Titolo Album: Caustic love Artista: Paolo Nutini Data di pubblicazione: 11/04/2014 Durata: 50 minuti e 5 secondi Genere: Pop Dischi: 1 Tracce: 13 Produttore: Paolo Nutini, Dani Castelar Etichetta: Warner Music UK Ltd
01 - Scream (Funk My Life Up) 03:09
02 - Let Me Down Easy 03:32
03 - Bus Talk (Interlude) 01:30
04 - One Day 05:06
05 - ExplicitNumpty 03:54
06 - Superfly (Interlude) 01:13
07 - Better Man 05:29
08 - Iron Sky 06:13
09 - Diana 03:35
10 - Fashion (feat. Janelle Monáe) 03:06
11 - Looking For Something 06:21
12 - Cherry Blossom 06:17
13 - Someone Like You 02:09
Nato in Scozia il 9 gennaio 1987, Paolo Nutini ha la sua occasione quando, nel 2003, viene chiamato a intrattenere il pubblico durante i festeggiamenti del suo concittadino David Sneddon, vincitore della prima serie di “Fame Academy”, un programma televisivo scopritore di talenti della BBC. Un manager lo nota e da lì inizia la sua carriera. A 17 anni si trasferisce a Londra dove si esibisce nei locali della città. La svolta arriva su Internet. Grazie al passaparola, un paio di suoi brani diventano tra i più scaricati. La casa discografica Atlantic lo mette sotto contratto per THESE STREETS. Il disco esce in Gran Bretagna nel 2006 anticipato dal singolo “Last request”. Dopo alcuni mesi l’album supera il milione di copie vendute: dal lavoro vengono estratti i tre singoli “Jenny don’t be hasty”, “Rewind” e “New shoes”. Quest’ultimo è il primo singolo per il mercato americano.
Nel 2008 la musica di Nutini viene inserita nella colonna sonora della trasposizione cinematografica del libro di Irvin Welsh “Ecstasy: three tales of chemical romance”. Il nuovo album, inizialmente previsto per il giugno del 2008, esce alla fine nel 2009: si intitola SUNNY SIDE UP ed è prodotto da Ethan Johns (Kings Of Leon, Ryan Adams). Nel 2010 Nutini fa incetta di premi: riceve fra gli altri un Ivor Novello per l’album e un Q Award come miglior artista maschile. Nel luglio 2012 si esibisce durante la cerimonia d’apertura dei giochi olimpici estivi di Londra. Ospite di Sanremo 2014, dove fra le altre cose interpreta “Caruso” in lingua italiana, Nutini annuncia l’uscita in aprile del terzo album CAUSTIC LOVE.
Discografia essenziale: 2006 - These streets
2009 - Sunny side up
2014 - Caustic love
Sito ufficiale di Paolo Nutini
Alzi la mano chi 8 anni fa avrebbe scommesso su Paolo Nutini. Certo, sì: ebbe successo. Era più o meno la metà degli anni zero, il periodo in cui esplose anche James Blunt, quelli in cui un ragazzino scozzese dal nome italiano rischiava di sembrare solo un altro cantautore un po' mieloso, pronto a occupare le classifiche (e a prendersi guegli stessi sberleffi che perseguitano ancora James Blunt, a cui lui risponde con ironia sui social network). Scommettere sulla sua credibilità e su un’evoluzione di questo genere? Chi ci avrebbe creduto?
Già in “These streets” (2006) c’era ben più di un indizio, a volerlo leggere. Poi arrivò “Sunny side up” (2009) ed ecco la sorpresa: un disco tra reggae e vintage, ben più maturo dei venti e qualcosa anni del ragazzo, prodotto da quella vecchia volpe di Ethan Johns. Altra lunga pausa, altro disco, altra sorpresa: “Caustic love”.
Oddio, chiamarla sorpresa a questo punto non è più corretto. Ma certo è che l’intro scura di “Scream (Funk my life up)” è qualcosa che non ti aspetti come primo singolo da uno che è stato lontano dalle scene per anni e che ha questa storia. E il sound retro-soul continua con “Let me down easy”, aggiornato con un piglio e un beat che ricorda un po’ le (belle) cose fatte dagli Heavy. E così via.
Non c’è nulla di nuovo, alla fine in “Caustic love”. Ci sono echi del lavoro di modernizzazione della musica black che Mark Ronson ha fatto su Amy Winehouse, ci sono canzoni che sembrano uscite dal catalogo Stax e da quel mondo. E c’è sempre quell’amore per suoni, vintage che è il vero segno di continuità tra “Sunny side up” e questo album. Ma quello che c’è è perfettamente dove deve essere, scritto e arrangiato come si deve: pura classe. E sì che ora non ha neanche più un produttore d'esperienza a coprire le spalle: “Caustic love” se l’è inciso quasi da solo, con Dani Castelar (che prima era “solo” un ingegnere del suono), visto che altri produttori lo hanno rifiutato. E ha vinto lui.
Basta prendere una canzone come “Better man”: una ballata classica che più classica non si può, ma dove non c’è una virgola fuori posto, a partire dalla voce, che con un’interpretazione pulita ma sentita allontana di un bel po’ il rischio-banalità, sempre dietro l’angolo in brani come questi.
Per non parlare di “Iron sky”, che è il gioiello dell’album: “cinematografica”, si dovrebbe dire, e non perché Nutini si permette di inserire il monologo di Charlie Chaplin ne “Il grande dittatore”, ma per il crescendo scenografico di batteria, archi e fiati.
E’ tutto così, “Caustic love”. Forse non ha un singolone, un brano appiccicoso da canticchiare - anche se il duetto con Janelle Monae su “Fashion” non scherza. Ma non è questo il punto. Il punto è che un album caldo, nei suoni e nell'interpretazione, con ottime canzoni e personalità.
Rockol.it
Code:
Generale
Nome completo : Paolo Nutini - Caustic Love (2014)[MT]\01 - Scream (Funk My Life Up).mp3
Formato : MPEG Audio
Dimensione : 7,25MiB
Durata : 3min 9s
Modo bitrate generale : Costante
Bitrate totale : 320 Kbps
Album replay gain : -8,0 dB
Album : Caustic Love
Album/Esecutore : Paolo Nutini
Traccia : Scream (Funk My Life Up)
Traccia/Posizione : 01
Traccia/Totale : 13
Esecutore : Paolo Nutini
Pubblicato da : Atlantic
Genere : Pop
Data registrazione : 2014
Compressore : LAME3.99r
Copertina : Yes
Tipo di copertina : Cover (front)
Copertina MIME : image/jpeg
Audio
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
Durata : 3min 9s
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 320 Kbps
Canali : 2 canali
Sampling rate : 44,1 KHz
Modo compressione : Con perdita
Replay gain : -8,00 dB
Replau gain peak : -1.000000
Dimensione della traccia : 7,22MiB (99%)
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 3 -lowpass 20.5
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