Titolo originale: Wonder Paese: USA, HonhKong Anno: 2017 Durata: 113 minuti Genere: Drammatico
Soggetto: Adattamento del romanzo omonimo scritto da R. J. Palacio Sceneggiatura: Stephen Chbosky, Steve Conrad, Jack Thorne Fotografia: Don Burgess Montaggio: Mark Livolsi Musiche: Marcelo Zarvos Scenografia: Kalina Ivanov Costumi: Monique Prudhomme Trucco: Naomi Bakstad, J.D. Bowers, Raymund Egango e altri Effetti speciali: Chris Markle, Cameron McDougall, Kyle T. Moore, Kerry Phillips Produttore: David Hoberman, Todd Lieberman, Jeffrey Harlacker, Bo Shen, Shixing Zhou Produzione: Lionsgate, Mandeville Films, Participant Media, Walden Media Distribuzione: 01 Distribution Data di uscita: 21 Dicembre 2017 (Cinema)
August Pullman, detto Auggie, è nato con una rara malattia, si trova ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta. Come sarà accettato dai compagni e dagli insegnanti? Chi sarà suo amico? L’amore della sua meravigliosa famiglia, una grande dose di coraggio e la sua travolgente gentilezza lo aiuteranno a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola.
Se non ti piace il posto dove sei, immagina dove vorresti essere. È il suggerimento del piccolo August Pullman detto Auggie, il quale, nato con delle malformazioni del cranio che non gli hanno consentito di frequentare la scuola pubblica, si trova ad iniziare le medie in quella del suo quartiere, finendo in mezzo a compagni di studi che si sforzano di scovare dentro di loro la giusta compassione e accettazione. Un piccolo del quale ascoltiamo anche la voce narrante e dalla situazione analoga, in un certo senso, a quella dell’adolescente Rocky Dennis alias Eric Stoltz affetto da leontiasi nel “Mask – Dietro la maschera” diretto nel 1985 da Peter Bogdanovich; a differenza di cui, però, la oltre ora e cinquanta di visione in questione non attinge da un fatto realmente accaduto, bensì da un romanzo di R.J. Palacio. E sono la vincitrice del premio Oscar Julia Roberts e un esilarante Owen Wilson destinato a regalare non pochi momenti per sorridere a fare da genitori al memorabile protagonista che, reso incredibilmente espressivo dal Jacob Tremblay di “Room” nascosto dietro un trucco eccezionalmente realistico, trova consolazione sotto un casco da astronauta e considera la festa di Halloween meravigliosa, in quanto unica in cui, indossando un costume che ne cela i connotati, viene avvicinato dalla gente, che lo tocca senza sapere chi sia. Memorabile protagonista che adora la saga cinematografica di “Star wars” e la cui notevole intelligenza, inoltre, viene posta in risalto dalla capacità di riconoscere la personalità e la provenienza sociale delle persone dalle scarpe che portano ai piedi; man mano che seguiamo anche le vicende della sorella maggiore Via – tra amicizie e probabile, imminente arrivo dell’amore – e della coetanea di lei Miranda, ovvero Izabella Vidovic e Danielle Rose Russell. Un personaggio, quest’ultimo, decisamente utile all’accentuazione della tutt’altro che banale riflessione nei confronti delle apparenze fornita da un insieme che, al di là di alcuni forzati aspetti tipici del buonismo a stelle e strisce in fotogrammi (sarebbe sufficiente citare il fatto che qualsiasi figura di colore del film risulti positiva ed esente da difetti), non si limita a fornire l’ennesimo agglomerato strappalacrime mirato ad investire lo spettatore con tragedie assortite e letti d’ospedale pronti ad essere sostituiti da bare. Perché, regista nel 2012 del sentimentale “Noi siamo infinito”, l’americano Stephen Chbosky riesce sì nell’impresa di spingere alla commozione in più di un’occasione, ma lo fa supportato da una splendida, coinvolgente sceneggiatura che – firmata da lui stesso al fianco di Steve Conrad e Jack Thorne – sfodera oltretutto ironia e brillanti dialoghi, nonostante il dramma di base. Dramma che non manca, ovviamente, di tirare in ballo neppure la sempre attuale tematica del bullismo giovanile e che, se da un lato suggerisce come ogni storia possieda due punti di vista, dall’altro arriva a toccare con grande delicatezza le corde del cuore ricordando che non si può cambiare l’aspetto delle cose, ma lo sguardo attraverso cui si osservano.
Code:
Generale Nome completo : Wonder.2017.iTALiAN.BDRiP.XviD-PRiME[MT].avi Formato : AVI Formato/Informazioni : Audio Video Interleave Dimensione : 1,69 GiB Durata : 1 o 53 min Bitrate totale : 2.144 kb/s Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2542/release) Compressore : VirtualDubMod build 2542/release Video ID : 0 Formato : MPEG-4 Visual Profilo formato : Advanced [email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2 Impostazioni formato, QPel : No Impostazioni formato, GMC : No warppoints Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263) ID codec : XVID ID codec/Suggerimento : XviD Durata : 1 o 53 min Bitrate : 1.495 kb/s Larghezza : 720 pixel Altezza : 304 pixel Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1 Frame rate : 23,976 (24000/1001) FPS Spazio colore : YUV Croma subsampling : 4:2:0 Profondità bit : 8 bit Tipo scansione : Progressivo Modo compressione : Con perdita Bit/(pixel*frame) : 0.285 Dimensione della traccia : 1,18 GiB (70%) Compressore : XviD 67 Audio ID : 1 Formato : AC-3 Formato/Informazioni : Audio Coding 3 Impostazioni formato, Endianness : Big ID codec : 2000 Durata : 1 o 53 min Modalità bitrate : Costante Bitrate : 640 kb/s Canali : 6 canali Posizione canali : Front: L C R, Side: L R, LFE Frequenza campionamento : 48,0 kHz Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF) Profondità bit : 16 bit Modo compressione : Con perdita Dimensione della traccia : 518MiB (30%) Allineamento : Audio splittato Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame) Intervallo pre caricamento : 500 ms ServiceKind/String : Complete Main
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