Titolo originale: A Stir of Echoes
Titolo italiano: Io sono Helen Driscoll
Autore: Richard Matheson
1ª edizione originale: 1958
Anno di pubblicazione: 2008
Genere: Narrativa
Sottogenere: Horror
Pagine: 240 Editore: Fanucci Collana: Gli aceri
Traduttore: Anna Ricci
Tom Wallace conduce un’esistenza normalissima con la moglie Anne e il figlioletto Richard. Una sera, durante una festa in casa di amici, suo cognato Phil dichiara di poter compiere esperimenti di ipnotismo, privando le persone delle loro inibizioni; ed è proprio Tom, per quanto scettico, a essere scelto per una dimostrazione. Al termine della serata, però, scopre che la sua mente si è trasformata in un canale aperto, in grado di captare le onde telepatiche e di leggere nel pensiero delle persone a lui vicine. Tom inoltre entra in contatto con l’inquietante presenza di una giovane donna, uno spirito che sembra vivere in casa sua: Helen Driscoll. Ma chi è costei? E qual è il messaggio che i suoi occhi imploranti hanno per lui?
Un nuovo capolavoro di Richard Matheson, nel quale l’autore, in un crescendo di tensione e colpi di scena, fa irrompere l’inverosimile nella vita quotidiana, coinvolgendo il protagonista in una disperata lotta per non scivolare nel baratro della follia e per non perdere ciò che più caro ha al mondo: l’amore per la sua famiglia.
Incipit:
IO SONO HELEN DRISCOLL
(A Stir Of Echoes, 1958)
1
Il giorno in cui la cosa iniziò, un torrido sabato d'agosto, avevo lasciato l'ufficio poco dopo mezzogiorno. Mi chiamo Tom Wallace, lavoro per gli stabilimenti della North American Aircraft di Inglewood, in California, all'Ufficio Pubblicità. Allora abitavamo a Hawthorne, in una casa d'affitto a un piano solo, con due camere da letto, di proprietà di Mildred Sentas, una delle nostre vicine. Frank Wanamaker, un altro vicino, e io, eravamo soliti andare insieme allo stabilimento, usando a turno la mia o la sua macchina. Ma a Frank non piaceva lavorare il sabato, e appunto quel giorno era riuscito ad assentarsi con una scusa. Così stavo rincasando da solo.
Mentre svoltavo nella Tulley Street, vidi la Mercury del '51 parcheggiata di fronte a casa nostra: Phil, il fratello di Anne, era venuto a trovarci. Mio cognato era laureando in psicologia all'Università di Berkley, California, e spesso veniva a Los Angeles per il fine settimana. Quella era la prima volta che veniva a trovarci nella casa nuova, dove avevamo traslocato da due mesi soltanto.
Imboccai il breve viale d'ingresso e fermai la Ford davanti alla rimessa. Dall'altra parte della strada la moglie di Frank Wanamaker, Elizabeth, strappava le erbacce dal prato di casa. Mi sorrise alzando una mano guan-tata. Le restituii il saluto, smontai dalla macchina e raggiunsi il portico. Mentre salivo i due scalini vidi che Elizabeth si rialzava a fatica, rassettandosi la veste da gestante. Il bambino doveva nascere fra tre mesi. Il primo rampollo dei Wanamaker dopo sette anni di matrimonio.
Aprii la porta d'ingresso ed entrai nel soggiorno. C'era Phil seduto al tavolo di cucina, davanti a una bibita. Aveva circa vent'anni, era alto, snello, con i capelli scuri tagliati a spazzola. Mi diede un'occhiata e sorrise.
«Ciao, cognato» disse.
«Ciao.» Mi tolsi la giacca e l'appesi nel guardaroba. Anne mi accolse sulla porta della cucina con un sorriso e un bacio.
«Come sta la mammina?» le chiesi dandole due colpetti leggeri sulla pancia.
«Ingrossa» sospirò lei.
Risi e la baciai di nuovo.
Esistono le forze soprannaturali? È possibile essere travolti da ciò che viene quotidianamente mascherato dalla vita? È questo il tema del romanzo Io sono Helen Driscoll di Richard Matheson, ora pubblicato in italiano da Fanucci, che nel 1999 aveva ispirato il film Echi mortali diretto da David Koepp, con la partecipazione di Kevin Bacon.
Il protagonista della storia è Tom Wallace la cui inquietante esperienza di telepatia, successiva a un esperimento ipnotico, diventa sempre più coinvolgente e carica di tensione. È follia o sono semplici capacità “para” o “super” normali della mente umana quelle che consentono di percepire cose che altri nemmeno immaginano? Sono abilità che solo quando il protagonista riuscirà ad avere piena coscienza di sé diventeranno una dote che gli permetterà di svelare il mistero legato alle sue continue visioni e di quello che da lui inizialmente è ritenuto lo spettro di Helen Driscoll.
La vita monotona e minimamente coinvolgente di Tom si tramuta in un'avventura incredibile da quando inizia ad avere poteri “particolari” che gli consentiranno di sciogliere l'intreccio legato alla morte di Helen Driscoll. L'intero vicinato è coinvolto ma tutti fingono di non sapere… Fino a quando Tom, rassicurato anche dal conforto continuo offerto dalla moglie, riesce a smascherare i colpevoli e a ridare pace ad uno spirito da troppo tempo afflitto.
Il linguaggio scarno, diretto e quasi cinematografico è l'essenza attraverso cui Matheson travolge il lettore e lascia il protagonista in una condizione di perenne suspense. La descrizione ridotta al minimo detta i ritmi veloci dell'intreccio nel quale non si riscontrano digressioni né tanto meno interventi autoriali; è l'immagine a predominare, accompagnata dalla parola che serve solo a sfumare scene e personaggi ben evidenziati dall'azione in sé: non stupisce che il vincitore del premio Edgar Allan Poe e del Bram Stoker alla carriera sia fonte di ispirazione per molti scrittori di romanzi gialli, di racconti di fantascienza, horror e fantasy proprio come Stephen King.
Il tema è affascinante: non riuscire a “vedere” e non poter conoscere o l'essere assorbiti da una realtà nuova e più profonda, più intensa e sicuramente meno controllabile è il bivio di fronte a cui non si può scegliere ma lasciarsi trasportare dall'evolversi della situazione fino a quando la forza delle cose si sovrappone all'energia e alla volontà di qualsiasi essere umano. Sono l'instabile condizione umana ed il passato (che ritorna al presente per condizionare il futuro) ad essere messi in discussione nell'incertezza di una confusa disperazione. Io sono Helen Driscoll è un altro classico dell'inverosimile che sicuramente otterrà lo stesso successo di Io sono leggenda, di cui l'autore può vantare la vendita di 50.000 copie e l'adattamento a tre film tra cui il più recente del 2008 con Will Smith.
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