Titolo originale: Close to the Bone
Titolo italiano: Vicino al cadavere Autore: Stuart MacBride
1ª ed. originale: 2014
Data di pubblicazione: 05/03/2015
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: Newton Compton
Collana: Gli insuperabili
Traduzione: Francesca Noto
Pagine: 476
Stuart MacBride è nato il 27 febbraio 1969 a Dumbarton in Scozia e cresciuto ad Aberdeen. Ha studiato architettura all'Università a Edimburgo. Ha fatto vari lavori, tra cui l'addetto alle pulizie e lo sviluppatore di applicazioni per l'industria, prima di intraprendere la carriera di scrittore. MacBride ha affermato che il genere che preferisce scrivere è quello fantascientifico; nonostante ciò è diventato famoso con dei romanzi gialli. Infatti proprio grazie alla serie del sergente Logan McRae ha ottenuto un buon contratto editoriale. Inizialmente questo accordo prevedeva la pubblicazione di tre libri riguardanti il sergente Logan; successivamente, vista la popolarità della serie, il contratto è stato esteso a sei libri. Nel 2009 ha firmato un altro accordo che gli permette di scrivere comunque altri due libri su Logan e due romanzi autonomi.
Vive nel nord-est della Scozia con la moglie, Fiona.
Serie con il sergente Logan McRae:
2005 - Il collezionista di bambini (Cold Granite)
2006 - Il cacciatore di ossa (Dying Light)
2007 - La porta dell'inferno (Broken Skin)
2008 - La casa delle anime morte Flesh House)
2009 - Il collezionista di occhi (Blind Eye)
2010 - Sangue nero (Dark Blood)
2011 - La stanza delle torture (Shatter the Bones)
2014 - Vicino al cadavere (Close to the Bone)
2015 - Scomparso (The Missing and the Dead)
2015 - 22 Dead Little Bodies
2016 - In the Cold Dark Ground
Altri romanzi:
2009 - Messaggeri di morte (Halfhead)
2012 - Cartoline dall'inferno (Birthdays for the Dead)
2014 - Omicidi quasi perfetti (A Song for the Dying)
Ancora inediti in Italia:
2008 - Sawbones
Il primo corpo è incatenato a un palo: strangolato e pugnalato, con uno pneumatico che ancora brucia intorno a quel che resta del collo. Si tratta di un'esecuzione della malavita o di qualcosa di molto più complesso? Qualcuno sta lasciando piccoli frammenti di ossa fuori della roulotte dell'ispettore Logan McRae, ma lui pensa di avere cose più urgenti cui pensare. Bande di narcotrafficanti rivali sono in lotta per il controllo del territorio, una coppia di adolescenti è scomparsa, qualcuno sta mutilando immigrati asiatici con strani, orripilanti rituali stregoneschi e Logan deve pure fare i conti con una nuova e ambiziosa detective, con una montagna di scartoffie, e con la sgradita attenzione sia da parte dei superiori che dei boss della criminalità locale. Per non parlare del suo capo diretto, la sguaiata, offensiva, perennemente urlante, irresistibile commissario capo Steel. Quando un altro corpo viene ritrovato, le somiglianze tra i vari omicidi non possono più essere ignorate. E forse quei frammenti di ossa legati con un grazioso nastrino sono più importanti di quanto sembrino...
Incipit:
CAPITOLO 1
La donna stringe tra le dita la scatola di fiammiferi. Si lecca le labbra. Ha provato e riprovato quelle parole fino a sentirle perfette. «Hai niente da dire, prima che esegua la sentenza?».
L’uomo inginocchiato sul pavimento del magazzino alza lo sguardo su di lei. Sta tremando, e mugola pietosamente dietro alla maschera che gli copre il volto. «Oh Dio, oh Gesù, oh Dio, oh Gesù…». Le catene intorno ai suoi polsi e alle sue caviglie tintinnano contro il palo di metallo. Una zaffata di accelerante si alza nell’aria dallo pneumatico incastrato sopra la testa e le spalle. Gomma nera e paraffina.
«È troppo tardi per questo», dice lei con un sorriso. «Thomas Leis…».
«Ti prego, non devi farlo!».
Il sorriso si smorza. Sta rovinando tutto. «Thomas Leis, sei stato giudicato colpevole di stregoneria…».
«Non sono uno stregone, è uno sbaglio!».
«…e condannato a bruciare sul rogo fino a che morte non sopraggiunga».
«Io non ho fatto niente!».
Ad Aberdeen, in un cimitero di automobili è trovato il cadavere di un uomo, pugnalato, strangolato e bruciato, incravattato a uno pneumatico ancora in fiamme. Non è l’unico caso di cui si deve occupare l’ispettore McRae: una coppia di adolescenti è scomparsa, e degli immigrati asiatici sono massacrati di botte, forse in una faida x il controllo della droga. Sono presto scoperti altri corpi, torturati con inquietanti riti stregoneschi.
Lo spunto è interessante, ma la storia è lentissima e confusa, con troppi personaggi, digressioni inutili e prolisse, tanto da assomigliare a un puzzle con tessere mancanti. Sono troppe le pagine dedicate ai battibecchi tra gli agenti di polizia con un linguaggio volgare e infantile. Un episodio disgustoso ed espressioni colorite possono rendere il racconto più realistico ma McBride esagera, rischiando di trasformare i suoi protagonisti in caricature anche sgradevoli. Tutti i personaggi, anche quelli di contorno, non sono esattamente piacevoli e evidenziano una accentuata volgarità nell’aspetto, nel linguaggio, nei modi, in una ambientazione urbana desolata, sporca, decadente, da risultare forse un tantino fastidiosa. MacBride narra una storia a metà tra commedia di costume e giallo horror kitsch e splatter, che lascia una sensazione d’incompiutezza. Troppi riferimenti a situazioni precedenti rendono poco comprensibile il racconto a chi non abbia letto gli altri romanzi sull’ispettore McRae.
McBride sa scrivere pagine di tensione straordinaria, nelle descrizioni dei pensieri e del comportamento del killer, e nelle poche scene di azione, ma sono tanti, troppi, gli episodi inutili e irrilevanti, le battute di gossip da avanspettacolo.
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