Titolo Originale: Nel continente nero Nazione: Italia Anno: 1992 Genere: Commedia drammatica Durata: 117 minuti Regia: Marco Risi Soggetto: Maurizio Tedesco, Marco Risi, Andrea Purgatori Sceneggiatura: Andrea Purgatori, Marco Risi Montaggio: Franco Fraticelli Musiche: Manuel De Sica Fotografia: Mauro Marchetti Scenografia: Davide Bassan Costumi: Roberta Guidi Di Bagno Casa di produzione: Trio cinema Distribuzione: Penta Distribuzione Data di uscita:luglio 1992 (al cinema)
Diego Abatantuono interpreta Fulvio Colombo Corso Salani interpreta Alessandro Benini Anna Falchi interpreta Irene Ivo Garrani interpreta Monsignor Fantazzini Gianfranco Barra interpreta Sparafico Maurizio Mattioli interpreta Alberto Tony Sperandeo interpreta Don Secondino Marco Risi Regista
Il giovane e brillante manager Alessandro Benini sta illustrando in una importante riunione il suo brevetto su di un codice fonetico per il telefono, quando la madre lo avverte di aver ricevuto da Mombasa la notizia della morte del padre, Alfonso, partito da venti anni e del quale non avevano più saputo nulla. Alessandro, partito per il Kenia con la fidanzata Irene, e raggiunta Malindi (una cittadina sull'Oceano Indiano dove c'è una numerosa colonia di italiani), assiste al funerale del padre e conosce il combattivo missionario locale, il quale, dopo una dura orazione funebre, fa cantare "Volare" ad un coro di negretti. Alfonso è morto appunto in un incidente di volo, di notte, perchè le luci del campo d'atterraggio erano spente. Il giovane apprende che il padre possedeva una villa e delle piantagioni, ma aveva anche moltissimi debiti e per questo motivo il capo della polizia locale gli sequestra il passaporto, in attesa che vengano pagati tali debiti. Intanto Benini viene arrestato con un pretesto, e rilasciato quando la sua cauzione viene pagata da Fulvio Colombo, socio del defunto Alfonso, il quale vuole apparirgli come un salvatore, ma è in realtà il creditore unico di suo padre. Egli è uno scaltro e spregiudicato affarista, che gli si professa amico e lo intrappola invece con mille chiacchiere, riuscendo a farlo trattenere a Malindi per un processo per debiti, che fa sempre rinviare da un avvocato di colore. La colonia italiana di Malindi è composta da affaristi, legati da vari intrallazzi, tutti soggetti a Colombo, che temono, e fra essi l'onorevole Sparafico, personaggio importante, ma corrotto, e perfino un vescovo di pochi scrupoli, il quale non esita a ribattezzare un ragazzino di undici anni (pur sapendo benissimo che è già stato battezzato), per farsi fotografare in questo importante momento. Ripartita Irene per l'Italia, Alessandro è sempre più circuìto da olombo, che vuole l'eredità, ma anche la sua amicizia. Invece il giovane ha capito che potrà lasciare il Kenia solo quando avrà firmato la cessione dei suoi beni, cosa che egli fa. Ormai in procinto di partire, Benini viene portato da Colombo a visitare le rovine di un'antica città, dove Fulvio vorrebbe fare una bella residenza solo per loro due, ma, mentre Benini rifiuta, Fulvio viene morso da un serpente mamba, e muore in pochi istanti, negando sempre che Alfonso sia morto per suo ordine. Alessandro saluta il missionario, al quale comunica di aver lasciato alla missione il suo terreno, quindi parte per l'Italia.
Tornano i favolosi anni Sessanta, di cui siamo simpatizzanti, con una tipica commedia all’italiana, intelligente, spiritosa e non innocua, con cui Risi junior ricalca Risi senjor, citando col senno di trent’anni dopo "Il sorpasso", "Una vita difficile", "Il gaucho". Tornano con il personaggio dell’italiano "gassmaniano" medio e cialtrone, ricattatore, vitale, sbruffone, estroverso, razzista, malarico, imbroglione che cita il nome di Mao invano: è un simpatico Diego Abatantuono con pizzo e codino, in stato di grazia espressiva, con una misura d’attore ormai padrone della scena. è lui che, arricchitosi nella dolce vita di Malindi, entra in un rapporto di odio.amore con il giovane manager introverso, arrivato in Kenya per seppellire il padre: sarà mal d’Africa per due. Ed è targata ’60 anche la colonna sonora (il titolo è l’inizio dei "Watussi" di Vianello), con cui ci "becchiamo" una Mina del ’65 e "A Saint Tropez", oltre ad altri gadget sociologici come "Volare" di Modugno in kiswahili, un brano di Hemingway letto al posto della Bibbia, il vecchio "Un, due, tre" di Tognazzi e Vianello, il faccendiere Sparafico (l’anagramma non è difficile) che parla al telefono con Giulio; e gli aiuti dall’Italia, roba di lana per 40 gradi. Andrea Purgatori e Marco Risi, sceneggiatori sintonizzati e abilissimi nel venare di amarezza il marmo brillante del racconto, sostengono che il vecchio "boom" sopravvive nella fauna pittoresca di Malindi. Dove si consuma il rapporto, per entrambi attraente, tra il 40enne truffaldino e il 30enne di buona cultura tecnologica. Al di là di tutto i due si piacciono, perfino con un romantico spinello notturno. Ma il destino decide che un mamba colpirà a morte Diego, mentre l’altro tornerà in Italia, naturalmente più maturo. Pur ambientato all’estero in panorami di lussi volgari (nel mondo, il film circola come "The Italians"), "Nel continente nero" riflette le vergogne nazionali e la morale di Tangentopoli, tracciando un identikit caratteriale del "ras" molto verosimile e impietoso. L’autore tocca brevemente anche temi ecologici, si concede uno "spot" turistico e qualche presenza inutile, come la fidanzata italiana; ma in compenso il missionario arrabbiato del bravo Sperandeo e il faccendiere Barra sono perfetti tasselli del "puzzle". Rispetto a "Mery per sempre" e "Muro di gomma", Marco Risi usa altri metodi di convincimento e, con una provvista di battute e di attori in forma (Corso Salani, con la sua tristezza borghese, dà benissimo la replica ad Abatantuono), fa rinascere la commedia all’italiana, ultimo genere storico e politico del nostro cinema.
Da Il Corriere della Sera, 20 settembre 1992
Code:
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Nome completo : F:\film\Nel continente nero.avi
Formato : AVI
Formato/Info : Audio Video Interleave
Formato/Family : RIFF
Dimensione : 705 Mb
Durata : 1h 51min
BitRate : 877 Kbps
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Codec : DivX 5
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