma se così fosse, come mai quelle monetine sono tutte datate 1981 e risplendono come se fossero state appena coniate? Le squilla il telefono, è il detective Pete Marino che la chiama per avvertirla che a poca distanza da lì c'è stato un omicidio: qualcuno ha sparato a un professore di musica mentre stava prendendo la spesa nel bagagliaio della sua auto. Nessuno si è accorto di nulla. Questo è solo il primo di una serie di omicidi commessi da un cecchino che spara con estrema precisione, senza sbagliare un colpo, causando la morte istantanea di persone che non hanno nulla in comune tra loro, senza contare che nessuno sa chi e dove il killer colpirà di nuovo. L'unica traccia che la famosa anatomopatologa può seguire sono frammenti di rame... e saranno proprio questi a ricongiungerla inspiegabilmente con quel genio informatico di sua nipote Lucy. "Carne e sangue" è il ventiduesimo caso di Kay Scarpetta.
Incipit:
1
12 giugno 2014
Cambridge, Massachusetts
In cima al vecchio muro di mattoni in fondo al nostro giardino vedo riflessi ramati che mi ricordano scaglie di avventurina. Penso alle case del rio dei Vetrai, a Murano, con la facciata in colori pastello e il tetto di tegole, alle fornaci e ai maestri soffiatori che lavorano il vetro fuso, e porto fuori due caffè dolcificati con il nettare di agave, attenta a non rovesciarli.
Tengo le tazzine di cristallo soffiato a bocca per i manici delicatissimi e ricordo la gita a Murano in cui le abbiamo comprate. Il profumo di aglio e peperoni grigliati mi segue oltre la zanzariera, che si chiude alle mie spalle. Sento l’odore delle foglie di basilico che ho sminuzzato con le mani. È una mattina bellissima. Non potrebbe essere più bella.
Ho mescolato l’insalata come piace a me, in maniera che i pezzetti di pane raffermo, le mantovane che ho cotto io sulla pietra qualche giorno fa, assorbano il sugo dei pomodori, l’olio e l’aroma di erbe e spezie. È meglio usare pane raffermo per la panzanella che, come la pizza, è un cibo povero, frutto della creatività di chi riusciva a mangiare bene anche con poco. Ricette come queste invitano all’improvvisazione, e stamattina ho aggiunto all’insalata un finocchio tagliato sottile sottile, sale kosher e pepe macinato grossolanamente. Ho anche usato cipolle dolci invece che rosse e aggiunto qualche foglia di menta, che coltivo insieme con altre piante aromatiche in grandi orci di terracotta comprati in Francia diversi anni fa.
Mi fermo un istante sul patio a controllare la brace. Noto che combustibile liquido e bricchette sono a distanza di sicurezza dal barbecue. Mio marito Benton, che lavora all’FBI, come cuoco non è granché, ma è un fuochista provetto e prudente. Sotto un velo di cenere bianca la carbonella è arancione. Fra poco potremo cuocere i filetti di pesce spada. A un tratto la mia attenzione torna di colpo a concentrarsi sul muro, interrompendo bruscamente le mie occupazioni edonistiche.
Patricia Cornwell, analista informatica all’Istituto di Medicina Legale della Virginia, giornalista e famosissima scrittrice quasi sessantenne di gialli, accentua in questo complicato romanzo una fase a mio parere discendente della sua carriera professionale. Ci sono i soliti personaggi : l’anatomopatologa legale Kay Scarpetta, sua nipote Lucy ( alla quale è riservato un insolito spazio), il marito agente FBI, il vecchio e scorbutico compagno di tante peripezie Pete Marino, i colleghi dell’Istituto dove Kay lavora, tutti in vario modo impegnati nella caccia ad un fantomatico killer, misterioso e sfuggente, esperto in armi sofisticate e strani proiettili micidiali. Il racconto, nella prima parte del romanzo, è piuttosto dispersivo : non si riesce a cogliere una continuità narrativa, i personaggi appaiono slegati tra loro, senza un filo conduttore. Se poi si aggiungono i dettagli minuziosi di indagini diagnostiche di laboratorio e i frequenti soliloqui esistenziali della dottoressa Scarpetta, provata dal lavoro estenuante e sempre sull’orlo di crisi nervose, si comprende come non sia sempre piacevole la lettura. Il romanzo però si riscatta negli ultimi capitoli. L’azione è più serrata (anche se talora poco verosimile). I colpi di scena frequenti, le azioni delittuose sembrano avere un comune denominatore : riemerge una figura sepolta nel passato e ritenuta morta, che si materializza all’improvviso seminando il panico e contribuendo ad elevare la tensione emotiva in un finale mozzafiato. Tutto è bene quello che finisce bene, ma l’incubo permane e fornirà forse materiale per futuri romanzi. Mi ha colpito infine (forse per affinità professionale) una frase scherzosa dell’anatomopatologa Kay Scarpetta, che suona più o meno così : “ La formalina si usa per conservare i tessuti, no? Servirà anche contro l’invecchiamento, quindi l’elisir dell’eterna giovinezza è l’obitorio”. Mica male, no? Consolante, soprattutto per chi, come lo scrivente opinionista, ha lavorato negli obitori per lunghi anni. Buona lettura.
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