Titolo originale: Fùsi Paese: Islanda, Danimarca Anno: 2015 Durata: 94 minuti Genere: Drammatico
Sceneggiatura: Dagur Kári Fotografia: Rasmus Videbæk Montaggio: Olivier Bugge Coutté, Andri Steinn Musiche: Karsten Fundal, Dagur Kári Scenografia: Halfdan Pedersen Costumi: Helga Rós Hannam Trucco: Tinna Miljevic, Ásslaug Dröfn Sigurdardóttir Effetti speciali: Haukur Karlsson, Eggert Ketilsson Produttore: Bo Ehrhardt, Mikkel Jersin, Agnes Johansen, Baltasar Kormákur Produzione: Blueeyes Productions, Nimbus Film Productions, RVK Studios Distribuzione: Movies Inspired Data di uscita: 06 Aprile 2017 (Cinema)
Fúsi a 43 anni vive ancora la madre e lavora come addetto ai bagagli in un aeroporto. Corpulento e introverso non ha mai avuto una fidanzata e subisce senza reagire i pesanti scherzi dei colleghi. L'attuale compagno della madre per il suo compleanno gli regala un cappello da cowboy e l'iscrizione a un corso di ballo country. Fúsi è estremamente restio alla partecipazione ma l'incontro con Sjofn, una delle corsiste, lo spinge a provare. Ci voleva un film che arriva dalla periferica Islanda per ricordarci che si può fare un cinema intimistico (nell'accezione più positiva del termine) senza per questo dover annoiare lo spettatore con silenzi chilometrici o solipsistici intellettualismi che aspirerebbero alla dignità della cinefilia senza riuscirvi.
La montagna vergine che dà il titolo a questo bel film islandese non è un picco inesplorato, ma il corpulento e timido Fùsi, che alla tenera età di 40 anni non ha ancora conosciuto amor di donna. Una montagna d'uomo, remissivo e tranquillo, che vive ancora con la mamma e si trincera dietro una serie di consuetudini rassicuranti: il plastico con la battaglia di El Alamein su cui gioca lunghe battaglie con l'unico amico, il pranzo settimanale al ristorante tailandese, l'heavy metal che richiede al dj preferito e il lavoro, quello di addetto ai bagagli all'aeroporto, dove un gruppetto di colleghi gli fa pesanti scherzi ai quali non reagisce. A spezzare questa routine è un evento inatteso a cui cerca a lungo di sottrarsi: per il suo compleanno il compagno della madre, parrucchiera in casa, gli regala delle lezioni di ballo di gruppo western. Lì, in una sera di tormenta, conosce una coetanea in apparenza vivace ed estroversa e il suo sonnolento equilibrio conosce un salutare scossone. Preceduto da molti riconoscimenti, tra qui quelli ottenuti al festival del cinema europeo di Lecce e al Tribeca newyorkese, grazie a Movies Inspired arriva nella nostre sale il quarto lungometraggio del regista islandese Dagur Kàri dopo – qualcuno forse lo ricorderà - Nói albinói e il debutto in lingua inglese The Good Heart, con Paul Dano e Brian Cox. È sempre bello vedere film che arrivano dal grande freddo, pochi ma sempre contraddistinti da una qualità superiore alla media. Non fa eccezione questo Virgin Mountain, versione scandinava di 40 anni vergine, che non cade in nessuna delle trappole retoriche, sentimentali o ricattatorie sempre presenti in questo tipo di storia e che il regista evita con scaltrezza dopo averle disseminate ovunque. Guidati dal fantastico protagonista, Gunnar Jònsson (che, come tutti gli attori comici, è perfetto in un ruolo serio), entriamo con naturalezza nella vita di questo bamboccione buono come il pane e un po' mammone (la madre, orfana di Kurt Cobain, è un altro bel personaggio del film), che non reagisce agli insulti e alle violenze e non si difende nemmeno dagli infamanti sospetti che suscita la sua amicizia con una bambina solitaria, venuta ad abitare nel suo palazzo col padre separato. Sbaglierebbe, però, chi lo giudicasse patetico o esagerato: siamo sicuri che di Fùsi al mondo ne esistono migliaia, e che c'è speranza per ognuno di loro. È davvero bravo Kàri, come dicevamo, ad evitare la tentazione dell'happy end (che in fondo c'è pee tutti, ma non è quello che ci si aspetta) e a non vittimizzare troppo il suo protagonista. La sua maturazione nell'incontro con la bambina che gli pone delle domande dirette alle quali fino ad allora si è sottratto e quello con un'altra outsider, alla quale sarà lui a cambiare realmente la vita, sono rese in modo totalmente plausibile e naturale. Come un romanzo, Virgin Mountain ci fa conoscere un personaggio che non è necessariamente triste e deprimente, ma semplicemente diverso da noi. Punteggiato da un sottile umorismo nordico che ne alleggerisce il tono, è uno di quei film costruiti su piccole cose e impercettibili movimenti interiori in grado di rallegrare e commuovere insieme, che fa piacere scoprire. Ogni anno in Islanda, paese semideserto in cui le pecore – come ci raccontava Rams due anni fa – sono ancora fondamentali per l'economia e più numerose degli abitanti – si produce appena una manciata di film e i registi sono spesso costretti a emigrare (Kàri al momento dirige la Scuola nazionale di cinema in Danimarca). Sicuramente il mercato locale, come nel resto del mondo, sarà dominato dai blockbuster americani, ma deve essere un bel motivo d'orgoglio nazionale poter esportare prodotti di questo livello. Sarebbe bello se la stessa sorte toccasse più spesso anche alla nostra più prolifica cinematografia dove, però, un film come Virgin Mountain, non riusciamo proprio a immaginarlo.
Code:
Generale Nome completo : Virgin.Mountain.2015.iTALiAN.BDRiP.XviD-PRiME[MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,53 GiB Durata : 1 o 35 min Bitrate totale : 2.295 kb/s Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2542/release) Compressore : VirtualDubMod build 2542/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2 Impostazioni formato, QPel : No Impostazioni formato, GMC : No warppoints Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263) ID codec : XVID ID codec/Suggerimento : XviD Durata : 1 o 35 min Bitrate : 1.646 kb/s Larghezza : 720 pixel Altezza : 304 pixel Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1 Frame rate : 24,000 FPS Spazio colore : YUV Croma subsampling : 4:2:0 Profondità bit : 8 bit Tipo scansione : Progressivo Modo compressione : Con perdita Bit/(pixel*frame) : 0.313 Dimensione della traccia : 1,10 GiB (72%) Compressore : XviD 67 Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Impostazioni formato, Endianness : Big ID codec : 2000 Durata : 1 o 35 min Modalità bitrate : Costante Bitrate : 640 kb/s Canali : 6 canali Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE Frequenza campionamento : 48,0 kHz Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF) Profondità bit : 16 bit Modo compressione : Con perdita Dimensione della traccia : 437MiB (28%) Allineamento : Audio splittato Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame) Intervallo pre caricamento : 500 ms ServiceKind/String : Complete Main
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