Titolo originale: Point Break Paese: USA Anno: 2016 Durata: 114 minuti Genere: Azione, Crimine
Soggetto: Kurt Wimmer, Rick King, W. Peter lliff -remake dell'omonimo film del 1991 Sceneggiatura: Kurt Wimmer Fotografia: Ericson Core Montaggio: Thom Noble, John Duffy, Gerald B. Greenberg Musiche: Junkie XL Scenografia: Udo Kramer Costumi: Lisy Christl Trucco: Federico Carretti, Thalía Echeveste, Teressa Hill, Dana Kalder, Doreen Kindler e altri Effetti speciali Rene Barthel, Robert Benavidez, Gerold Bublak, Donnie Dean, Silvia Di Sopra e altri Produttore: John Baldecchi, Dana Belcastro, Yolanda T. Cochran, Christoph Fisser, Broderick Johnson, Andrew Kosove, Henning Molfenter, Christopher Taylor, David Valdes, Kurt Wimmer, Charlie Woebcken Produzione: Alcon Entertainment, DMG Entertainment, Ehman Productions, Studio Babelsberg Distribuzione: Eagle Pictures Sito ufficiale: www.pointbreakmovie.com Sito italiano: www.pointbreak-ilfilm.it Data di uscita: 27 Gennaio 2016 (al cinema)
In “Point Break”, action thriller concentrato di pura adrenalina, Johnny Utah (Luke Bracey), giovane agente dell’FBI, si infiltra in un gruppo itinerante di atleti amanti del brivido, capeggiati dal carismatico Bodhi (Edgar Ramirez). Gli atleti sono sospettati di crimini perpetrati in maniera estremamente inusuale. Sotto copertura, con la moglie costantemente esposta a imminenti pericoli, Utah dovrà trovare chi è la mente che si nasconde dietro crimini apparentemente inconcepibili. Un film che dal primo all’ultimo frame è un distillato di atleticità e prestanza fisica come mai prima d’ora. Un action adventure interpretato dai migliori atleti a livello mondiale di surf su onde giganti, lancio in tuta alare, snowboard, free climbing, e motor cycling ad alta velocità.
Johnny Utah è un nome noto tra gli youtubers appassionati di sport estremi. È famoso per non aver mai avuto paura di nulla e per la tragedia che lo ha colpito e allontanato dal giro. Spinto dalla volontà di entrare nel FBI, per dimostrare le proprie capacità investigative, Johnny ritorna nell'ambiente e riesce a farsi coinvolgere dal gruppo di atleti estremi capeggiato da Bodhi. È convinto che siano loro i responsabili di alcune tra le più spettacolari rapine degli ultimi tempi, così come è convinto di aver intuito il loro piano: portare a compimento le "otto prove di Ozaki", un percorso verso l'illuminazione spirituale che spinge la sfida fisica oltre gli umani limiti. Armato solo di una camicia a scacchi, Johnny parte per scalare a mani nude le Angel Falls venezuelane, acchiappare le onde del decennio a Maui e volare in wingsuit dentro il vuoto pneumatico di una lunga sequenza-chiave. Volendo, non ci sarebbe stato niente di grave se un film come questo, pensato per incontrare un pubblico abituato a surfare in rete alla ricerca delle immagini più vertiginose e per soddisfare la volontà di sfoggio del regista "in macchina" (Core è anche direttore della fotografia, credito di gran lunga più importante nel caso specifico), si fosse limitato ad essere un catalogo di imprese mozzafiato, legate tra loro da una corda narrativa semplice e resistente. Invece, il copione contesta in apertura l'esibizionismo al soldo delle multinazionali, della visibilità e della vanità, e alza un'impalcatura destinata a contenere una filosofia eco-zen che non ha però l'abilità di costruire, lasciando ovunque le tracce pesanti e scomode di un evidente scheletro vuoto. Del film della Bigelow restano solo i nomi dei personaggi: non c'è davvero nient'altro che possa collegare i due Point Break, ma anche il confronto più rapido e istintivo con i protagonisti dell'originale evidenzia le drammatiche mancanze del secondo. Là dove tra Keanu Reeves e Patrick Swayze vibrava l'incontro tra gli opposti, con la magnifica ossessione che ne seguiva, qui non c'è vibrazione alcuna, perché Bodhi è tutt'al più un Robin Hood confuso e Johnny non è nessuno: il film non gli dà modo di creare alcun legame né di passare per un attimo dall'altra parte o di subirne il fascino. Quel che più delude, però, è l'incuria con cui, forti delle bravate sulla neve o tra le onde, gli autori trattano l'aspetto narrativo: non c'è dialogo che non urti le orecchie, non c'è ricostruzione più inverosimile delle dinamiche investigative fuori e dentro la sede del Bureau, né alcun gioco di maschere a rinnovare l'illusione e il cinema con essa.
Code:
Generale Nome completo : Point.Break.2015.iTALiAN.BDRiP.XviD-HDi[MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,99 GiB Durata : 1o 53min Bitrate totale : 2.497 Kbps Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release) Compressore : VirtualDubMod build 2540/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 1 Impostazioni formato, QPel : No Impostazioni formato, GMC : No warppoints Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263) ID codec : XVID ID codec/Suggerimento : XviD Durata : 1o 53min Bitrate : 1.848 Kbps Larghezza : 720 pixel Altezza : 304 pixel Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1 Frame rate : 23,976 fps Spazio colore : YUV Croma subsampling : 4:2:0 Profondità bit : 8 bit Tipo scansione : Progressivo Modo compressione : Con perdita Bit/(pixel*frame) : 0.352 Dimensione della traccia : 1,47 GiB (74%) Compressore : XviD 67 Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Estensione modo : CM (complete main) Impostazioni formato, Endianness : Big ID codec : 2000 Durata : 1o 53min Modalità bitrate : Costante Bitrate : 640 Kbps Canali : 6 canali Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE Frequenza campionamento : 48,0 KHz Modo compressione : Con perdita Dimensione della traccia : 521MiB (26%) Allineamento : Audio splittato Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame) Intervallo pre caricamento : 500 ms
|