Titolo originale: Winchester Paese: Australia, USA Anno: 2018 Durata: 99 minuti Genere: Biografico, Thriller, Horror
Sceneggiatura: Tom Vaughan, Michael e Peter Spierig Fotografia: Ben Nott Montaggio: Matt Villa Musiche: Peter Spierig Scenografia: Matthew Putland Costumi: Wendy Cork Trucco: Aracelli Frias, Samantha Lyttle, Tess Natoli, Megan Tiltman Effetti speciali: Peter Stubbs Produttore: Tim McGahan, Brett Tomberlin Produzione: CBS Films, Screen Australia, Eclipse Pictures, Blacklab Entertainment, Imagination Design Works Distribuzione: Eagle Pictures Sito ufficiale: www.winchestermovie.com Data di uscita: 22 Febbraio 2018 (cinema)
La storia di Sarah Winchester, ereditiera della celebre industria delle armi Winchester. La donna convinta di essere perseguitata dalle anime uccise dai fucili dell’azienda di famiglia, dopo la morte improvvisa di suo marito e di suo figlio, dedica giorno e notte alla costruzione di un’enorme magione progettata per tenere a bada gli spiriti maligni. Ma quando lo scettico psichiatra Eric Price, viene inviato nella tenuta per valutare il suo stato mentale, scopre che la sua ossessione non è poi così folle.
Siamo da sempre grandi amanti delle storie di fantasmi da leggere la sera tardi, alla luce della lampada, lasciandosi piacevolmente suggestionare, fino a sentirsi costretti ad alzare gli occhi dal libro, percorsi da un impercettibile brivido, per scrutare nelle ombre della stanza, dove gli oggetti consueti assumono forme inquietanti. Dobbiamo questa bella sensazione a scrittori come i britannici M.R. James ed Henry James e gli americani Shirley Jackson, Richard Matheson e Peter Straub, così come ai film tratti dai loro racconti o romanzi. Perché per quanto scettici e razionali si possa essere, c’è sempre quel minimo dubbio, timore o speranza, che esista qualcosa al di là di questo mondo, un territorio intermedio in cui le anime dei defunti possano in qualche modo comunicare coi vivi.
Proprio per questo attendevamo con una certa curiosità La vedova Winchester, che riporta al cinema il genere nella sua forma più classica, quella della tipica casa stregata, ripagando solo parzialmente le aspettative. Sarah Pardee Winchester è un personaggio realmente esistito, vedova dell’erede della Winchester Repeating Arms Company, la più celebre fabbrica di carabine a ripetizione che dal 1866 coi suoi prodotti ha mandato migliaia di americani all’altro mondo. Già provata dalla perdita dell’unica figlia, tre anni dopo la morte del marito, nel 1884, la donna si trasferì da New Haven a San José in California, dove con la sua enorme parte di eredità dette il via all’ininterrotta costruzione di una gigantesca casa, che già dall'anno successivo alla sua morte, avvenuta nel 1922, venne trasformata in attrazione turistica (tra i suoi primi visitatori ci fu il mago Harry Houdini).
Visitabile tuttora, la Winchester Mistery House ha dato origine a ogni sorta di leggende fin da quando la reclusa proprietaria in gramaglie era ancora in vita, e ha in seguito ispirato libri, fumetti e opere di vario genere, fino a questo film, il primo interamente dedicato alla casa e al personaggio. I gemelli Spierig affrontano con baldanza una storia tanto singolare, facendo ricostruire accuratamente nella loro Australia gli interni e soprattutto gli esterni della labirintica magione (un applauso agli scenografi capaci di rendere quasi indistinguibile il loro lavoro dalle inquadrature autentiche del luogo).
A interpretare la minuta e insignificante Sarah chiamano poi la regale ed elegante Helen Mirren e le affiancano Jason Clarke nel ruolo dello psichiatra inviato dai legali della Fabbrica perché indaghi sulle sue manie e la dichiari pazza, estromettendola dal controllo della società. Nella casa vivono anche una nipote da poco vedova, col figlio piccolo, in apparenza sonnambulo. Gli inizi sono promettenti: nel 1906, un medico che studia la psiche, rovinato dalla dipendenza da laudano in seguito a un grave incidente e alla perdita della moglie, viene inviato in missione nella casa di una vecchia vedova esageratamente ricca, convinta che l’aggiunta ininterrotta di nuovi ambienti alla sua labirintica proprietà sia un modo di accogliere e placare le anime dei defunti della cui morte avverte il peso e il senso di colpa.
Per due terzi del film la storia riesce a tenere desto l’interesse dello spettatore, mentre i misteri (che non sono poi così tali) pian piano si dipanano. A nuocere alla tenuta del film è però proprio la sceneggiatura, non abbastanza solida e strutturata per evitare le trappole del genere: con pochissimi personaggi in scena (4 protagonisti, uno dei quali è un bambino) è inevitabile il riproporsi di situazioni troppo prevedibili per l’appassionato, che finisce con l’assuefarsi all’inevitabile sarabanda che chiuderà la vicenda. E’ interessante l’ambientazione dei fatti nel 1906, anno in cui parte dei sette piani della casa crollarono per il terremoto di San Francisco: la commistione tra verità storica e fantasia è indubbiamente l’elemento più riuscito del film, assieme alla gestione dell’identità dell’anima nera che prende di mira la famiglia Winchester (occhio a tutti i personaggi presenti nella casa!) e alla grande autorevolezza e divertimento con cui Helen Mirren si butta in un ruolo che diventa anche fisicamente impegnativo.
Con tutti questi elementi è un peccato che le potenzialità di una storia e di una location così interessanti non vengano sfruttate come meriterebbero: vorrà dire che per vedere il film definitivo sulla Winchester Mystery House dovremo aspettare ancora.
Code:
Generale
Nome completo : Winchester.2018.HDCAM.MD.DDV-Crew[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Profilo formato : OpenDML
Dimensione : 1,68 GiB
Durata : 1 o 39 min
Bitrate totale : 2.419 kb/s
Creato con : Lavf51.12.1
Video
ID : 0
Formato : AVC
Formato/Informazioni : Advanced Video Codec
Profilo formato : [email protected] Impostazioni formato, CABAC : No
Impostazioni formato, RefFrames : 1 frame
Impostazioni formato, GOP : M=1, N=12
ID codec : H264
Durata : 1 o 39 min
Bitrate : 2.214 kb/s
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 404 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Modalità frame rate : Variabile
Frame rate : 30,000 FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Bit/(pixel*frame) : 0.254
Dimensione della traccia : 1,54 GiB (92%)
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 1 o 39 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 192 kb/s
Canali : 2 canali
Posizione canali : Front: L R
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 136MiB (8%)
Allineamento : Audio allineato Durata intervallo : 32 ms (0,96 frame)
Intervallo pre caricamento : 32 ms
ServiceKind/String : Complete Main
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