Titolo originale: Onda su onda Paese: Italia Anno: 2016 Durata: 102 minuti Genere: Commedia
Soggetto: Rocco Papaleo, Valter Lupo e Federica Pontremol Sceneggiatura: Rocco Papaleo, Valter Lupo e Federica Pontremol Fotografia: Maura Morales Bergmann Montaggio: Christian Lombardi Musiche: Francesco Accardo, Rudy Pusateri Scenografia: Sonya Peng Costumi: Grazia Colombini Trucco: Paola Cristofaroni, Aldina Governatori Produttore: Fabio Lombardelli, Alberto Monte Produzione: Indiana Production, Less Is More Produzioni, Warner Bros. Entertainment Italia Distribuzione: Warner Bros. Pictures Data di uscita: 18 Febbraio 2016 (Cinema)
Ruggero è un cuoco solitario e Gegè un esuberante cantante che deve raggiungere Montevideo per un concerto, occasione imperdibile per il suo rilancio. All’inizio tra i due non corre buon sangue, ma un evento inaspettato li costringerà ad una amicizia forzata. Nella capitale uruguagia li accoglierà una donna, Gilda Mandarino, l’organizzatrice dell’evento. Ma non tutto andrà come previsto... A Montevideo si intrecceranno i destini e le vite di due uomini diversi ma accomunati dallo stesso desiderio di rinascita.
[b] Che Onda su Onda nasca da una suggestione visiva e musicale - un’orchestrina che suona sul ponte di una nave mercantile - lo si capisce subito, perché la prima "avventura acquatica" di Rocco Papaleo ha l’immediatezza di una folgorazione, di una sensazione che parte dallo stomaco e soltanto dopo arriva alla testa sotto forma di un’idea tradotta in personaggi, situazioni, battute di dialogo e soprattutto in un racconto che al vorticoso agire preferisce la pigra indolenza della sospensione.
Cullato da un mare non in tempesta, il regista di Basilicata coast to coast è andato ancora avanti nella ricerca di un cinema "altro", trovandolo - dopo l'esperienza di Una piccola impresa meridionale - in un microcosmo di pochi metri, delimitato da poppa, prua e parabordi. Lontano dalla sua terra, e dalla terraferma, ha perfezionato il suo stile e si è lasciato guidare da un realismo che proprio realismo non è, e che forse, senza scomodare nessun maestro con azzardati paragoni, si potrebbe chiamare realismo poetico o magari fantastico, oppure semplicemente tenero, perché nel film mozzi, capitani e cuochi sono tutti attraversati da uno stupore dolcemente infantile, da uno spontaneo amore per la vita e una paura di assaporarla fino in fondo che determinano il loro agire e parlare.
E' una bella umanità da fotografare questa, e da rendere protagonista di una storia, ed ecco perché, quando è a bordo del cargo capitanato da Massimiliano Gallo, Onda su onda è perfetto, così come è impeccabile Alessandro Gassmann nei panni del cuoco malinconico Ruggero, uomo giusto e introverso che somiglia all'attore più di tanti maschi alfa da lui interpretati di recente. Ma poi l’imbarcazione approda a Montevideo e, anche se lo scenario comincia subito ad adattarsi al ritmo della narrazione - accogliendo nella sua pancia molle un uomo fragile e un artista dal bilancio esistenziale fallimentare - l’incanto un po’ si spezza, ad eccezione dei momenti in cui rifanno sporadicamente capolino i membri dell'equipaggio.
Sospesi i due protagonisti lo sono ancora, mentre passeggiano per strade semideserte o sognano la felicità guardando macchie di umidità sui muri. Assecondati da architetture imperfette, danno corpo con grande naturalezza alle incertezze dei loro io ingarbugliati e alla bizzarria dell'amicizia che li unisce: peccato però che a trasformare il duetto in un terzetto, guastando la goliardia con la leggiadria, debba arrivare un personaggio femminile che addomestica lo spirito anarchico di Papaleo regista chiudendo la sua storia in un recinto di arcinoti escamotage narrativi che finiscono per semplificarla e svilirla. Certo, i buddy fanno del loro meglio per ricreare attimi di magia fra uno scambio di persona e una bugia, e ci riescono (per esempio quando discutono di come vada tenuto un microfono), ma soprattutto nella parte conclusiva Onda su Onda soffre un po' di mancanza di originalità, oltre che di mal di terra.
Papaleo non si è perso dopo il suo primo e secondo film. Al contrario, è proprio con questo terzo che ha trovato un suo linguaggio. Se avesse lasciato i suoi personaggi in attesa, e se avesse risolto appena i loro dilemmi, lasciando che fosse l'incompiutezza che li caratterizza a regolarne i destini, sarebbe riuscito davvero a fare qualcosa di nuovo. Sarà per la prossima volta. Di tempo, caro Rocco, ce n'è.[b]
Code:
Generale
Nome completo : Onda.Su.Onda.2016.iTALiAN.AC3.DvdRip.XviD-FoRaCrEw[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,47 GiB
Durata : 1o 38min
Bitrate totale : 2.141 Kbps
Film : Onda Su Onda 2016
Regista : FoRaCrEw
Soggetto : Onda Su Onda 2016
Creato con : Nandub v1.0rc2
Compressore : Nandub build 1853/release
Copyright : DvdRip
Commento : ac3 6ch
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : No
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Personalizzato
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1o 38min
Bitrate : 1.684 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 25,000 fps
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.308
Dimensione della traccia : 1,16 GiB (79%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Estensione modo : CM (complete main)
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 1o 38min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 448 Kbps
Canali : 6 canali
Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE
Frequenza campionamento : 48,0 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 316MiB (21%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 40 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
|