Nella primavera del 1815 il giovane Fabrizio Del Dongo scappa di casa per unirsi alle truppe che Napoleone ha riunito dopo essere fuggito dall’Isola d'Elba. L’unica a condividere gli ideali napoleonici del giovane, e ad agevolarne la fuga, è sua zia Gina. Quando il padre di Fabrizio scopre ciò che suo figlio ha fatto decide di denunciarlo alla polizia, temendo di essere accusato di tradimento dagli austriaci. L’avventura di Fabrizio dura poco poiché Napoleone viene subito sconfitto a Waterloo. Tornato al Castello di Grianta, si nasconde da sua zia. La donna per salvare il nipote chiede aiuto ad un suo a corteggiatore: il conte Mosca. Il nobile, innamorato della donna, escogita un piano per tenere al sicuro Fabrizio ma allo stesso tempo per avere accanto a sé la donna. Il giovane si rifugerà in un seminario di Napoli (ma prima della partenza conoscerà una splendida donna di nome Clelia) dove intraprenderà la carriera ecclesiastica. La zia, invece, si trasferirà a Parma dove diverrà la consorte del Duca Sanseverina (uomo tanto ricco quanto anziano). Dopo tre anni Fabrizio ritorna a Parma e con il suo arrivo vengono sconvolti i delicati equilibri sentimentali: Gina infatti viene travolta dalla passione per il nipote (quest'ultimo inconsapevolmente è attratto dalla zia). In seguito, durante una festa Fabrizio incontra nuovamente Clelia e la giovane, in risposta al corteggiamento di costui, informa il ragazzo del fatto che l'intera città parla del suo amore proibito con la zia. Sconvolto da questa rivelazione, che in realtà intuiva pur negandola a se stesso, abbandona la casa della zia e si rifugia in campagna. La donna lo raggiunge e gli dichiara il suo amore ma il giovane la rifiuta frenato dal legame di sangue (in realtà non sono legati da alcun vincolo di sangue). Il Principe, ossessionato dal desiderio di avere Gina, e convinto che avendo in pugno il nipote di lei questa si piegherà ai suoi voleri, riesce a far tornare Fabrizio a Parma con l'inganno, e a rinchiuderlo in una fortezza, sotto la responsabilità del Generale Conti, padre di Clelia.
Ed è a questo punto che scoppia la passione fra Fabrizio e Clelia, fino al punto che la giovane, quando pensa che l’uomo possa rischiare la vita, decide di tradire il padre pur di salvarlo. E così, in una notte fatale, Fabrizio fugge dalla fortezza grazie a Clelia (e Gina) e all’aiuto di Ferrante Palla, brigante e rivoluzionario.
A Parma, le cose sono tornate a complicarsi: la fuga di Fabrizio e l'assassinio del principe (su commissione di Gina) hanno messo nei guai Clelia: dopo che il padre ha avuto un malore a causa della fuga di Fabrizio, sentendosi responsabile, fa voto alla Madonna di non vedere più il ragazzo se il genitore avrà salva la vita, inoltre, per compiacere il padre accetta di andare sposa a Crescenzi. Gina e Fabrizio, dunque, sono costretti a tornare a Parma. Lei per tirare fuori dai guai se stessa e il conte Mosca. Lui per rientrare spontaneamente dietro le sbarre della fortezza e, così, cercare di convincere Clelia a non sposare Crescenzi.
Gina e Mosca se ne vanno per sempre dalla città: senza nessuna ricchezza, ma felici. Il giovane Del Dongo continua la sua vita in ambienti clericali, e un anno dopo, la passione con la sua amata Clelia riprende. Per non contravvenire al voto, la giovane riceve l'amato nel buio del suo palazzo: così può averlo senza vederlo. Da quelle notti d'amore nascerà un figlio che morirà prematuramente. La scomparsa del frutto del loro amore porterà Clelia a morire di crepacuore e Fabrizio a chiudersi per sempre nella Certosa di Parma. |