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(Bruce Lee) parte da Hong Kong per Roma[3] per aiutare un amico di famiglia, la cui nipote Chen Ching Hua (Nora Miao) ha aperto un ristorante insieme ad alcuni amici e al cugino Wang, il cuoco. Il ristorante suscita l'interesse della mafia locale, che intende trasformarlo in un'attività illecita. Non riuscendo a convincere i proprietari a vendere, i malavitosi[4] cercano di intimidirli, ma Tang riesce a sconfiggerli facilmente. Il boss mafioso allora, su suggerimento del suo assistente Ho, assume tre criminali esperti di arti marziali per contrastare Tang: il campione giapponese, il campione europeo (Robert Wall) ed il campione americano Colt (Chuck Norris).
Tang viene attirato insieme a Wang e gli altri dipendenti del ristorante in una trappola dove non fatica ad avere la meglio contro il campione europeo e giapponese. Gli altri rimangono ad occuparsi del lottatore giapponese (e poi vengono uccisi a tradimento da Wang, che si rivela essere il vero capo dell'organizzazione[5]), mentre Tang insegue Ho all'interno del Colosseo dove si troverà ad affrontare Colt. Dapprima Tang sembra in balia dell'avversario, ma poi si rialza e sfoggia il suo personale stile di arti marziali (lo stile del drago del titolo). Con quello tempesta di colpi Colt e gli rompe una gamba ma il terribile americano non accenna a cedere anzi gli si avventa contro e cosi' Tang è costretto ad ucciderlo strangolandolo. Eliminato il campione americano (di cui comunque Tang riconosce il valore concedendogli un ideale onore delle armi), Tang torna all'inseguimento di Ho. Lo raggiunge, e lo scopre insieme a Wang. I due vengono uccisi dal capo di Ho, giunto in quel momento, e che viene subito arrestato dalla polizia, avvertita da Hua. Finito tutto, Tang torna ad Hong Kong.
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