"Hellsing Ultimate OVA Series" è praticamente un remake di una serie ben nota: ideata dalla mente del mangaka Hirano Kota, pubblicato nelle pagine di Young King Ours della Shônen GahoSha, consta di 10 tankobòn più un piccolo prequel (The Dawn), ed ha già goduto di una trasposizione animata grazie ad una serie tv di 13 episodi. Adesso viene riproposta in questa edizione home video, quindi se da un lato manca un pò di il "piacere della prima visione" (storia ancor più fedele al manga rispetto a quanto visto nella serie tv) d'altro canto la diversa natura del progetto permette di affermare che, almeno sul piano visivo e dello spettacolo, ci troviamo di fronte alla migliore delle sue incarnazioni.
Vampiri. Ghouls. Religioni ed esoterismo. Questi gli ingredienti base per la costruzione dell'ambientazione. Lady Integra W. Hellsing eredita dal padre l'omonima organizzazione, dedita all'eliminazione dei mostri che infestano sempre più frequentemente le città della protestante Inghilterra. Ma per combattere questi esseri sovrannaturali serve qualcuno di ancora più potente, così anni ed anni di ricerca scientifica hanno portato infine l'Hellsing alla creazione di un vero signore dei non morti: Alucard (notare l'originale anagramma del mito). Un vampiro dalla parte degli umani? No, un vampiro al servizio personale di Lady Integra. Entrano poi in scena anche Seras Victoria, giovane vergine che riceverà il "bacio" di Alucard, e padre Alexander Andersen, colomba fautrice del cristiano "porgi l'altra guancia" nonché asso della squadra Iscariota 13 del Vaticano. Ben presto si delinea così una cruenta lotta tra organizzazioni mistico-religiose, tra le quali non potevano mancare i consueti ammiratori della svastica, vista l'enorme influenza nel campo dell'animazione nipponica che hanno sempre avuto gli aneddoti sull'interesse dei nazisti per l'esoterismo.
Devono esser chiari alcuni aspetti: questo titolo non nutre particolari ambizioni speculative, punta tutto sul carisma dei suoi protagonisti e delle sue atmosfere, definite le aspettative non si potrà che apprezzare l'ottimo lavoro svolto sia nella caratterizzazione dei personaggi che per quanto concerne le animazioni. Queste ultime, ad opera dello Studio Satelight (con Geneon Entertainment alle spalle), sfoggiano diverse tecniche, dalla ComputerGrafica usata più o meno a proposito fino allo slow motion. Alla regia si nota poi la predilezione di Tomokazu Tokoro per certe soluzioni visive ripetute più volte, nonché per le armi ed i primi piani |
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