Titolo originale: De rouille et d'os Paese: Francia, Belgio Anno: 2012 Durata: 120 minuti Genere: Drammatico
Soggetto: Basato su un'omonima raccolta di racconti di Craig Davidson Sceneggiatura: Jacques Audiard, Thomas Bidegain Fotografia: Stéphane Fontaine Montaggio: Juliette Welfling Musiche: Alexandre Desplat Scenografia: Michel Barthélémy Costumi: Virginie Montel Trucco: Frédérique Ney, Alice Robert, Myriam Roger Effetti speciali Christophe Ballu, Olivier Marais, Julien Poncet de la Grave Produttore: Jacques Audiard, Martine Cassinelli, Pascal Caucheteux, Alix Raynaud Produzione: Why Not Productions, Page 114, France 2 Cinéma, Les Films du Fleuve, RTBF, Lumière, Lunanime, Canal+, Ciné+, ,France Télévision, Centre National de la Cinématographie, VOO, Vlaams Audiovisueel Fonds, Département des Alpes-Maritimes, Casa Kafka Pictures Movie Tax Shelter Empowered by Dexia Distribuzione: BiM Distribuzione Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/rustandbone Data di uscita: 05 Agosto 2012 (anteprima) - 04 Ottobre 2012 (al cinema)
Tutto comincia nel nord della Francia. Ali si ritrova improvvisamente con un figlio di cinque anni nelle sue mani. Sam è suo figlio, ma sa poco di lui. Senza casa, senza un soldo e senza amici, Ali si rifugia dalla sorella in Antibes. Qui le cose migliorano, loro vivono nel suo garage, e lei si prende cura della bambina. Ali si imbatte in Stephanie durante una rissa in un night club. Lui la accompagna a casa e le lascia il suo numero di telefono. Lui è povero, lei è bella e sicura di sé. Stephanie lavora con le orche in Marineland. Quando uno spettacolo finisce in tragedia, una chiamata nella notte li fa incontrare. Quando Ali la incontra, vede la sua principessa confinata su una sedia a rotelle: ha perso le gambe e la felicità. Lui la aiuta con amore ma senza compassione e pietà. E lei imparerà ad apprezzare nuovamente la vita.
Superare le barriere. Nel suo cinema, Jacques Audiard parla, con toni e modi differenti, quasi sempre di quello. Barriere fisiche, sociali, psicologiche.
Nel raccontare l'amicizia e l'amore tra Stephanie e Ali (lei giovane donna che per un incidente ha perso le gambe, lui giovane pugile spiantato con figlio di 5 anni a carico) Un sapore di ruggine e ossa fa appunto questo: prende due protagonisti prigionieri di sé stessi e li porta a superare le barriere, ad abbracciare (di nuovo o per la prima volta) la vita che attende appena oltre.
Ancor più di quelli che l'hanno preceduto, il nuovo film di Audiard - liberamente basato su una serie di racconti dell'americano Craig Davidson - racconta di un'umanità messa a durissima prova dalla vita e dalle sue personali ossessioni.
Un'umanità ferita nel corpo e (quindi) nello spirito, che trova nell'amore - per il regista, dichiaratamente, il vero protagonista - la spinta e la forza per ritrovare sé stessa.
E più i traumi o i modi sono bruschi e ruvidi, più è questo amore che travalica quello fisico per farsi quasi spirituale impone la via della delicatezza e della soavità e spinge, tramite l'ammirazione del coraggio, all’emulazione costruttiva.
Un sapore di ruggine e ossa è quindi un film tutto giocato su contrasti potenti e disturbanti, intenso nel raccontare in prima battuta i corpi e successivamente gli animi di Stephanie e di Ali. Forte di una consapevolezza formale e stilistica decisamente superiore alla media, Audiard cerca una messa in scena espressionista in maniera personale, capace di evocare con uguale efficacia gli squallori e le miserie da un lato, i riscatti e la bellezza dall’altro.
All'interno di un film tanto polarizzato, e così brutalmente (e programmaticamente) spietato nell’accumulo delle disgrazie, non tutto finisce però con l’essere centrato: e Un sapore di ruggine e ossa finisce con l’alternare momenti molto alti con altri meno efficaci e in odore di artificialità.
Ingabbiato dalle sue stesse esigenze, da una forzata necessità melodrammatica e da uno schema narrativo per sua natura rigido e costretto, finisce con l’essere il meno libero dei film di Audiard, quello che meno si concede alla deviazione o alla sospensione (brevi o prolungate, improvvise o preparate) capace di farlo scartare e di stupire.
Di Un sapore di ruggine e ossa rimangono allora impressioni forti e alcune emozioni intense, ma anche il senso di un’opera troppo consapevole e organizzata per essere riuscita del tutto.
La frase: - "Stai bene?"
- "E chi mi ammazza?".
Code:
Generale
Nome completo : Un.Sapore.Di.Ruggine.E.Ossa.2012.iTALiAN.MD.BDRip.XviD-BmA[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,37 GiB
Durata : 2h 2min
BitRate totale : 1 609 Kbps
Compressore : VirtualDub build 0/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo del formato : Advanced [email protected] Impostazioni del formato, BVOP : 1
Impostazioni del formato, QPel : No
Impostazioni del formato, GMC : No warppoints
Impostazioni del formato, Matrix : Personalizzato
Codec ID : XVID
Codec ID/Consiglio : XviD
Durata : 2h 2min
BitRate : 1 468 Kbps
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 352 pixel
AspectRatio : 2,045
FrameRate : 23,976 fps
ColorSpace : YUV
ChromaSubsampling : 4:2:0
BitDepth/String : 8 bits
Tipo di scansione : Progressivo
Bit/(Pixel*Frame) : 0.242
Dimensione della traccia : 1,25 GiB (91%)
Compressore : XviD 1.2.1 (UTC 2008-12-04)
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione del formato : Version 1
Profilo del formato : Layer 3
Format_Settings_Mode : Joint stereo
Format_Settings_ModeExtension : MS Stereo
Codec ID : 55
Codec ID/Consiglio : MP3
Durata : 2h 2min
Modalità : Costante
BitRate : 128 Kbps
Canali : 2 canali
SamplingRate : 48,0 KHz
Dimensione della traccia : 112 Mb (8%)
Allineamento : Audio allineato Durata interleave : 24 ms (0,58fotogramma)
Pre caricamento interleave : 480 ms
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